Sassari, 05 ottobre 2022 – Terza sconfitta consecutiva, dopo la finale di Supercoppa e l’esordio in campionato, per una Dinamo Sassari ancora alla ricerca della forma migliore, contro un’Unicaja Malaga sorniona in avvio e alla fine famelica, nella prima giornata del Gruppo G di FIBA Basketball Champions League, nell’azzannare la preda e portarsi a casa i primi due punti con un netto 76-87.
Malaga, vincitrice degli spareggi di BCL una settimana fa, è una delle squadre candidate alla vittoria finale. Capace di costruire un roster assolutamente competitivo e completo: con i due neo campioni d’Europa Dario Brizuela e Alberto Diaz, uno dei migliori difensori visti ad Eurosbasket; l’ex Reyer Melvin Ejim, un’altra vecchia conoscenza del nostro campionato come Tyler Kalinoski e giocatori abituati a farsi ammirare in Eurolega come Will Thomas, Nihad Dedovic e Dylan Osetkowski.
Una corazzata quindi, reduce dall’ultima vittoriosa giornata di ACB contro Gran Canaria, squadra di 7Days Eurocup, per 70-63, capace di rientrare in partita dopo un’avvio shock al PalaSerradimigni sotto 21-6 e prendere il controllo nella ripresa di una gara scorbutica. MVP del match David Kravish, autore di 19 punti e 7 rimbalzi, autentico incubo per la difesa di Sassari ogni qualvolta prendeva posizione nel pitturato.
La Dinamo, che recupera Stefano Gentile e Filip Kruslin, parte in maniera perfetta, trovando facilmente il canestro e difendendo l’area con autorità. Chinanu Onuaku (20 punti, 8 rimbalzi e 6 assist) domina in lungo e in largo, ma la difesa opprimente di coach Navarro toglie ossigeno e idee a Sassari, che piano piano vede la partita scivolare via dalle proprie mani.
Bene il solito Eimantas Bendzius (18 punti), ma non basta l’ottimo 52% (10/19) per resistere ad un’Unicaja che martella dai 6.75, grazie al duo Osetkowski e Kalinoski, 17 punti a testa e un 7/11 complessivo dalla lunga distanza che annichilisce una difesa dei padroni di casa quasi sempre in ritardo nelle rotazioni.
Un altro problema notato in questo avvio di stagione è quello che riguarda la voce rimbalzi, sotto anche stasera per 35-28 e concedendo ben 11 rimbalzi offensivi, decisamente troppi se vuoi portare a casa il risultato contro certi avversari.
Come detto Sassari parte in quinta dalla palla a due, lasciando gli spagnoli sui blocchi, toccando il 21-6 dopo soli 4′. Robinson affetta la difesa ogni volta che attacca il ferro e coach Navarro perciò decide di liberare i suoi mastini Diaz e Brizuela, la difesa ospite alza l’intensità in maniera vertiginosa e Dedovic punisce con due triple dall’arco. Il primo quarto si chiude con un parziale di 13-2 in favore di Malaga, la Dinamo sembra bloccata, ma alla prima sirena chiude comunque avanti per 23-19.
Grazie ad un Kravish letteralmente infermabile, il parziale aumenta fino ad un eloquente 19-4 in favore degli ospiti. Sassari fatica a trovare una soluzione alla difesa a tutto campo di Diaz e compagni, ma si aggrappa al suo totem Onuaku per restare aggrappata, salendo addirittura sul +6.
Dai 6.75 Malaga è infallibile e sorpassa una squadra di Bucchi con il fiatone; si va negli spogliatoi sul 41-47 per gli andalusi.
Nella ripresa il copione non cambia: la difesa spagnola non cala neanche per sbaglio, ma deve capitolare tutte le volte che si infrange sullo scoglio Onuaku. La Dinamo c’è e resta a contatto, ma quando il numero 32 è costretto a tornare in panca per riprendere fiato, l’Unicaja ne approfitta per piazzare un altro break con il solito Dedovic, +7 Malaga.
Bucchi le prova tutte per trovare la breccia nel fortino di Navarro, giocandosi anche la carta del doppio centro, ma nulla; il terzo quarto si chiude 60-69.
Sassari ha un rigurgito d’orgoglio e con un parziale di 9-0 torna in parità. Onuaku sembra un eroe Marvel, solo contro tutta la città di Malaga, e Navarro è costretto a chiamare timeout. L’Unicaja torna a far girare la difesa biancoblu come una trottola e con un Kalinoski mortifero, firma un contro parziale di 11-1 che sembra mettere la parola fine al match d’esordio in questa BCL.
