Bologna, 25 agosto 2024 – Nella giornata di ieri la Virtus Bologna si è riunita alla palestra Porelli per il primo allenamento della stagione, con alcune novità, probabilmente temporanee, ed i dubbi che, dalla chiusura del roster circondano la compagine bianconera.
Il primo dubbio è certamente la gestione dei centri in casa Segafredo: con l’assenza, ancora prolungata di Cacok, ed il rientro di Grazulis, reduce da un intervento al ginocchio, la situazione lunghi è certamente da monitorare e tal proposito è stato deciso di aggregare, per il precampionato, Derek Cooke.
Il centro, ex Dolomiti Energia Trento e Treviso, è stato scelto perché dovrebbe avere caratteristiche simili a quelle dell’infortunato Cacok e così dovrebbe poter permettere alla squadra di cercare quegli automatismi e quei movimenti che, per ogni squadra, sono il fine ultimo di ogni precampionato.
Un altro “ospite” per la preparazione estiva è l’amatissimo, dal popolo bianconero, Julian Gamble.
Il centro del Nord Carolina, ancora senza squadra, ha chiesto di potersi unire alla Segafredo per il precampionato e la società ha accettato di buon grado la richiesta di uno dei protagonisti dello Scudetto 2021.
Come dicevamo la situazione centri è quella che desta le maggiori preoccupazioni nel mondo virtussino, anche con il rientro al 100% di Cacok la sensazione è che lui ed Zizic non siano sufficienti per affrontare una stagione massacrante, soprattutto in Eurolega, come quella che aspetta la Virtus e starà a coach Banchi studiare i modi per rendere quella che ora sembra una pecca, in un’arma.
Altra grande incognita è sicuramente l’inserimento di Will Clyburn e più precisamente la domanda che mi pongo è: quale Clyburn vestirà la V nera il prossimo anno?
Se a Bologna arriverà il giocatore visto fino al 2022 allora per coach Banchi sarà sicuramente un’aggiunta di uno spessore enorme, visto che stiamo parlando di un ex MVP di una Final4 di Eurolega, ma se quello che arriverà sotto le due torri sarà quello dell’ultima stagione dove ha mostrato problemi sia fisici che caratteriali, allora saranno veramente problemi.
Ultimi dubbi riguardano l’età media delle star virtussine, già nel finale della scorsa stagione sia Belinelli che Hackett sono arrivati molto spremuti, se si aggiunge che anche Clyburn non è certamente un giovine virgulto, allora i dubbi aumentano, ma si spera che vista la crescita di conoscenza dei giocatori con lo staff certi sovrautilizzi saranno limitati.
Dopo il primo allenamento dell’anno il capitano Marco Belinelli ha incontrato i giornalisti per fare il punto sull’inizio della nuova stagione:
“Sono contento di essere qui e ripartire con una squadra nuova. Partiamo da subito tutti insieme o quasi, e questo può essere importante. Ci vorrà in ogni caso un po’ di tempo, abbiamo 5-6 giocatori nuovi, ma abbiamo tanta voglia di fare bene.”
Sull’arrivo di Will Clyburn e sulla stagione di EL 24/25, che vedrà Virtus Segafredo debuttare il 4 di ottobre contro l’Efes:
“Sono molto contento del suo acquisto. Lo conosciamo tutti, ha vinto l’Eurolega ed è stato il migliore per anni in quella posizione. Viene da un anno complicato, quindi ha tante motivazioni per far bene con la maglia Virtus, sono felice di essere un suo compagno di squadra. Ci sono almeno 6 squadre di livello – anche dal punto di vista economico – molto forti, sulla carta. Ma non vuol dire niente, e l’abbiamo dimostrato l’anno scorso, nella prima parte di stagione.
E anche dopo penso che non sia stato un calo fisico, l’anno scorso a febbraio abbiamo pagato molto l’assenza contemporanea di Hackett e Cordinier, due giocatori di quintetto, non riuscendo a vincere quelle 2-3 partite che ci avrebbero permesso di giocare per il 6°-7 °posto. La chiave sarà la parte fisica, arrivando a stare bene nel periodo gennaio-febbraio-marzo. Sulla carta abbiamo voglia di fare meglio dell’anno scorso, anche se fino a dicembre e inizio gennaio è stata un’Eurolega illegale, non avevamo mai sentito un calore così se non quando avevo 16-17 anni e mi allenavo con Ginobili, nemmeno negli anni con Milos.
Vogliamo ripartire da quello e fare meglio dell’anno scorso, ma partiamo con i piedi per terra, avendo molti giocatori nuovi ed esordienti in Eurolega. Non abbiamo paura, sarà una Eurolega tosta perchè tutte le squadre sono fortissime, tutte le partite sia in casa che in trasferta sono complicate, ma abbiamo tanta voglia di fare bene.”
