Masnago (VA), 02 ottobre 2022 – La dinamo questa volta ce l’ha un Openjobmetis Varese caricata a molla da coach Matt Brase, capace di dare la sgasata decisiva in avvio di ripresa e vincendo all’esordio di LBA per 87-81, annichilendo una Dinamo Sassari lei sì scarica e incapace di reagire alla maggiore energia messa in campo dagli avversari.
Una Varese cattiva e affamata, capace di andare in testa verso la fine del primo tempo e di non voltarsi più indietro fino alla sirena finale. Un corri e tira costante che ha fiaccato una Dinamo con il fiatone, con rotazioni cortissime e provata dall’impegno della Supercoppa di tre giorni prima, persa in finale contro la Virtus Bologna.
Terzo quarto decisivo con un parziale di 29-17 per i padroni di casa che hanno indirizzato il match, con sugli scudi un Jaron Johnson letale al tiro, MVP con una doppia doppia da 20 punti e 10 rimbalzi, e il duo Guglielmo Caruso e Colbey Ross (rispettivamente 10 e 15 punti) decisivi per dare la spallata alla gara, facendo volare Varese sul +15.
Gli uomini di coach Piero Bucchi, tenuti in piedi fino a quel momento da un Chinanu Onuaku monumentale da 17 punti e 12 rimbalzi, hanno palesato una stanchezza comprensibile, dati gli impegni recenti e le gravi assenze nel roster, una su tutte quella di Gentile, decisivo nelle rotazioni sarde.
Quando però Sassari sembrava pronta ad issare la bandiera bianca, un redivivo Eimantas Bendzius (13 punti), fino a quel momento fortemente insufficiente, ed un orgoglioso Ousmane Diop (13 punti) hanno suonato la carica fino ad un insperato -3 a soli 3′ dalla sirena, prima dei definitivi canestri di Markel Brown (14 punti) e Ross che hanno fatto esplodere l’intera Enerxenia Arena.
Una gara che in avvio sembra nelle mani di una Dinamo apparsa sicura fin dalla palla a due, con Onuaku in grande spolvero e Robinson capace di firmare il +7 sul punteggio di 8-15. Ma Varese non ci sta e dà la prima impressionante sgasata del suo match, piazzando un 15-2 di parziale e spiazzando una Dinamo che vede via via sgretolarsi le proprie certezze. Il primo periodo si chiude sul 23-17.
In avvio di secondo periodo però il Banco riesce a ritrovarsi e risponde al fuoco nemico con un 12-1 firmato tutto Onuaku. La squadra di Brase riesce a rientrare grazie ad un Ross finalmente ispirato e il canovaccio della gara vive sul filo dell’equilibrio.
A spezzare l’equilibrio ci pensa un Johnson immarcabile con 7 punti consecutivi che chiudono il primo tempo sul 41-38 per i padroni di casa.
In avvio di ripresa si ritorna in equilibrio, fino alla fiammata del solito Johnson che accende definitivamente gara e compagni, che si fanno trascinare dal numero 92. Prima l’americano, poi un sorprendente Caruso sotto le plance firmano la prima decisiva spallata sul +14. La Dinamo sembra alle corde, ma riesce a limitare i danni risalendo sul -9, ma è un fuoco di paglia e le bombe prima di De Nicolao e poi di capitan Ferrero affondano i sardi sul -15, chiudendo il quarto sul 70-55.
Sassari però non molla e con un parziale di 7-0 risale la china, fino alla mazzata che sembra essere quella decisiva: il quinto fallo dell’autore di quel parziale, Chinanu Onuaku, costretto a sedersi in panchina.
Sembra la fine per gli ospiti, ma Bucchi si gioca la carta della difesa a zona e inceppa l’attacco varesino, ritrovando dall’altra parte i canestri da tre di un ritrovato Bendzius e di un volitivo Diop. A 4′ dalla sirena gli isolani sono miracolosamente sul -3, fino alla tripla di Brown che ricaccia indietro i biancoblu.
Sassari, sotto di 4 punti, sbaglia un paio di tiri aperti con Dowe e perde altrettante palle sanguinose, ma viene tenuta in vita dalle stoppate di un indomito Diop. Varese, sul punto di crollare, ritrova le sue certezze e prima Brown e poi Johnson riportano la squadra di Brase a distanza di sicurezza, fino al canestro della staffa di Ross. Si chiude 87-81.
Una vittoria che ridà fiducia ad un ambiente varesino partito forse con più di qualche dubbio sul roster costruito in estate da coach Brase e da Luis Scola, una squadra capace di accendersi in qualsiasi momento e che sabato prossimo è attesa alla prova del nove, la difficile sfida in casa dell”ambiziosa Brescia.
Per la Dinamo due sconfitte pesanti in tre giorni, che rischiano di minare questo inizio di stagione, ma non c’è tempo per recriminare, già questo mercoledì sera è attesa all’esordio anche in Europa nella BCL, contro il temibilissimo Unicaja Malaga. Una serata in cui Sassari è chiamata a rifarsi, dopo la bruttissima campagna europea di 12 mesi fa.
Openjobmetis Varese – Dinamo Banco di Sardegna Sassari 87-81
Parziali: 23-17; 18-21; 29-17; 17-26.
Progressione: 23-17; 41-38; 70-55; 87-81.
Sala Stampa
Matt Brase
Piero Bucchi
Le Pagelle
Openjobmetis Varese
Colbey Ross 6.5: giocatore umorale se ce n’è uno. In avvio è disastroso al tiro, con uno 0/3 dalla linea della carità, si fa prendere dallo sconforto facendo giocate al limite dell’irritante, perdendo 4 palloni, e in difesa soffre perennemente Robinson. Nell’intervallo però si trasforma, ritrova il fondo della retina, e Varese spicca il volo. Chiude con 15 punti, 6 assist, e con la zingarata che chiude definitivamente il match.
