Villeurbanne (FRA), 11 ottobre 2024 – Second Round nella Turkish Airlines Euroleague 2024-25 per la Virtus Bologna e 2° KO stagionale questa volta per 87-85 dopo il debutto di sette giorni fa, in casa, vs l’Efes e 2° match che lascia parecchio l’amaro in bocca alle V Nere per come abbiano lasciato terra la vittoria all’Astroballe di Villeurbanne.
Sì perchè prima di tutto, da quando la Virtus Bologna disputa la Euroleague, non si era mai verificata una partenza così negativa come questo 0-2 e maturata a seguito di una partenza da incubo (38-27 al 10′ per l’Asvel), ed un 57-49 registrato al 20′ di gioco per un -8 che tutto sommato suonava a mò di affare dell’anno visto l’andamento del match, con i francesi a canestro anche al 5° tentativo dopo ben 4 rimbalzi offensivi: significativo il 44-27 al 40′ per i francesi nel computo dei rimbalzi totali (21 offensivi!)…
Ma al suono della seconda sirena evidentemente la Virtus Bologna prendeva (meno male…), coscienza negli spogliatoi di essere stata molto, ma molto rivedibile spalle a canestro e, finalmente, iniziava la vera partita dal 3° periodo in poi.
Purtroppo però nei restanti 20′ di gioco, nonostante un deciso miglioramento d’intensità e di decisione nelle fasi di non possesso in particolar modo nel settore dei piccoli, era l’attacco bianconero a non saper rispondere con efficacia alla riscossa dovuta, al punto tale di non riuscire mai a mettere il naso davanti nel punteggio e sprecando anche ghiotte chances piedi a terra e con spazio siderale a disposizione.
E, nel possesso finale, a fallire il canestro del pareggio che avrebbe portato al supplementare la sfida paradossalmente con il suo miglior protagonista, Isaia Cordinier.
Fin quì, in linea di massima, i demeriti della Virtus Bologna. Ma ci sono anche i meriti dell’Asvel che ha letteralmente incantato nella prima fase del match (ottimo Neal Sako, MVP e Nando De Colo, record per lui nel torneo con 4.500 punti segnati), riuscendo spesso ad eseguire i propri giochi come probabilmente preparati da coach Pierric Poupet (assistito da Edoardo Casalone), tirando con percentuali astrofisiche (all’Astroballe..), e senza tutto sommato dover lamentare la pesante assente di Paris Lee in cabina di regia, fattosi male nel riscaldamento.
Riscattata quindi per i francesi la 1ª sconfitta di questa Euroleague 2024-25 subita vs il Maccabi Tel Aviv mentre per la Virtus Bologna il riscatto è rimandato alla settimana prossima, la prima della nuova stagione che vedrà il doppio turno: martedì 15 ottobre all’Unipol Arena di scena la “bestia nera” Zalgiris Kaunas di coach Trinchieri (1-0 in classifica prima di questa sera), e venerdì 18 ottobre ritorno in terra francese (o monegasca), per sfidare l’AS Monaco.
Poco altro da dire se non che, sia in chiave Playoff che per i Play-In, gare come queste e/o come quelle di sette giorni fa vs l’Efes, si dovrebbero portare a casa per mettere fieno in cascina, alzare il morale e perchè ampiamente alla portata di questa Virtus Bologna sebbene sia ancora in rodaggio (ad esempio, a referto finalmente Grazulis ma n.e.), come visto in Supercoppa ed in LBA.
Invece due gare e due sconfitte che bruciano e che speriamo tanto le V Nere riescano a mettersi alle spalle guardando avanti.
Sala Stampa
Luca Banchi
“Una brutta sconfitta. Il modo con cui abbiamo approcciato la gara è stato cruciale, il primo quarto da 39 punti subiti e 7/7 da tre, troppi rimbalzi offensivi concessi. Sono contento però per come abbiamo rimontato e ci abbiamo creduto. Nel secondo tempo e già dal secondo quarto si è vista un’aggressività diversa, un linguaggio del corpo diverso, siamo stati più competitivi. E quando abbiamo giocato il nostro basket è stato più facile trovare buone soluzioni. Rimpianti per il finale, abbiamo sprecato varie occasioni, anche l’ultima azione. Loro sono stati bravi a procurarsi tiri liberi nel finale, noi non li abbiamo avuti. Grandi rimpianti per la gestione del finale. Abbiamo cose su cui lavorare, su come approcciare le partite e sul livello di intensità che dobbiamo mettere in campo.”
LDCL Asvel Villeurbanne – Segafredo Virtus Bologna 87-85
Parziali: 38-27; 19-22; 16-21; 14-15.
