Ennesimo annuncio in casa Olimpia Milano che a 10 giorni dalla vittoria dello scudetto ha scoperto le carte facendo conoscere a tutti i protagonisti, firmati a tempo debito, della stagione ventura. Dopo quello di Stefano Tonut è il turno del miglior play della scorsa stagione in LBA, quel Nazr Mitrou Long che è stato decisivo per la grande stagione di Brescia ed anche per far vincere a Della Valle il trofeo di MVP.
IDENTIKIT
Naz Mitrou-Long, canadese, è nato a Missisauga, in Ontario, Canada, il 3 agosto 1993, 1.90 di statura, cresciuto in Ontario, e ha cominciato a giocare alla St. Martin High School di Missisauga.
Si è messo in luce come uno tra i migliori prospetti canadesi trasferendosi quindi negli Stati Uniti nel 2010 per giocare alla Findlay Prep High School di Las Vegas guidandola ad un record di 28-4.
L’anno seguente ha giocato alla Montrose Christian Academy di Rockville, Maryland. Nel 2012 è passato a giocare ad Iowa State con 131 presenze di cui 83 in quintetto. Nel 2015/16, ha giocato solo otto partite per infortunio e ha ottenuto un ulteriore anno di eleggibilità. Nel 2016/17 ha segnato 15.1 punti per gara con 4.6 rimbalzi.
Per tre anni è stato parte degli Utah Jazz e poi ha trascorso un’altra stagione agli Indiana Pacers, giocando in tutto 20 partite NBA. Lo scorso anno a Brescia, ha giocato 29 partite in Serie A con 16.5 punti per gara, 4.7 assist e 4.5 rimbalzi, con il 36.4% nel tiro da tre. Nel corso dei playoff, è stato il primo realizzatore (24.4) e il primo negli assist (7.2).
La madre di Mitrou-Long è greca, di Sparta, emigrata in Canada, il padre Jersey Long ha origini di Trinidad ed è stato un kickboxer professionista. Ha tre fratelli incluso Elijah Mitrou-Long, giocatore all’università del Texas e poi professionista in Europa.
SCENARI
Il suo arrivo a Milano è un bel balzo in avanti rispetto alla sua situazione di 12 mesi fa. Per anni ai margini delle rotazioni NBA si è dovuto sorbire parecchia gavetta in G League fino alla chiamata di Brescia che gli ha svoltato la carriera.
Adesso, ha la grande opportunità di far vedere il suo valore anche al massimo livello europeo: e c’è curiosità per questo, con il pubblico già spaccato in due tra chi è dubbioso sulla sua adattabilità all’Eurolega e ad un ruolo più defilato e tra chi invece sostiene che il buon Naz non avrà molti problemi a correre, segnare e far segnare anche in giro per l’Europa.
Voi come la pensate?
Chi vi scrive pensa che la verità stia nel mezzo. Indubbiamente l’ex Utah Jazz ha enormi qualità che verranno a galla anche all’Olimpia, in primis quelle atletiche. Sarà uno dei pochi ad averle nel roster milanese e quindi già solo per questo potrebbe ritagliarsi un ruolo importante.
Ma è proprio del ruolo che avrà in seno alla squadra che suscita la mia curiosità; a Brescia faceva e disfava a piacimento, di certo non gli verranno affidate le chiavi della squadra campione d’Italia ma il suo sarà un ruolo che potrà cambiare a seconda della competizione.
In Europa almeno all’inizio credo che verrà usato per cambiare il ritmo alla partita ed ottenere punti ed uno contro uno dalla posizione di play. In Italia invece potrebbe avere più responsabilità di far girare la squadra e di mettere in ritmo i compagni, oltre che maggior minutaggio.
Vedremo insomma, e vedremo anche se come compagno di reparto avrà Jerian Grant o il Chacho (che potrebbe fargli da chioccia). Un particolare non di poco conto.
Garbin Cristiano
@garbo75