Fine della corsa. Anche se la matematica, al contrario della Virtus, ancora non condanna l’Olimpia Milano si può dire che le speranze di acciuffare i playoff finiscano stasera con questa sconfitta netta sul campo dei bi campioni d’Europa.
Un brusco passo indietro rispetto alle ultime 10 partite, sconfitta con il Real compresa, in primis come atteggiamento ed approccio. Era una sorta di spareggio, Milano ha giocato con un livello di aggressività simile a quello di una partita di LBA di inizio stagione.
Contro un Efes reduce da una figuraccia a Berlino e determinata quindi a farsi perdonare dai tifosi per continuare a credere nei playoff, tutto ciò era ovvio non bastasse per vincere.
Non nego la mia delusione per aver assistito a questo tipo di partita, vedere occhi spenti e sguardi bassi al posto di fare a cazzotti forse mi e ci ha spiegato del perché questa squadra tende a spegnersi nelle partite decisive, da dentro o fuori. Di certo, non un gran segnale in vista dei playoff.
Si può discernere se sia stato un calo atletico, d’altra parte abbiamo scollinato le 60 partite in stagione, oppure se è venuta a mancare la convinzione di poter fare un impresa. Non so quale sia la componente predominante, osservando la partita però faccio delle considerazioni sparse.
Nei primi venti minuti non si è giocato neanche male in attacco, ma in difesa si è subito di tutto, lasciando tirare da tre punti con spazio parecchie volte gente come Clyburn o Bryant col risultato di prenderne 47. Io che ho visto in vita mia tante partite, dico che il 90% dei coach in questa situazione fa aggiustamenti difensivi, quando non cambia proprio difesa.
Anche solo per rompere il ritmo avversario, anche solo per vedere l’effetto che fa. Messina no, mai. Dritto per la sua strada, proponendo anche quintetti che contro un Efes così in palla era ovvio facessero fatica. Baron e Voigtmann ad esempio, sono giocatori intelligenti ma che se devono rincorrere gli avversari sui blocchi, fare close out o cambi al volo pagano dazio, specie contro saette come Clyburn o Larkin.
Io, cresciuto a pane e Dan Peterson, avrei agito diversamente. Come avrei gestito diversamente il parco italiani in campionato. Se andiamo a vedere i minutaggi medi in LBA scopriamo che tutti praticamente oscillano tra i 15 e i 25 minuti di utilizzo medio, quindi Messina difficilmente spreme qualcuno troppo spesso in campionato.
La mia (e non solo mia) critica, verte sul fatto che in LBA si poteva concedere un minutaggio diverso a Biligha, Alviti, Baldasso (tutti intorno ai 10) ma anche a Tonut o Thomas (intorno ai 18 di media), lasciando a riposo qualche volta in più Melli o altri iper utilizzati. Avrebbe cambiato qualcosa per la classifica in Eurolega? Chi può dirlo, bisognerebbe tornare indietro e riprovare, ma purtroppo non se puede.
Io dico che qualcosina avrebbe potuto cambiare, e se penso che tra un mese partono i playoff…Mi viene paura di finire come due anni fa, con i giocatori chiave spompi sul più bello in finale. Dovesse accadere, sappiamo tutti quale possa essere la conseguenza…
Comunque sia continuo a credere che questo roster sia da corsa per i playoff e che senza infortuni li avrebbe senz’altro raggiunti, ma che per la vittoria e che anche per le Final Four manchi invece qualcosa.
Fisicità ed atletismo diffuso ad esempio, specie tra i lunghi. Davies è un ottimo giocatore ma ha delle caratteristiche peculiari che lo rendono unico per certi versi in positivo ma anche in negativo. Secondo me non può essere il centro “primario” di una squadra che punta a vincere l’Eurolega.
Non può più esserlo Hines per ovvi motivi, non può esserlo Voigtmann perché semplicemente è un 4, e nemmeno Melli. Bisognerà intervenire qua in estate come prima cosa, ed a quanto pare la società si sta già muovendo per questo.
Poi gli esterni. Senza Hall Milano manca di fisicità che anche Shields, questo Shields ancora non al top, non garantisce in toto. Ed a mio modo di vedere la coppia Napier-Pangos non è la soluzione definitiva, anzi.
Vero che nei pochi brani di partita giocati assieme hanno mostrato buone cose ma onestamente per il discorso sulla fisicità uno esclude l’altro, se si vuol puntare alla vittoria finale. Anche qui, si sta cercando Darius Thompson, e sarei molto contento dovessero firmarlo perché con lui, anche in coppia con Napier, si alzerebbe la qualità atletica del reparto.
