Poteva andare peggio, via, la nostra esperienza senza accredito attorno al PalaBigi. Sapete che ci impediscono anche soltanto di andare a raccontare i tifosi, con scuse, dovremmo denunciare – non c’entra questo sito – Vivatickets, perchè danneggia una testata giornalistica, vannizagnoli.it, non un blog, di proposito, nonostante sia provvista del Roc, ovvero di iscrizione al registo operatori della comunicazione, che ci parifica, sulla carta, alle tv vere.
L’intento è di impedirci di salire sul pullman della squadra ospite nel post Reggio Emilia vs Brescia, come se per filmarlo per qualche minuto servisse il permesso dell’ufficio stampa e non del semplice autista. Il videoreportage spaventa, se non lo fanno le grandi testate.
Il nostro inizia da un particolare, un genitore che spiega a una decenne, la figlia Anna, chi fosse Kobe Bryant e perchè c’è una targa in via Guasco. “Con anche i segni per i ciechi”, ci fa notare questo ex giocatore, delle minors, oggi imprenditore.
Andando a memoria, capita anche di sbagliare, Brescia è a +2, sulla seconda, non a +4.
Qui il nostro appostamento rituale, all’uscita della squadra, con la storia di John Petrucelli, con un americano, poi il dialogo con il team manager Ferroni e con un procuratore. Non abbiamo visto coach Alessandro Magro, intervistato a primavera, quando pure vinse a Reggio Emilia, e solo alla fine si è profilato Amedeo della Valle, assieme ad amici bresciani con cui poi ha girato nella città che è stata sua, nel periodo d’oro della Grissin Bon.
Gli abbiamo chiesto anche di Polonara. In precedenza un approccio a Bonetti, il marito di Graziella Bragaglio, che naturalmente l’ha chiamato in macchina, per evitare di esporlo alla nostra videomolestia.
Perchè, lo sapete, i tanti addetti stampa e giornalisti che denigrano il nostro lavoro ogni tanto parlano di molestie, quando una marea di videomaker – che magari neanche sono pubblicisti, dunque non giornalisti – fanno riprese analoghe per le leghe o per la federazioni o per gli stessi club.
Questo è il nostro affaccio finale negli spogliatoi, dagli arbitri, in particolare, ad assaggiare cibo che verrebbe buttato o portato a casa dagli inservienti del palasport. Ora che non abbiamo l’accredito e di proposito non compriamo il biglietto, ci manca anche il buffet, proverbiale, all’intervallo, fra i più grandi personaggi della città del primo tricolore.
Sul cibo, scherziamo spesso, nei nostri comportamenti, nel nostro seriamente sorridendo, ovvero lo show a tratti surreale, soprattutto al Sassuolo calcio. Ora peraltro dobbiamo limitarci, avendo il diabete.
Sullo sfondo, lo sapete, resta la nostra passione, nel racconto del colore, del costume che gira attorno all’evento. Le bellissime che fanno passerella alla partita, quando arrivano elegantissime, all’intervallo, dopo, anni fa vedevamo qualche aspirante fidanzata, naturalmente le fidanzate di chi lavora in Reggiana pallacanestro. Stavolta siamo andati senza entrare, al Pizzikotto, sulla via Emilia verso Modena, a San Maurizio, dove UnaHotels si trova dopo ogni gara serale, escluso il sabato.
Immaginate il nostro auspicio. Brescia ha vinto la coppa Italia, ci auguriamo raggiunga la prima finale scudetto della storia, che si aggiudichi lo scudetto, a differenza di Reggio Emilia, e che diventi una costante in Europa, toccata una sola volta.
Con la Germani autotrasporti, il ciclo non sarà breve. Tifose ci raccontano di una piccola percentuale di pubblico in comune con la curva del Brescia, dello stadio Mompiano, e allora abbiamo potuto riprendere gli ultras da vicino, grazie a loro, senza rischi. Al netto del fatto che la polizia li invita a risalire sul pullman e a riprendere la via della città della Leonessa. In particolare è l’uomo della scientifica ad abbreviare il nostro contatto, sabato l’abbiamo visto anche al Mapei stadium, per Reggiana-Sampdoria.
Lì abbiamo posto domande a Pirlo e a Nesta, al ds granata Goretti, grazie al regolamento di Lega di serie B che, appunto, fa perno sul Roc e sull’assicurazione che abbiamo nella nostra attività professionale.
Non alleghiamo il video, ma per la prima volta abbiamo giudicato su vannizagnoli.it, su youtube, il lavoro dei redattori di Gazzetta di Reggio e Carlino Reggio su calcio e basket, ci spiace evidenziarlo ma i titoli sono banali, zeppi di luoghi comuni, i sommari, le didascalie non utilizzano al meglio lo spazio. Buona, invece, la scelta fotografica.
Ci auguriamo sempre di leggere analisi tattiche più illuminanti, magari affidate a un allenatore, cerchiamo editoriali di personalità, che rappresentino il valore aggiunto, che si facciano leggere, usando l’espressione cara a Daniele Dallera, capo dello sport de Il Corriere della Sera e, ci dicono, collaboratore della Lega, sicuramente per idea del presidente Gandini e di Maurizio Bezzecchi.
Ecco, il Corriere ha articoli di qualità, di opinione, interviste particolari. A Reggio erano presenti Teletutto e Il Giornale di Brescia e anche Brescia Oggi, mentre solo Francesco Pioppi va ogni tanto in trasferta, fra i giornalisti della nostra città.
E’ un peccato che la pallacanestro, che iniziava alle 19:00, sul Carlino avesse soltanto una pagina e mezzo, del formato mini di questo decennio, tabloid ristretto, in pratica 4 articoli. Due pagine con tante foto su Gazzetta.
Articoli firmati anche su Reggio sera, da Fabrizio Montanari, e su Reggionline, con Paolo Cavazzoni, legato a Telereggio. Che da anni ha Luca Montanari come voce, accanto al 71enne Ferruccio Landini. A Teletricolore, adesso Medianews, Alessandro Caraffi detto Taffi, Pietro Chierici e Filippo Bartoli, che non sempre incrociamo, l’opinionista la scorsa stagione era Francesco Pioppi, firma di Carlino Reggio per Reggiana e basket, che segue anche per la Gazzetta dello sport, mentre per il calcio resiste Ezio Fanticini.