In realtà la parola fine la mettono prima Robinson e poi Gentile con due perse banali nella propria metà campo e Malaga può giustamente festeggiare il primo posto nel Gruppo G, vincendo con il risultato di 76-87.
La Dinamo è costretta perciò a capitolare per la terza volta consecutiva. Una squadra che deve provare a recuperare il prima possibile la forma ai due nuovi arrivati, Dowe e Jones, e degli acciaccati Gentile e Kruslin, visto che Devecchi e Treier ne avranno ancora per un altro mese.
La squadra c’è, ma il tour de force degli ultimi 7 giorni ha fiaccato le poche energie, normale in questo avvio di stagione, di una Dinamo forse troppo corta nelle rotazioni, ma già si sapeva. Ora, con la BCL in pausa la settimana prossima, la squadra di Bucchi si potrà concentrare sulle prossime avversarie di LBA: lo spauracchio della neopromossa Verona nell’esordio casalingo di questa domenica e la trasferta in casa di una Treviso apparsa in grossa difficoltà.
Due squadre venete, dunque, che potranno già essere lo spartiacque per questo inizio di stagione dei Giganti di Sardegna.
Dinamo Banco di Sardegna Sassari – Unicaja Malaga 76-87
Parziali: 23-19; 18-28; 22-22; 13-18.
Progressione: 23-19; 41-47; 63-69; 76-87.
Sala Stampa
Ibon Navarro, Piero Bucchi e Eimantas Bendzius
Le Pagelle
Dinamo Banco di Sardegna Sassari
Jamal Jones 6: in ripresa dopo le ultime prestazioni negative. Ancora troppo a corrente alternata offensivamente, forzando e cercando di realizzare spesso fuori equilibro. Quando invece ha la pazienza di esser servito piedi per terra, dimostra di avere veramente una bella mano e discreta tecnica.
Gerald Robinson 5.5: asfissiato dalla difesa a tutto a campo di Diaz e compagni, commette troppi errori figli della sufficienza, perdendo 5 palle sanguinose, specie l’ultima nel finale con il punteggio tornato in bilico. Peccato perché parte alla grande, in versione 4×4 e mettendo a ferro e fuoco il canestro andaluso nel primo periodo, prima di essere imbavagliato. Porterà a casa lo stesso 14 punti e 5 assist, ma deve tornare ad alzare i propri standard.
Chris Dowe 5: ancora non è riuscito a trovare un ruolo ben definito in questo roster. Fatica tremendamente da play e in fase realizzativa e ancora poca cosa, rispetto alle sue prestazioni di soli 12 mesi fa con il Prometey proprio in BCL. In difesa ci mette molta meno aggressività e si vede.
Filip Kruslin 5: in forse dopo la botta rimediata nella trasferta di Varese, in attacco è la solita croce, scalpellando i poveri ferri del PalaSerradimigni. Ha un moto d’orgoglio segnando la tripla del 69 pari, tornando poi nell’oblio. Negativa anche la sua fase difensiva, l’attacco dell’Unicaja ha fatto girare la testa anche all’esperto croato.
Eimantas Bendzius 6.5: pericolo costante per la difesa spagnola. Torna a fare male dalla lunga distanza, segnando 3/5 da oltre l’arco e chiudendo con 18 punti. Nel finale, anche grazie alla difesa ospite, quasi si nasconde nell’attacco asfittico sassarese.
Stefano Gentile 5: al rientro dopo il problema registrato in Supercoppa. Parte bene, andando via via spegnendosi e gettando alle ortiche un pallone non da lui nei minuti decisivi del match. Sarà fondamentale recuperarlo il prima possibile.
Tommaso Raspino 6: parte, a sorpresa, in quintetto e ripaga alla grande la fiducia ricevuta. Concentrato in difesa e impreziosisce il suo tabellino con un pregevole assist nel miglior momento della Dinamo. Peccato che non veda mai il canestro, ma proprio mai, neanche per sbaglio.
Osmane Diop 4: “il leone si è addormentato” come nel celebre brano di Schreijenberg. Entra al posto di un scintillante Onuaku, ma non se ne accorge nessuno.
Chinanu Onuaku 8: nel giro di un paio di partite ha avuto la capacità di far cancellare dalla mente dei tifosi un certo Miro Bilan, cosa per niente facile! Rebus indecifrabile per Malaga, la Dinamo si aggrappa sempre a lui per sbloccare il proprio tabellino e il numero 32 non tradisce mai. 20 punti, 8 rimbalzi, 6 assist e 27 rimbalzi. Assoluto dominatore.
Giovanni Olmeo