Certo a quel punto Pangos come terzo play sarebbe un lusso forse troppo grande (ma fino ad un certo punto, perché ripeto che se si mira alla vittoria bisogna avere un roster di qualità e lungo). Vedremo comunque, spazio per parlare di mercato nelle prossime settimane ve ne sarà a iosa ma prima facciamo finire questa estenuante Eurolega…
IL TABELLINO: EFES ISTANBUL – OLIMPIA MILANO 89 – 69
DIAMO I NUMERI
8 – i minuti in campo dell’ex M’baye. Ebbene, per chi se lo ricorda in maglia Olimpia, io credo che abbia messo più aggressività in difesa in un paio di azioni in questa partita, mettendo tantissima pressione contro Melli a centrocampo ad esempio, che in tutta la stagione con i colori biancorossi. Non che non mi faccia dormire questa considerazione ma è quel che ho pensato vedendolo difendere così, quindi l’ho voluto scrivere.
17 – le perse in casa milanese, a fronte di 3 soli recuperi. Con una statistica simile per vincere in trasferta in Eurolega bisogna tirare 20/24 da tre punti…Comunque è un indicatore per delle valutazioni: contro difese aggressive e di livello fisico-atletico top certi giocatori biancorossi tendono a fare scelte sbagliate, prima ancora di eseguirle malamente. E non mi riferisco solo a Cabarrot che sappiamo non essere esattamente Stockton od a Voigtmann, che a volte tira quando deve entrare e viceversa. Ma anche a Napier ad esempio, messo alla berlina difensivamente da Larkin e Micic ma anche offensivamente pure da Gazi…Ecco, con Darius Thompson non sarebbe successo, in my modest opinion.
3 – avere un trio come Larkin-Micic e Clyburn dovrebbe essere illegale. Quando sono connessi e motivati non sono limitabili da nessuno in Europa e difatti l’Efes è bicampione in carica e se pensiamo che 3 anni fa stava dominando quando arrivò il Covid a bloccare tutto….E’ quasi tricampione. C’è quindi da tifare per una esclusione dei turchi dai playoff così da facilitare lo scioglimento del trio…Non dite però che Milano dovrebbe prendere uno dei tre, avete presente quanto guadagnano? Fuori scala per i parametri meneghini.
4 – le triple infilate da Voigtmann, tutte all’inizio però. Bravo Ataman a mettergli poi la museruola ordinando dei close out forti su di lui o delle pre rotazioni di modo da impedire ricezioni statiche dietro l’arco da tre punti. Mi spiego poco i soli 19 minuti dopo il primo tempo che ha fatto e, vista la serata non certo brillante di Melli, io non solo l’avrei lasciato in campo di più ma l’avrei incitato a tirare anche da 11 metri al posto di fare quelle partenze in palleggio senza avere ben chiaro cosa fare che poi hanno portato a tanti errori e forzature. Tira Giovannone, tira…Che poi vale pure 3.
11 – i punti dei tre deputati playmaker, cioè Napier, Baron e Mitrou Long. Poco, pochissimo. Bravi i turchi a non far respirare il portatore di palla non concedendo nulla ma questo dato dev’essere letto attentamente dallo staff. Sia perché in ottica campionato anche la Virtus con Iffe, Pajola e Hackett può mettere tanta pressione fisica sui portatori di palla, sia per il futuro. Come mi pare di aver già scritto, serve un esterno che non soffra questo tipo di pressione
SALA STAMPA
Ettore Messina
“Complimenti a loro, hanno giocato una grande partita e colto una vittoria molto importante. Ci hanno colpito in faccia nei primi cinque minuti e quello che abbiamo fatto è stato giocare una partita patetica.
Non abbiamo mostrato alcun desiderio di competere e questo è l’aspetto peggiore di questa serata. Ci eravamo dati una chance di rimontare in classifica vincendo otto gare su nove e dovevamo avere abbastanza rispetto, per noi stessi e per quello che abbiamo fatto, da giocare una partita diversa da questa
Loro ci hanno sopraffatto con la loro energia e la loro fisicità. Potrebbero aver avuto dei problemi durante l’anno ma quando serve vincere mettono da parte tutte le difficoltà che potrebbero aver avuto e giocano partite come questa, ovvero di grande altruismo e grande energia difensiva. Complimenti a loro, adesso batterli sarà dura per tutti”.
Cristiano Garbin
@garbo75