Belgrado, 21 maggio 2022 – Ergin Ataman l’ha fatto di nuovo. Il suo Anadolu Efes si è proclamato campione della Turkish Airlines Euroleague per il secondo anno consecutivo. La squadra turca ha sconfitto il Real Madrid per 57-58 nella gran finale di Belgrado, al termine di una partita dura, dove ai protagonisti di sempre se ne sono aggiunti altri meno attesi.
La Turchia si impossessa così della scena europea: tralasciando la stagione annullata per Covid, le squadre ottomane (Fenerbahçe ed Efes) sono state presenti nelle ultime sei finali consecutive, vincendo tre titoli. La finale è stata arbitrata da Luigi Lamonica.
Il match
Che la partita sarebbe stata tirata e dal punteggio basso si è capito fin da subito. Dopo quasi due minuti di gioco, infatti, il punteggio era ancora di 0-0. È stato Vasilije Micic a colpire per primo con un 1/2 dalla lunetta. Dopo il 6-6 firmato dallo stesso Micic, un mini break a favore dei blancos con Walter Tavares come protagonista ha dato una spinta agli uomini di Pablo Laso. L’Efes è comunque rientrato in partita, chiudendo il primo quarto sul 15-14 per gli spagnoli.
Micic ha portato i suoi in vantaggio in avvio di secondo parziale, ma ci ha pensato Jeffery Taylor a rimettere le cose a posto per il Real Madrid. Il quarto è proseguito intenso con intercambio di canestri, fino alle due triple di Anthony Randolph, che hanno permesso ai blancos di andare negli spogliatoi avanti 34-29.
Ancora Real Madrid in avvio di ripresa, con Alberto Abalde che ha firmato il +8 dei suoi. Una tripla di Adam Hanga a metà parziale ha fatto toccare il massimo vantaggio con +9, quindi l’Efes ha iniziato la sua laboriosa rimonta, firmata Tibor Pleiss e Vasilije Micic. 40-42 dopo 30 minuti di gioco.
Nell’ultimo e decisivo quarto Micic, Chris Singleton e Pleiss hanno segnato per la squadra di Ergin Ataman, ma Sergio Llull e Vincent Poirier non si sono tirati indietro, firmando il 47-47 con 6 minuti ancora da giocare. Ancora Efes avanti, ma nuovo pareggio spagnolo con tra tripla di Gabriel Deck sul 53-53 con 2 minuti e mezzo sull’elettronico. I sigilli della vittoria definitiva hanno portato ancora la firma di Micic e Pleiss.
L’Efes ha così vinto la sua seconda Eurolega consecutiva, e Vasilje Micic, autore di 23 punti in finale, nonché della giocata decisiva della semifinale, ha fatto suo il titolo di MVP della Final Four per il secondo anno consecutivo. Anche se l’MVP della finale, statistiche alla mano, è stato Tibor Pleiss, grazie a 19 punti, 7 rimbalzi, 2 stoppate e 24 di valutazione. Per il Real Madrid da segnalare la doppia doppia 14 punti e 13 rimbalzi di Walter Tavares.
Ricordiamo che i turchi campioni in carica avevano iniziato la stagione 2021-22 con quattro sconfitte in regular-season, non erano teste di serie ai Playoff, e l’unica squadra in grado di batterli nell’ultimo mese è stata un’incerottatissima Olimpia Milano. Il capitano (non giocatore) Dogus Balbay ha lasciato l’onore all’ex Varese Bryant Dunston di alzare la coppa al cielo.
Real Madrid vs. Anadolu Efes 57-58
Parziali: 15-14, 19-15; 8-11, 15-18.
Progressione: 15-14, 34-29, 42-40, 57-58.
La sala stampa
Pablo Laso ha commentato la bruciante sconfitta cercando comunque di animare la sua squadra.
“Ovviamente sono contrariato. Abbiamo lavorato molto per arrivare a questa partita, credo che abbiamo fatto molto cose bene, ma non siamo riusciti a trovare il ritmo offensivo per romperla. In difesa siamo stati eccellenti, ma siamo stati poco lucidi in attacco. Nello sport, quando si perde, sembra che sia tutto negativo. In mia opinione, non è così. Ho cercato di trasmettere ai ragazzi quello che dobbiamo pensare da domani in poi”.
Raggiante a modo suo Ergin Ataman, il carismatico coach doppiamente campione con l’Efes.