Progressione: 38-27; 57-49; 73-70; 87-85.
Le pagelle by Fabrizio Noto
Virtus Bologna
#3 Marco Belinelli 6-: come al solito su di lui viene montata una guardia spietata che, a dispetto dei suoi 38 anni, cerca di eludere muovendosi di continuo, spesso partendo dalla linea di fondo. Tira poco alla fine, paradossalmente sbaglia più da due (1/4), che da tre (1/2), ma la sua presenza in campo al momento è utile per “allarmare” le difese avversarie e, perchè no, provare a farla andare in bonus prima possibile. Ma oggi non è stata certamente la sua gara.
#6 Alessandro Pajola 7+: prova consistente, molto efficace al netto di quella interlocutoria di sette giorni fa malgrado la metta solo da 3 (3/5), ma catturando 4 rimbalzi e servendo 5 assist. Serve però dare continuità a questa prestazione perchè l’Hackett di questo inizio stagione fatica, e non poco, a carburare.
#8 Will Clyburn 6+: è suo il primo canestro del match con un ottimo and one da tre punti che quantomeno rompe l’incantesimo di sette giorni fa, quando all’Unipol Arena sembrava fosse sceso in campo il gemello sfigato (9 p.ti oggi). Ma non è ancora il Clyburn che ha fatto stropicciare gli occhi al mondo intero perchè buca una tripla con metri di spazio, la tripla che avrebbe portato avanti nel punteggio la Virtus a poco dal termine e comunque appena uscito dalla pamca, il tutto con un atteggiamento che onestamente non ha proprio attirato su di sè sorrisi a go-go. What’s goin’ on?
#21 Tornike Shengelia 6+: Toko è sempre un combattente, non si arrende e non molla mai ma a volte si ha la sensazione, netta, che esageri nel voler sempre cercare il canestro a tutti i costi e le difese avversarie ormai si adeguano portandolo, almeno in questa fase, a dei deragliamenti che non gli apparterrebbero. In difesa, poi…Beh, non proprio la sua miglior prestazione ma non solo per lui.
#23 Daniel Hackett 4: in evidente difficoltà, qualcosa non funziona in Dany Boy perchè calpesta il legno dell’Astroballe per poco più di 5′ per poi non rientrare più, poca consistenza in difesa lui che si fa travolgere da l’Harrison di turno…Secondo voci starebbe pensando di uscire di scena dal mondo Virtus Bologna? Bahhh, ma se ci sei, batti un colpo!
#24 Andrej Grazulis n.e.
#30 Matt Morgan 6+: surroga in regia l’assenza (diciamo), di Hackett e non fa proprio male male ma nemmeno bene bene, non sembra quel tipo di giocatore che possa alzare il livello del suo gioco grazie al fosforo bensì più all’istinto ferino, di vero e proprio rapace d’area. Peccato per la sua tripla, come Clayburn, non concretizzata con metri di spazio e che avrebbe garantito nel finale forse un percorso diverso al match.
#33 Achille Polonara 6-: un pò a mal partito vs la difesa dell’Asvel cerca di farsi rispettare ma alla fine non ci riesce più di tanto, prova incolore anche per lui in attesa di tempi migliori.
#35 Mouhamet Rassoui Diouf 7,5: altra gara convincente per questo ragazzo che sicuramente sarà sgraziato, sicuramente avrà mani poco sensibili ma che mette in campo quella cazzimma che fa dimenticare questi suoi (momentanei), limiti di forma. La netta percezione è che sia consapevole di giocarsi una chance importante e che sia centrato sull’obiettivo, eppoi che bello vedere un giocatore di formazione italiana battersi vs le squadre avversarie e facendosi valere!
#41 Ante Zizic 3: se Diouf è il lato positivo di questo scorcio d’inizio stagione per le V Nere, Zizic ne rappresenta il risvolto più desolante. Contro l’Efes non male, per niente; oggi male, parecchio perchè viene brutalizzato a rimbalzo (0 per lui), dove almeno qualcosa dovrebbe pur valere. Invece…
#59 Rajon Tucker n.e.
#00 Isaia Cordinier 8: assolutamente il miglior Cordinier in stagione, sulla scia di quello che aveva incantato e fatto stropicciare gli occhi durante Parigi 2024 e che chiude con 23 p.ti, 5 rimbalzi e 4 assist più un 26 di valutazione totale. Forse nell’ultima azione, quella del potenziale pareggio, insiste troppo nel voler cercare a tutti i costi il canestro del supplementare ma se non ci fosse stato lui, sicuramente l’Asvel avrebbe vinto molto prima la gara.