Nella serata di Halloween l’hanno ribattezzata malignamente la partita dei morti, visto che sia l’Olimpia che la Virtus sono ferme ad una vittoria e fin qui sono sembrate squadre con un battito cardiaco molto labile, giusto per rimanere in tema.
Milano reduce da una sconfitta contro il Baskonia anche onorevole, Bologna invece battuta in volata in casa contro il Bayern da una tripla di Shabazz Napier, che a Milano credo dovrebbero conoscere e che ha lasciato parecchie vedove (cioè tifosi che lo rimpiangono) sulle tribune del Forum.
Vince l’Olimpia questo derby di Eurolega, uno dei più scadenti di sempre se valutiamo la qualità del gioco e l’intensità agonistica, perché sbaglia meno e perché anche senza Shields ha un roster più lungo ed equilibrato di questa Virtus priva di Pajola ed Hackett nonché dei lunghi: Cacok non ha ancora esordito, Zizic ha giocato per onor di firma e la società bolognese che ancora non si decide ad andare sul mercato.
Visto che a quanto si dice il budget a disposizione dell’Olimpia per le correzioni sarebbe limitato all’osso mi permetto di suggerire ad entrambe le squadre di imbastire uno scambio: converrebbe che Morgan vesta la maglia biancorossa perché manca proprio quel tipo di giocatore, colui deputato a creare vantaggio palla in mano.
In più ha leadership da vendere ed è molto spettacolare, caratteristica che a Milano hanno sempre apprezzato particolarmente. A fare il tragitto contrario verso la Virtus sarebbe McCormack, fin qui impalpabile a Milano con l’Olimpia che ha scoperto di avere in Diop e Caruso due lunghi spendibili anche per l’Eurolega.
Sarebbe uno scambio in cui potrebbero guadagnarci entrambe, perché la Virtus nel ruolo di Morgan c’è più traffico che in centro a Milano durante le feste di Natale, e sotto canestro un corpo come l’americano potrebbe fare comodo.
Tornando invece alla partita ho in testa due fotografie: il 6-3 dopo 5 minuti di gioco che già faceva una Polaroid di queste due squadre. Slegate, poco fluide e contratte. Poi la partita è finita 99-90 che è un punteggio altissimo, ma non per merito degli attacchi.
Sono le organizzazioni difensive di entrambe a non essere di questo livello, non è un caso che in Eurolega riescono a vincere praticamente solo quando tirano bene da fuori o quando riescono a giocare tanto in transizione sfruttando le lacune della difesa.
Con queste caratteristiche temo che al retourn match la classifica delle due squadre italiane non sarà troppo diversa da questa. Milano certamente ricorrerà al mercato anche perché Shields pare fermarsi più a lungo del previsto.
Voci di corridoio parlano di un ex top NBA nel ruolo di 2-3 dopo aver (fortunatamente, ndr) chiuso la pista Mannion. Nomi papabili non ci sono ma scorrendo la lista dei Free Agent non ce ne sono tanti papabili.
Sparo qualche nome: Terence Davis, Gordon Hayward, Markelle Fultz tutti ex giocatori Nba con un discreto/ottimo pedigree, come la nostra fonte ci ha riferito. Vedremo a breve chi sarà, perchè le voci parlano di firma già apposta sul contratto.
LE PAGELLE
Nenad Dimitrijevic 5,5: 2/10 al tiro ma 9 assist ma una difesa da denuncia…Difficile fare un mix ma mi sento di dire questo: è un giocatore interessante perché ha dei pregi che non in molti hanno e dei difetti che non in molti hanno. Farne il play che dovrebbe avere in mano le chiavi della squadra a mio avviso è follia pura, sia per il modo di giocare che ha sia per il tipo di carattere (e di esperienza) che ha.
Stefano Tonut 7,5: fondamentale dietro ma soprattutto davanti con le sue 4 triple a spaccare la difesa bianconera.
