Trento, 11 febbraio 2024 – Dopo l’eliminazione in EuroCup, Trento si rituffa nelle competizioni nazionali, dove c’è un ottavo posto utile per i playoff da difendere ed all’orizzonte una sfida di final eight di Coppa Italia contro la EA7 Armani Milano. Avversario da affrontare è la Nutribullet Treviso di Frank Vitucci, tutt’altro che facile, in virtù della scomoda posizione in classifica dei veneti e della conseguente necessità estrema di fare punti, a maggior ragione dopo la batosta subita contro la Virtus Bologna.
La partenza è piacevole, le due squadre corrono volentieri in campo aperto e tirano con assiduità da tre: inizia Grazulis sbagliando, poi vanno a segno per Treviso Terry Allen e Ky Bowman, dall’altra parte Baldwin, Hubb e lo stesso Grazulis, il gioco è scorrevole e non ci sono interruzioni per falli nei primi 4′.
Treviso guadagna un vantaggio di 4 punti attaccando sistematicamente con Olisevicius su Alviti che fa fatica a tenere il lituano, ma nella seconda metà di quarto l’attacco trevigiano si blocca e ne approfitta la Dolomiti che guadagna il +4 (18-14 a -2’55”) con le triple di Mooney e Alviti, vantaggio che rimane immutato fino alla sirena del primo parziale (21-17).
Nel secondo quarto si palesa in grande stile D’Angelo Harrison, che vive momenti di pura onnipotenza cestistica e spinge Treviso a recuperare dal -4 e mettere il muso avanti con triple, recuperi, attacchi al ferro ed anche un antisportivo subito. Letteralmente inarrestabile.
La squadra di Frank Vitucci si porta quindi sul 30-33 e poi 32-37 a -4’40”, Galbiati chiama time out per spezzare i ritmi, ma Trento esce mentalmente dalla partita ed il punteggio lievita a 32-40 e poi 34-45 con triplone di Harrison e Terry Allen, fino al 35-50 finale.
Nel terzo quarto Trento deve tentare il tutto per tutto, aggrappandosi anche ad un episodio che possa far scoccare la scintilla. Pauly Paulicap offre il primo su un piatto d’argento con un antisportivo in avvio su Biligha, non capitalizzato però dai trentini, che finiscono sotto di 21 grazie a due buone iniziative di Olisevicius e 4 punti consecutivi di Terry Allen (39-60 a -6’18”).
Partita in ghiaccio? Assolutamente no, perché Treviso si blocca completamente in attacco e Vitucci imposta una zona difensiva troppo morbida, che subisce gli attacchi centrali al ferro di Grazulis, Forray e Alviti oltre alle triple con spazio dello stesso Grazulis e di Baldwin.
Trento segna ad ogni possesso e gira un paio di viti in difesa, non concedendo più nulla agli avversari. Così i padroni di casa ricuciono 51-64 a -1’10” dalla fine e piazzano poi un 10-0 a cavallo tra terzo e quarto periodo portandosi addirittura a -3 a -7’50”, riaprendo totalmente la partita.
Treviso si aggrappa al talento del play tascabile Robinson e di Terry Allen, che ricacciano indietro due volte gli avversari, ma l’inerzia della partita è completamente cambiata: Trento buca con facilità la fragile zona trevigiana, mentre Harrison e compagni faticano ad ogni possesso offensivo, facendo anche scadere i 24” in un paio di situazioni.
Una tripla di Kamar Baldwin a -3’43” porta Trento a -1 (70-71), ma Justin Robinson risponde subito con la stessa moneta (70-74) ed alla festa si unisce pure Andrejs Grazulis (73-74). Il pareggio arriva grazie ad un’altra tripla, stavolta di Matt Money (76-76 a -2’15”) per un finale che promette emozioni e scintille.
Treviso trova punti d’oro grazie ad una penetrazione di Robinson che scarica ottimamente nell’angolo per D’Angelo Harrison, che fulmina da tre a -1’58” (76-79), ma commette poco dopo il suo quinto fallo, mettendo nei guai Vitucci.
La sorte vuole invece che il cambio forzato dell’ex brindisino con Alessandro Zanelli sia decisivo: è infatti il capitano della Nutribullet che nel finale punto a punto prenderà prima un rimbalzo difensivo fondamentale su errore di Baldwin, poi troverà la tripla proprio sull’ultima azione a -2” con il risultato sull’82 pari. Game, set e match per la squadra di Vitucci, che porta a casa una vittoria che sembrava essere letteralmente svanita dopo aver dilapidato un vantaggio di 21 punti.
Due punti d’oro dunque per la Nutribullet, che distanzia ulteriormente Brindisi, sconfitta al Forum di Assago dall’Olimpia, in attesa della partita di Masnago dove sono impegnate le altre rivali Varese e Pesaro, in cui giocoforza una delle due segnerà il passo.
