Bologna, 3 novembre 2024 – In una partita all’insegna della sparakiazjia, la Segafredo ha avuto ragione di una Treviso sì prolifica, ma inconsistente.
Dicevamo di un inizio col botto, con una Virtus che pronti via provava subito a scappare con un Akele quasi infallibile, e con la Nutribullet che ripresasi dal cazzotto iniziale reagiva con Olisevicius e Bowman.
La buona vena realizzativa da parte dei ragazzi della Marca continuava anche nel secondo quarto grazie anche alla Brindisi Connection di Harrison. In tutto questo florilegio di canestri l’unico virtussino che sembrava avere voglia e consistenza per arginare la Nutribullet è stato il monumentale Momo Diouf di questo inizio di stagione e vera nota lieta della Virtus stagionale.
Dopo la sconfitta di Milano, nel peggior euroderby che la storia ricordi, chi sperava in una reazione dei due grandi imputati di questo inizio stagione, Zizic e Clyburn, in questo primo tempo tempo è rimasto sicuramente deluso, col centro slavo che sembrava sempre più un pulcino implume ed il fuoriclasse del Michigan che si limitava all’ordinaria amministrazione con Treviso, guidata da un Olisevicus da 26 punti, che ringraziava e andava negli spogliatoi sul +6.
Passati i canonici quindici minuti di intervallo Bologna rientrava in campo con un piglio diverso, con Matt Morgan che si ergeva finalmente a protagonista e con tutti i bianconeri impiegati che provavano a dare il loro contributo. Senza essere diventata una squadra di mastini la Virtus toglieva dalla partita Olisevicius e la sola Brindisi Connection non è riuscita ad opporsi alla marea bianconera che montava da ogni dove, con capitan Belinelli che nell’ultimo quarto con un paio di bombe delle sue metteva al sicuro la partita. Il tutto con un Clyburn abbastanza coinvolto, mentre di Zizic si sono perse le tracce.
Gli ospiti hanno di che recriminare, soprattutto per l’approccio svagato con cui ha affrontato una squadra sull’orlo di una crisi di nervi. Con la Unipol Arena che mugugnava e fischiava sarebbe bastato poco per dare una piccola spintarella ai bianconeri, ma l’approccio svagato con cui i trevigiani sono rientrati dagli spogliatoi è imperdonabile e denota la mancanza di consapevolezza di questa Nutribullet e ne spiega la posizione in classifica.
Per i padroni di casa un brodino che fa classifica e che fa intravedere qualche spiraglio di azzurro nel grigiore di questo inizio di stagione. Dopo un doppio turno di Eurolega, la ferocia difensiva non poteva essere quella dei giorni migliori, ma il primo tempo è stato oggettivamente riprovevole, ma le prove di Morgan e Diouf fanno ben sperare nel futuro, come i minuti di Akele che offensivamente si è fatto trovare subito pronto. Da non disprezzare la risposta di Clyburn che nonostante le palle perse, si è fatto coinvolgere dalla partita e ha anche coinvolto i compagni. Da sottolineare i 5 uomini in doppia cifra, i 27 assist di squadra e la sensazione che, nonostante questa compagine non stia entusiasmando, sembra essere un team che cerca di non lasciare indietro nessuno.
Highlights
Sala Stampa
Virtus Segafredo Bologna vs Nutribullet Treviso Basket 104-97
Parziali: 27-27; 21-27; 36-21; 20-22
Pagelle
Marco Belinelli 6: i numeri non gli danno ragione. Ricomincia a muoversi sui blocchi come lo scorso anno, e mette due bombe che mettono Treviso a distanza di sicurezza. Utile.
Alessandro Pajola 6: al rientro dopo i fastidi alla schiena nei suoi minuti di utilizzo prova a dare la solita sferzata difensiva, ma da solo può poco.
Will Clyburn 6,5: dopo un primo tempo sconnesso, dove perde troppi palloni, nella ripresa dà il suo contributo con assist, rimbalzi, ed anche difesa, non sembra scioperare, ed anche i compagni sembrano avvertire il suo essere presente, un buon indizio.
Riccardo Visconti n.e.
Tornike Shengelia 6,5: per fortuna viene gestito il suo minutaggio. Porta a scuola di post basso gli avversari e si procura falli come la migliore Cicciolina d’annata.
Matt Morgan 7,5: studia e migliora di partita in partita. Probabilmente non sarà mai un play classico, ma da handler, come li chiamano oggi, fa ampiamente il suo. Il talento c’è, e la testa, sembra pure. In evoluzione.
Achille Polonara 5,5: non replica le ultime, ottime, uscite, ma la sua energia non manca mai.
Mouhamet Rassoui Diouf 8: a tratti dominante. Quasi perfetto al tiro, sempre pronto sugli aiuti dove tiene anche i primi palleggi dei piccoli, mano educata ai liberi, la più bella notizia della stagione virtussina.
Ante Zizic 4,5: ogni tanto ispira tenerezza, come un cerbiatto con gli occhi spalancati davanti ai fari di un TIR. Sempre in ritardo sugli aiuti, in preda ai tentacoli degli avversari ogni volta che riceve un pallone, è in una buca enorme dove non si vede il fondo.
Nicola Akele 6,5: parte in quintetto e non demerita in attacco, però difensivamente… Parte subito ai 100 all’ora sfruttando bene l’occasione. Un po’ dimenticato nella ripresa probabilmente per il rendimento difensivo.
Rajon Tucker 4,5: non ha alternative che non attaccare a testa bassa. Difensivamente qualcosa in più del solito ha fatto vedere, ma non sembra capire quali siano i ritmi giusti, e non indovina una scelta neanche per sbaglio.
Isaia Cordinier 7: altra partita a 360°, difende, segna dà assist e grazie al cielo non ha dovuto giocare da play.
#0 Ky Bowman 7: che sappia segnare si sa, anche stasera serata al tiro di grande livello, perde un paio di palloni pesantissimi.
#6 Pietro Iacopini n.e.
#7 D’Angelo Harrison 7: come il fratello brindisino fare canestro non è un problema, ma anche lui tratta con leggerezza palloni pesanti che si trasformano in palle perse sanguinose.
#9 David Torresani 6,5: il ragazzo si farà. Ha fisico, atteggiamento e tenacia. Gran bel prospetto.
#14 Bruno Mascolo 4,5: partita da non ricordare, forse l’emozione di trovarsi davanti al suo vecchio pubblico, ma in attacco ha fatto danni.
#15 Francesco Martin n.e.
#24 Andrea Mezzanotte 4: imbarazzante, né carne né pesce, sempre fuori posto ed in ritardo .
#31 Osvaldas Olisevicius 7: ha sciorinato un primo tempo impressionante, approfittando anche delle amnesie difensive virtussine. Nella ripresa sparisce.
#32 Justin Alston 6: trova anche lui gloria nel primo tempo pirotecnico, scompare alla distanza.
#33 Pauly Paulicap 6,5: con in campo Zizic domina sotto le plance, quando entrano Diouf e Shengelia comincia a fare tanta fatica in più, però tredici rimbalzi sono sempre tredici rimbalzi.
#55 J.P. Macura 5,5: è sempre sul filo tra la giocata mirabolante e la vaccata sesquipedale, del resto, se fosse stato un giocatore equilibrato, coi suoi mezzi, avrebbe fatto un’altra carriera.