Fabien Causeur 8: partita clamorosa del francese che fa capire a tutti cosa vuol dire avere la mentalità da vincenti pur non essendo un campionissimo. Peccato non sia qualche giovane virgulto ad imparare dai suoi insegnamenti, sarebbero stati più che utili.
Armoni Brooks 4: 0/4 al tiro ma non è quello. E’ proprio che è entrato senza la solita verve, sembrava svuotato di energie. Ci sta, è pur sempre la settimana con un doppio turno e con rotazioni non così ampie.
Zach Leday 7,5: dopo un primo tempo anonimo è il giocatore chiave della ripresa, ancora di più di Causeur. Sul massimo svantaggio prende due sfondamenti, segna una tripla e un altro canestro che ricuciono il punteggio ma che soprattutto rimettono in partita i compagni e il pubblico.
Giampaolo Ricci 6: la solita tripla d’ordinanza ma anche un paio di errori grossolani in campo aperto, anche se bisogna dire che non è proprio il suo pane quello.
Guglielmo Caruso 7: bel primo tempo, rapido e sveglio di testa con le sue mani morbide è un problema per i lunghi Virtus. Soffre però in difesa, suo limite principale, ma da questa settimana l’Olimpia può contare su un lungo in più in rotazione, un lungo che può dire la sua anche in Europa.
Josh Nebo 6: parte forte ma poi si spegne, e nel finale Fioretti lo tiene seduto in panca. D’altra parte però non poteva fare a meno di Leday né di Mirotic….
Nikola Mirotic 7,5: partita di grande solidità, di spessore, di infinita esperienza. Shenghelia lo ha puntato spesso ma a parte un paio di occasioni se l’é cavata discretamente. Ed al netto di tutto, 21 e 13 li ha messi sul piatto anche stasera, con un messaggio subliminale ma non troppo a chi rimpiange Melli…
Marco Belinelli 7,5: si è rivisto il Beli della scorsa stagione, ed incredibilmente è riuscito a prendersi 9 tiri, fu vera gloria o la difesa milanese non è stata proprio irreprensibile?
Will Clyburn 3: come i tiri presi dal campo. Sembra in sciopero bianco, se deve essere così sarà il caso di chiarirlo subito, perché è deleterio ed indisponente.
Andrejs Grazulis ng: solo per carità di patria, in 30″ riesce a perdersi Mirotic…Sarebbe come dimenticarsi in area di rigore di Van Basten.
Matt Morgan 7,5: cresce di partita in partita, è protagonista nella rimanda e va in doppia doppia fra punti ed assist, appena scende la Virtus si perde.
Achille Polonara 7: energia allo stato puro, stoppa, corre e schiaccia, importantissimo.
Mouhamet Rassoui Diouf 6+: giocatore di lotta e di governo. Soffre, ma non crolla, limitato per falli non sempre adamantini.
Ante Zizic 6: è un plantigrado, ma non demerita più di tanto.
Toko Shengelia 7,5: dopo un inizio difficoltoso si erge a protagonista assoluto, gli manca solo la scopa nel di dietro per ramazzare la stanza.
Nicola Akele n.g.: messo in campo per far numero e falli, lui esegue pedissequamente.
Rajon Tucker 4: adesso sono diventato morte, distruttore di inerzia Se conoscesse Hoppenheimer dovrebbe scusarsi così. I mezzi fisici sono devastanti, inversamente proporzionali all’intelligenza cestistica. Quattro palle perse pesantissime in momenti topici, facendo perdere tutta l’inerzia alla squadra.
Isaia Cordinier 6,5: inizio gara di una difficoltà assoluta. Appena gli affiancano Morgan ricomincia a macinare gioco, liberandosi dal fardello della regia. Non si può caricarlo anche di queste responsabilità, piuttosto si convochi uno juniores.
SALA STAMPA
Pagelle Virtus di Andrea Cesari
CRISTIANO GARBIN
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