Per Trento la sesta sconfitta nelle ultime sette partite di campionato, una caduta verticale che porta la squadra di Galbiati momentaneamente fuori dalla zona playoff. E’ il caso forse di studiare qualche contromisura, perché la squadra che aveva entusiasmato ad inizio stagione sembra essere solo uno sbiadito ricordo.
HIGHLIGHTS
SALA STAMPA
Coach Paolo Galbiati: «È una sconfitta che fa male, ma che conferma quanto emerso in tutta la stagione fino ad oggi: se quando entriamo in campo siamo connessi e concentrati, se facciamo quello che abbiamo preparato, siamo una squadra; se non lo facciamo, siamo una squadra completamente diversa. Oggi abbiamo giocato un primo tempo davvero brutto, in cui eravamo lenti e sotto ritmo: poi nei secondi 20’ abbiamo completamente cambiato volto, riuscendo a mettere in campo quello su cui abbiamo lavorato in preparazione alla partita. Nel finale qualche piccolo dettaglio e qualche errore ci sono costati cari: peccato, ma il basket è spietato».
Coach Frank Vitucci: “Una bella vittoria meritata, anche se il risultato l’abbiamo strappato alla fine. Grande primo tempo, abbiamo fatto fatica ad accettare la fisicità che si è alzata, questo ci ha messo in difficoltà sia offensivamente e difensivamente. Si è vinto con merito, con il contributo di tutti quelli che hanno messo piede in campo. Dopo il ko con Bologna questo era il termometro della reazione che abbiamo avuto, sono contento dei miei giocatori, del club, di chi ci sostiene e per i tifosi che si sono mobilitati per una soddisfazione, dopo tante amarezze e difficoltà”
PAGELLE
Dolomiti Energia Aquila Basket Trento
Prentiss Hubb 5,5: è sempre lui, nel bene e nel male: qualche tripla impossibile, molti errori, molti assist, ma non basta.
Davide Alviti 5: mette una sola tripla, ma quella del possibile supplementare è troppo anche per un tiratore come lui; però durante la gara si fa brutalizzare da Olisevicius.
Saliou Niang n.e.
Luca Conti 6: fa il suo lavoro, difende, recupera, prende qualche rimbalzo e qualche fallo.
Toto Forray 6,5: attacca il ferro dove vede debolezze avversarie (e la blanda zona di Vitucci nel terzo e quarto periodo invita a nozze…), non trova canestri pesanti. Guida da par suo la difesa nella fase di rimonta.
Derek Cooke 5: non si vede e si sente poco, si fa anche innervosire dagli avversari.
Mahmadou Diarra n.e.
Mattia Udom 5: pochi minuti in campo, sbaglia troppo e si prende una stoppata, non è la sua serata.
Paul Stephan Biligha 6,5: dà il solito contributo in termini di energia e di presenza sotto le plance.
Andrejs Grazulis 7,5: si rivede lo Sturm Graz di inizio stagione: 23 con 7 rimbalzi e 25 di valutazione, segna da ogni posizione, non poteva fare obiettivamente di più.
Matt Mooney 6,5: di solito la seconda partita dopo un esordio brillante è tendenzialmente negativa, invece il ragazzo ci sa fare e regge, mettendo tripla e liberi del doppio pareggio.
Kamar Baldwin 6,5: in versione leader, è lui a guidare la rimonta, ma non sempre le sue scelte sono positive per la squadra.
Ky Bowman 5: da lui ci si aspetta molto di più, non riesce a incidere e sbaglia troppo.
Alessandro Zanelli 7,5: la vince lui con la tripla a -2” ma era stato molto positivo anche nei precedenti stint
D’Angelo Harrison 7,5: momenti di onnipotenza cestistica nel secondo quarto, cala nel terzo, prende un tecnico per proteste ma trova anche una zampata da campione prima di uscire per falli.
David Torresani s.v
Leonardo Faggian s.v.
Justin Robinson 6,5: si prende le sue responsabilità, a volte deraglia, ma è giocatore prezioso nonostante la taglia super small.
Francesco Scandiuzzi n.e.
Andrea Mezzanotte 5: due stint per lui, non esattamente memorabili
Terry Allen 7: è lui a firmare il primo allungo di Treviso, è lui a ricacciare indietro i primi tentativi di rimonta avversaria, poi finisce le energie.
Gora Camara 6: si rende utile nei pochi minuti che Vitucci gli concede.
Osvaldas Olisevicius 6,5: sfrutta fisico e doti offensive contro Alviti, è il secondo miglior realizzatore dei suoi, tanto basta.
Pauly Paulicap 6,5: sfiora la doppia doppia (8+11), alla fine è decisiva la sua presenza sotto i tabelloni.
Dolomiti Energia Trentino – Nutribullet Treviso Basket 82-85
Parziali: 21-17, 13-33, 23-14, 25-21
Progressione: 21-17, 34-50, 57-64, 82-85