“È stato bellissimo rivincere l’Eurolega questa volta in un palazzetto pieno di tifosi, tutta un’altra cosa rispetto all’anno scorso a porte chiuse. Mi dispiace per il Real Madrid, anche loro hanno disputato una grande partita, ma noi sappiamo come gestire gli ultimi minuti e gli ultimi quarti. Ho in squadra dei giocatori che sanno come giocare in queste situazioni complicate. Nelle finali il gioco offensivo non funziona bene, si è visto, ma ho dei grandi giocatori che sanno come gestire le ultime giocate. Abbiamo difeso molto bene, risolvendo anche il problema con il rimbalzo offensivo che abbiamo avuto per i primi tre quarti”.
Le pagelle
Real Madrid
Walter Tavares 7,5 – È stato il migliore dei suoi, decisivo in avvio di partita, raggiungendo la doppia doppia già all’intervallo.
Sergio Llull 7 – Immarcescibile e sempre l’ultimo ad arrendersi. La sua grinta ha rimesso e mantenuto in partita i suoi fino all’ultimo.
Anthony Randolph 6,5 – Una stagione da comprimario al rientro da un grave infortunio; le due due triple hanno dato vita alla squadra.
Adam Hanga 6,5 – Pedina chiave nel gioco di Pablo Laso, si è impegnato in difesa facendo un lavoro oscuro e limitando come possibile i tiratori dell’Efes.
Vincent Poirier 6 – Importante sotto canestro ed energico, si è lasciato trasportare dai nervi.
Gabriel Deck 6 – È apparso in partita a sprazzi, mettendo a segno una tripla vitale, ma sbagliando altri canestri.
Jeffery Taylor 6 – Impiegato poco, ha risposto presente segnando nell’unica occasione avuta.
Rudy Fernández 5,5 – Non è riuscito a mancare la differenza, la sua esperienza e la sua leadership non si sono fatte vedere in campo.
Alberto Abalde 5 – Impiegato come playmaker per le assenze dei titolari nel ruolo, è stato attento e disciplinato, ma il 0/5 in triple pesa sul risultato e sulla sua prestazione.
Fabien Causeur 5 – Poco preciso in attacco, ha accusato lo sforzo delle semifinali.
Guerschon Yabusele 4,5 – Il migliore delle semifinali è stato il peggiore della finale. Mai in partita, il suo 0/6 dall’arco pesa.
Anadolu Efes
Tibor Pleiss 9 – Il migliore dei suoi nella finale, l’autentica sorpresa. Il centro tedesco si è reso pericoloso in attacco da tutte le distanze, e la sua prestazione nei due lati del campo viene valorizzata considerando che dall’altra parte nel pitturato c’erano Tavares e Poirier.
Vasilije Micic 8,5 – MVP della Final Four e top-scorer della finale. È il miglior giocatore attualmente in Europa, un leader fuori e dentro il campo.
Shane Larkin 7,5 – Solo 1/8 in triple, ma il playmaker americano con passaporto turco ha saputo rendersi pericoloso con penetrazioni micidiali che hanno disorientato la difesa del Real Madrid.
Bryant Dunston 7 – Sette minuti in campo per il veterano giocatore che ha aggiunto una stoppata alla sua collezione personale e ha avuto l’onore di alzare la coppa al cielo.
Chris Singleton 6,5 – Non più giovanissimo e non brillantissimo in attacco, il giocatore ha comunque messo in campo grinta e i suoi rimbalzi sono stati molto utili.
Elijha Bryant 6 – Era stato il top-scorer in semifinale, ma la stanchezza gli ha impedito di essere nuovamente protagonista. In ogni caso è stato il massimo rimbalzista dei suoi, e la guardia americana può vantare il fatto di aver vinto un’Eurolega l’anno dopo dell’anello NBA.
Adrien Moerman 5,5 – A inizio stagione era uno degli uomini importanti della squadra, ora il francese ha un ruolo da comprimario. Mai in partita in attacco, si è fatto comunque sentire in fase di rimbalzo.
James Anderson 4,5 – Pochi minuti in campo per beccarsi un antisportivo per un brutto fallo su Rudy Fernández e reagendo poi alle provocazioni di Poirier.
Rodrigue Beaubois s.v. – Il caraibico, reduce da un’infortunio, non era pronto per tornare in campo. Ha voluto comunque provarci, risultando impreciso e fuori forma.
Laura78