Nel 12° turno del girone di ritorno della LBA 2020-21 c’è l’interessante sfida del Triveneto tra Dolomiti Energia Trentino ed Allianz Trieste.
Bianconeri che finalmente respirano aria di Playoffs dopo la battaglia di Desio vinta vs Cantù. Una posizione adesso di 8^ piazza in classifica LBA che le rende merito, le vittorie ottenute di recente con 4 vittorie nelle ultime 5 gare (di Cantù abbiamo detto, poi Milano, Brescia e Reyer Venezia), ha reso anche meno teso un ambiente, scosso dal brutto periodo invernale.
Per la Dolomiti Energia Trentino dunque quattro partite dal termine della regular season che dovranno certificare un qual certo senso di rinascita del team di Lele Molin, cavalcando uno dei migliori momenti della stagione in termini di risultati per chiudere nel miglior modo possibile la stagione sportiva.
Un’Aquila Basket che cercherà di vendicare la sconfitta dell’andata contro Trieste, la formazione che precede i trentini in classifica a quota 22 punti. Occorrerà però vincere con più di 10 punti di scarto, non solo per battere Trieste ma anche per avere il differenziale nello scontro diretto a proprio favore, issandosi sulla 7^ piazza in classifica.
Ecco le parole di coach Lele Molin che spiega la gara che dovrà giocare la sua squadra:
”Dopo aver fatto un passo importante domenica contro Cantù, la partita di domani per noi è un altro snodo cruciale per non dover dipendere più dai risultati dei nostri avversari nella corsa salvezza. Dobbiamo finire il lavoro, a tutto il resto penseremo dopo: dobbiamo essere focalizzati su una partita alla volta, lo abbiamo sempre provato a fare nelle ultime settimane e a maggior ragione dobbiamo farlo ora. Sarebbe un errore fatale per noi sottovalutare in qualche modo Trieste: lo dice la classifica e la stagione che hanno vissuto fino ad ora, un atto di presunzione da parte nostra a questo punto potrebbe costarci caro. Anche nei momenti difficili di questa stagione i giuliani si sono espressi ad un ottimo livello, guadagnando l’accesso alle Final Eight di Coppa Italia e occupando stabilmente una posizione nella parte alta della classifica. Dopo la sconfitta di domenica contro la Virtus mi aspetto che arrivino a Trento con grande desiderio di riscatto e di reazione, consapevoli che anche per loro un successo potrebbe valere molto in termini di graduatoria. Il mio compito è quello di far tenere alto il livello di attenzione della mia squadra, senza far abbassare la guardia al gruppo: vogliamo provare a vendicare la sconfitta del match di andata in cui non riuscimmo mai ad esprimerci al meglio, anche in questo aspetto possiamo trovare motivazione e desiderio in un match in cui serviranno massima energia e intensità da parte di tutti”.
Per l’Allianz Trieste invece la sconfitta potrebbe essere realmente una iattura, sportiva ovviamente. La squadra di coach Eugenio Dalmasson occupa la settima posizione in graduatoria ma sono reduci da tre sconfitte consecutive (Venezia, Treviso e Virtus Bologna), che rischiano di compromettere i sogni playoff di una piazza storica abituata a occupare le posizioni di vertice della classifica.
Una squadra che sta cercando di compattarsi attorno agli esterni Milton Doyle (12,6 punti) e Myke Henry (11,6), due giocatori dal grande potenziale offensivo con buon tiro da fuori e capacità di coinvolgere i compagni creando spazio e occasioni per la batteria di tiratori giuliana.
Ma va sottolineata anche la crescita di Davide Alviti, grande protagonista nel match di andata e giocatore da 10,6 p.ti/gara in campionato con il 46% da tre e l’exploit del trascinatore, il play italo-argentino Juan Fernandez (10,2 punti e 5,0 assist di media).
Senza però dimenticare come Marcos Delia (19 punti all’andata) e DeVonte Upson, mentre dalla panchina coach Dalmasson può attingere a piene mani dall’esperienza e dalla mano educata di giocatori come Daniele Cavaliero, Tommaso Laquintana (6,5 punti), Matteo Da Ros e l’ala lettone Andrejs Grazulis (8,3 punti e 5,5 rimbalzi di media).
Comunque domani l’Allianz Trieste ce la metterà tutta per vincere a Trento, parola di coach Eugenio Dalmasson:
“La classifica dipende anche da quello che fanno gli avversari non solo da noi. Da qui in avanti si parla di scontri diretti, gli altri giocano partite con ambizioni e obiettivi che sono sovrapponibili ai nostri. La differenza la farà sicuramente l’attenzione, la concentrazione, la condizione fisica.
Trento è una squadra che viene da 4 vittorie consecutive sul proprio campo. Una squadra che ha fatto anche una prima parte di competizioni europee molto bene. Adesso giocando una volta sola a settimana hanno ridotto le rotazioni e possono contare su un roster che è stato costruito anche per competere in Europa. Hanno senza dubbio una fisicità importante, che noi dovremo riuscire a contenere. Rispetto alle nostre percentuali al tiro: sono figlie di come un tiro riesci a costruirlo. Bisogna avere pazienza per costruirne di buoni, non è un problema di esterni o lunghi. Giocare INSIEME, che nei momenti migliori è stata la nostra migliore qualità, adesso ci riesce più difficile, ma è innegabile che il nostro essere competitivi passi attraverso il piacere di condividere la palla. Adesso bisogna essere ancora più uniti: questa è l’unica cosa su cui contare, la nostra vera forza. Quando abbiamo pensato e agito da squadra abbiamo messo in campo una pallacanestro di ottimo livello. Quando ci isoliamo con iniziative personali siamo una squadra che può perdere con chiunque. Si parte da lì, se lo si dimentica diventiamo molto meno competitivi. Proprio perché nessuno in questo momento vanta una condizione fisica e mentale eccellente (da cui deriva anche meno lucidità in campo) dobbiamo ricercare la vera forza nella capacità di stare insieme. È il segreto di Pulcinella, ma non è mai stato così vero: se ci isoliamo siamo più fragili, uniti la forza si moltiplica, sia in fase offensiva che (soprattutto) in quella difensiva. In questo momento delicato tutto quello che riusciremo a fare bene avrà più valore. Quello che conterà, al di là del risultato finale che adesso è di certo molto importante, sarà come si starà in campo: se lotteremo e giocheremo su ogni pallone sarà un segnale che darà senso al lavoro che stiamo facendo”.