Tomas Woldetensae 5: in una serata in cui Varese gira come un orologio, lui è l’unico che non riesce a mettersi a tempo con il resto della squadra. Male al tiro con uno 0/5 dal campo e un -7 di valutazione che parla da solo. Capisce che non è serata e si innervosisce, finendo a litigare con la terna e beccandosi persino un tecnico.
Giovanni De Nicolao 7: ogni volta che entra il numero 10 Varese si trasforma in una macchina. Nei due lati del campo è praticamente perfetto, ma è in difesa, in avvio di ripresa, che alza il volume dell’intensità e la squadra di casa scava il solco decisivo e nel finale si butta su Diop per recuperare la palla che sancisce i due punti in classifica. Non è un caso se chiude con +13 di plus/minus, il migliore di tutta la gara.
Justin Reyes 5.5: si trova davanti Onuaku e forse questo lo fa entrare con il freno a mano tirato. Prova a sbloccarsi con un paio dei canestri dei suoi, prima di farsi oscurare dal centro avversario.
Giancarlo Ferrero 6.5: il capitano entra per allungare le rotazioni e dare qualità e lui non si fa pregare. Lotta come un leone in difesa, ma è in attacco che fa esplodere tutta Masnago, con la bomba allo scadere del terzo quarto che vuol dire +15 Varese.
Markel Brown 6.5: giocatore non appariscente, ma tremendamente utile. Non è serata dalla lunga distanza, ma segna la sua unica tripla del match nel momento perfetto: con la Dinamo risalita nel finale ad un possesso pieno di distanza. I suoi punti alla fine saranno 14, come la sua valutazione. Mr. utilità.
Guglielmo Caruso 7: lo scontro inziale con Onuaku è scioccante anche per lui, ma si riprende subito e confeziona una gara di grande concretezza. Chiude con 10 punti è la convinzione che questa possa essere la stagione della consacrazione.
Tariq Owens 6: soffre tremendamente in avvio, come tutti i lunghi varesini, e si trova già con la spada di Damocle dei falli. È bravo a non uscire dalla gara mentalmente e forse la miglior giocata resta il quinto fallo procurato ad Onuaku.
Jaron Johnson 8: partita sontuosa del numero 92, non solo per la doppia doppia da 20 punti, 10 rimbalzi e 28 di valutazione; ma ha soprattutto il merito di aver messo la museruola a Bendzius. Non cade nelle finte del lituano che si innervosisce sempre di più ed esce piano piano dal match, in attacco invece è una sentenza, segnando con quasi il 60% dal campo. MVP del match e probabile stella di questa LBA.
Dinamo Banco di Sardegna Sassari
Jamal Jones 4: paga ancora il mese forzato di stop, fisicamente non c’è e i due falli dopo 2′ sono emblematici. Rientra sul parquet, ma è come se non ci fosse e Johnson ringrazia. Ha ancora l’alibi della forma fisica da recuperare, ma sta iniziando a instillare i primi dubbi sulla sua reale utilità in questa squadra.
Gerald Robinson 6.5: la sua brutta finale di giovedì è già un lontano ricordo. Nel momento di massima difficoltà la squadra si aggrappa a lui, ma non può fare miracoli. Per lunghi tratti del match è l’unico a trovare il canestro dai 6.75. Chiude con 18 punti e 5 assist.
Chris Dowe 5: ancora troppi errori al tiro che lo fanno innervosire. Ma almeno in Supercoppa compensava i problemi realizzativi con un’ottima difesa, stasera neanche quella. Smazza giusto 6 assist, l’unica nota positiva.
Filip Kruslin 4.5: altro prestazione da autentico buco nero offensivo, date la palla a lui è farà quasi sempre la cosa sbagliata, ferro o palla gettata alle ortiche (5 le palle perse). Neanche in difesa, il suo punto forte, non riesce a dare il proprio contributo e allora per la Dinamo è veramente notte fonda.
Eimantas Bendzius 6: gara che rasenta il 4 in pagella. Non riesce in alcun modo ad essere presente offensivamente, braccato costantemente da un Johnson perfetto. Si innervosisce troppo, ma nel finale se la Dinamo ha il pallone del pareggio è soprattutto merito suo, oltre che di Diop. Un paio di minuti in cui segna 6 punti consecutivi e fa sperare i suoi. In una gara così negativa è capace lo stesso di piazzare 13 punti e 6 assist.
Tommaso Raspino 6: chiamato ad allungare rotazioni cortissime, riesce a dare un discreto contributo. Uno dei pochi capace di alzare l’intensità difensiva ed essere sempre sul pezzo, registrando anche 6 rimbalzi. Unica pecca essere totalmente nulla in attacco.
Osmane Diop 7: 13 punti, 7 rimbalzi, 3 stoppate e 16 di valutazione. Il cuore di una squadra che nonostante le difficoltà batte forte. Capace di dare sempre una scossa emotiva ai compagni. Nell’ultimo quarto, con Onuaku fuori per falli, si carica sulle spalle la squadra e insieme a Bendzius riporta miracolosamente la Dinamo a contatto.
Chinanu Onuaku 7: un’altra prestazione gigantesca del centrone ex Bnei. Una doppia doppia da 17 punti e 12 rimbalzi. Nel primo tempo fa capire a tutta Varese che il pitturato è roba sua. Alla distanza perde lucidità ed energia e anche lui inizia a subire un po’ troppo. Nel finale ha il demerito di commettere il suo quinto fallo troppo presto, abbandonando il campo e la squadra nel momento del bisogno.
Giovanni Olmeo