Dove ci eravamo lasciati? Ah si, nella catastrofe della sconfitta contro il Montenegro ad Euro 2023….per l’Italbasket Rosa ne è passata di acqua sotto i ponti, tra polemiche, addii eccellenti e cambi in panchina più o meno traumatici.
Si apre a Vigevano l’era di Capobianco, anzi l’era 2 dell’ex coach di Teramo, e si apre con una vittoria contro la non irresistibile Grecia priva pure di Fasoula.
La partita non è stata di grande intensità dato che la posta in palio c’era ma relativa, e d’altra parte le giocatrici arrivano da una prima parte di stagione intensa.
L’aspetto difensivo quindi è da rimandare in toto, già domenica contro la Germania che è squadra di livello superiore potremo stilare giudizi, oggi sinceramente non mi pare il caso.
Il nuovo corso si apre con Matilde Villa in quintetto, quasi a simboleggiare chi sarà la playmaker del futuro ma anche del presente. Le rotazioni si possono giudicare poco perché comunque, specie nel reparto lunghe, mancando André e Trucco è tutto provvisorio.
La leadership rimane in mano a Zandalasini, questa partita mi pare già abbastanza una sentenza, anche se l’attacco sembra più bilanciato rispetto al recente passato con tanta ricerca delle lunghe ed in particolare di Cubaj.
Mi ha stupito il poco utilizzo di Madera che nella sua stagione in Spagna sta facendo bene, con Capobianco che ha provato Pan da ala forte, non esattamente il suo ruolo.
Anche i pochi minuti a Verona se vogliamo sono una sorpresa ma penso che tutto potrà cambiare in futuro, questo è solo il primo passo di un viaggio che potrebbe (lo speriamo) diventare lungo e con qualche soddisfazione in più rispetto ai precedenti
IL TABELLINO : Italia– Grecia 76 – 67
LE PAGELLE
Matilde Villa 6: parte in quintetto con una scelta che sa di investitura. Gioca con più autorità rispetto al passato (come già succede a Venezia), commette qualche persa di troppo e da tre punti c’è il solito problema (che per me è più mentale che tecnico)
Francesca Pan 5,: Capobianco la mette anche da ala forte, non demerita ma sbaglia troppi tiri
Laura Spreafico 5,5: anche le neo capitana sbaglia troppi tiri, ma molti sono stati presi in ritmo. Semplice serata no (anche se la zampata alla fine non l’ha fatta mancare), speriamo si sia tenuta per domenica
Martina Fassina 6: passa quasi inosservata, sia per i pochi minuti in campo, sia per le poche giocate prodotte. Ci saranno altre occasioni
Cecilia Zandalasini 7: se qualcuno aveva dubbi, dato il nuovo corso tecnico, su chi andranno i tiri nei momenti cruciali che verranno questa partita li ha già fugati. Oggi Cecilia comunque ha giocato bene facendo sfoggio della sua classe; l’aspettiamo dinanzi a test più probanti, tipo quello di domenica
Jasmine Keys 6,5: le prende e la da, gioca un primo tempo tranquillo ma esce nel finale con giocate che indirizzano la partita
Costanza Verona 7,5: l’azzurro la ringalluzzisce e mette lì una gran bella partita in fase realizzativa. 14 punti in 11 minuti è una statistica rara in campo femminile, complimenti!
Lorela Cubaj 8: conferma il grande stato di forma e i miglioramenti visti già con la Reyer; senza André è il centro di gravità permanente della squadra che la cerca spesso e volentieri. Lei ripaga la fiducia concessa non solo con i punti, 8 rimbalzi e 6 assist male non sono
Ilaria Panzera 5,5: già lo scorso turno di campionato aveva una caviglia fuori posto, lei dice che va meglio ma il campo è giudice. Quella caviglia non è al 100% a mio avviso e ciò la condiziona soprattutto nel finire nel traffico
Sara Madera sv: tre minuti nel primo tempo, scongelata nel finale quando sbaglia tutte le conclusioni ma è comprensibile, aveva le mani gelate…..
Gina Conti sv: esordio non memorabile, con un fallo e una persa banale
LE PAROLE DEI PROTAGONISTI
Cristiano Garbin
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