Terminato il primo allenamento della nuova stagione, Coach Banchi ha incontrato i giornalisti e ha fatto il punto sul nuovo anno sportivo che sta per incominciare:
“C’è grande attesa, impazienza. Come ogni tifoso anche noi della squadra abbiamo desiderio di vedere il potenziale di un gruppo che fin dal primo giorno si mostra voglioso e determinato. La stagione precedente ci ha lasciato un po’ di amaro in bocca per l’epilogo che ha avuto, e sulla scia di questo cerchiamo di partire con feroce determinazione per fare una stagione di altro profilo.
Tanti cambiamenti, la possibilità per me di poter intervenire sulla squadra già dal primo giorno, di lavorare insieme, di sfruttare il lavoro dello scorso anno, grazie al supporto di chi è tornato, perché sarà determinante nell’accelerare i processi di aggregazione dei nuovi. Sono concetti di gioco già radicati che dovremmo riuscire ad inculcare nei nuovi e il contributo.
Io sono qua dal primo giorno, cerchiamo di sfruttare il lavoro fatto lo scorso anno, grazie a chi è tornato, ci sono concetti di gioco già radicati che andranno inculcati nei nuovi. C’è uno zoccolo duro di giocatori – a partire dalle 10 stagioni di Alessandro Pajola, che aiuteranno in questo. Il tempo di lavoro non è molto, ma è consuetudine per le squadre di un certo livello di cercare di raggiungere l’obiettivo in un tempo ridotto. Lo scorso anno sono stati 7 giorni per me, è quasi un lusso.”
I cambiamenti?
“Abbiamo fatto aggiustamenti all’organico, alcuni necessari legati a mancati rinnovi e trasferimenti. Penso che la squadra ricalchi una visione. L’organico è profondo, completo, con qualità e versatilità. Nei momenti in cui ci sarà fatica, stress, infortuni sarà fondamentale per continuare a garantire efficienza. A questi livelli ogni squadra di Eurolega costruisce l’organico nell’ottica di essere competitivo su entrambi i fronti.
Abbiamo 15 giocatori che saranno scelti e selezionati per mantenere alto il livello di rendimento per tutta la stagione, a prescindere dalla competizione. So che può sembrare una missione impossibile, i momenti di flessione ci sono, bisogna avere la capacità di limitarli. Abbiamo un eccellente staff che ci aiuterà e speriamo di avere abbastanza fortuna per tenerci alla larga di gravi infortuni, come quello di Cacok l’anno scorso.”
Primo appuntamento, la Supercoppa a Bologna.
“In termini logistici ci risparmiamo una trasferta, che in fase di preparazione aiuta. Sarà un’occasione in più per i nostri tifosi, oltretutto il precampionato sarà tutto fuori Bologna a parte uno scrimmage a porte chiuse. Sarà quindi il primo abbraccio sul campo tra la squadra e i tifosi, e sarà molto importante soprattutto per i nuovi.”
Le condizioni fisiche di Cacok e Grazulis.
“Premesso nel caso di Grazulis non esiste un’esatta data di rientro, ma è probabile che dalla fine della prossima settimana possa riprendere contatto con la squadra. Ma è inattivo da aprile e si è operato. Ma è ragionevole pensare che abbia almeno due settimane di lavoro per valutarlo prima dell’inizio della stagione. Per Cacok, ieri ho assistito alla sua seduta, credo che siamo distanti dal rivederlo con la squadra.
Ci vorranno passaggi graduali prima di rivederlo in campo e averlo come asset della squadra.
I due che si stanno allenando arrivano qua per motivi diversi. Entambi possono lasciare il raduno se trovano un contratto. Cooke l’abbiamo richiesto noi – per certi versi ha caratteristiche tecniche simili a quelle di Cacok – Gamble si è reso disponibile lui, visto anche il suo vissuto nel club. Merita questa opportunità, potrà essere di supporto.
L’anno scorso 4 dei 6 arrivati arrivavano dall’Eurolega, quest’anno 1 solo dei 7 arrivati. Avere in spogliatoio e in campo un giocatore dell’esperienza di Julian e con un vissuto vincente in Virtus credo sia un vantaggio e ho accettato immediatamente la sua richiesta.
Avere un contratto? A oggi non prendiamo in considerazione l’aggiunta di nessun giocatore. Vogliamo recuperare prima possibile gli infortunati, e per Cacok crediamo possano esserci importanti miglioramenti, da lui mi aspetto un’impennata una volta tornato in campo, anche a livello mentale. Ha avuto un infortunio anomalo, molto raro e con tempi di recupero lunghissimi, già rivedere il campo sarà per lui un booster importantissimo. Spero che in tempi ragionevoli la squadra possa contare su tutti i 15 gli effettivi.”