Ragusa, 08/05/2024 – Dopo il successo interno nel primo atto della serie, il Famila Wuber Schio espugna di misura il PalaMinardi e raggiunge in finale l’Umana Reyer Venezia, che ha avuto ragione de La Molisana Magnolia Campobasso.
Nella classica partita vietata ai deboli di cuore, le venete si confermano imbattibili per una Passalacqua Ragusa che ha accarezzato il sogno di portare la serie a gara 3 o, quantomeno, questa sfida all’overtime.
Se la squadra di coach Georgios Dikaioulakos ha rinunciato a Dorka Juhasz, inserendo come quarta straniera la giovane Ajsa Sivka, le padrone di casa hanno dovuto fare a meno dell’infortunata Laura Juskaite.
Le biancoverdi, con un quintetto evidentemente più basso ma più rapido, hanno mostrato fin da subito le proprie intenzioni bellicose, volando subito sul 7-0 e trovando con una certa facilità la via del canestro, anche dal perimetro, per tutto il primo tempo (dopo i 51 punti di gara 1, la squadra di coach Lino Lardo è riuscita a realizzare ben 42 punti in soli 20 minuti).
L’assenza della giocatrice lituana, che sarebbe stata schierabile sia da ala piccola che da ala grande, alla lunga si è fatta sentire e la situazione falli era da monitorare con grande attenzione, specie nel reparto lunghe (anche se i problemi principali li ha avuti una piccola come Ilaria Milazzo, unica ad aver toccato la quota massima di 5).
Non è un caso che la Passalacqua Ragusa per i primi tre periodi non sia mai stata sotto nel punteggio.
Negli ultimi 10 minuti si è eretta a protagonista Julia Reisingerova, che era un po’ mancata fino a quel momento.
Gli ultimi 30 secondi di gara fanno storia a sé. Il tiro da 2 punti di Giorgia Sottana ha messo un possesso pieno di scarto tra le due squadre e non è bastato il rimbalzo offensivo con canestro da sotto di Silvia Pastrello, dopo l’errore dal perimetro di Jasmine Thomas, per pareggiare i conti. Il fatto di dovere spendere ancora un fallo prima di esaurire il bonus ha fatto perdere un po’ troppo tempo alle iblee che, nonostante lo 0/2 dalla lunetta di Giorgia Sottana (il secondo errore, quasi certamente, volontario), non sono riuscite in un paio di secondi ad avvicinarsi al canestro avversario.
La squadra di coach Lino Lardo ha chiuso in bellezza una stagione (la vittoria, che è stata ad un passo, sarebbe stata la “ciliegina sulla torta” e il giusto congedo dal pubblico amico) che era iniziata con tre sconfitte di fila in regular season.
IL TABELLINO: Passalacqua Ragusa – Famila Wuber Schio 67–68
LE PAGELLE
THOMAS Jasmine 6: ha alternato, come sempre, buonissime cose, come qualche tiro dalla media ed il 7/7 lunetta, ad altre meno buone, come le 5 palle perse (è vero che ha giocato molto spesso da guardia, ma per una playmaker sono un po’ troppe).
MILAZZO Ilaria 6,5: in difesa è stata un vero mastino, anche se un po’ troppo fallosa (e questo pesa, e ne è forse la conseguenza, quando si hanno le giocatrici contate). In attacco ha fatto il suo, anche in fase di rifinitura.
JAKUBCOVA Ivana 8: è cresciuta in modo esponenziale nell’ultimo mese e mezzo. Nel primo tempo ha infilato 3 triple, la specialità della casa (strano per una giocatrice della sua statura). Nel complesso, ottimi i 9 rimbalzi, le 2 stoppate date ed i 4 assist.
PASTRELLO Silvia 6,5: ha lottato fino alla fine da par suo, anche se qualche palla recuperata è stata vanificata immediatamente.
CHIDOM Oderah 4,5: i 12 punti messi a segno perdono valore a causa di parecchi errori sanguinosi da sotto (5/18 da 2). Le sue medie stagionali lasciavano presagire a qualcosa di meglio.
SPREAFICO Laura 8,5: con 19 punti (di cui 12 nell’ultimo periodo) è stata la miglior realizzatrice dell’incontro. Dal perimetro è stata spesso una sentenza. Dopo il rientro in gara 1, ieri ha mostrato quello di cui è capace.
MICCOLI Maria 6: la resa non sarebbe sufficiente, probabilmente, ma il “lavoro sporco” non trova compimento nelle statistiche. Lei ha portato il raddoppio nel momento giusto, ha sporcato dei palloni o si è buttata su altri. Non le si può rimproverare niente.
DI FINE Josephine s.v.
NIKOLIC Matea s.v.
VERONA Costanza 6,5: ha dato un buonissimo apporto, anche a livello offensivo, alla sua squadra.
GUIRANTES Arella 7,5: ha messo a segno, quasi con nonchalance, 12 punti. È stata utilissima, al netto di qualche palla persa e di qualche stoppata di troppo subìta, in fase di rimbalzo ed in quella di rifinitura.
PARKS Robyn 5,5: ha fatto il compitino in attacco, e non è da lei.
KEYS Jasmine 7: ha disputato la solita partita di sostanza. Si è fatta apprezzare non solo sotto le plance, ma anche nel tiro dal perimetro.
REISINGEROVA Julia 7,5: ha tenuto il meglio del suo repertorio per l’ultimo periodo, quello “del bisogno”. Senza Dorka Juhasz, era lei la giocatrice che doveva dare maggiore profondità alla squadra e, proprio negli ultimi 10 minuti, ci è riuscita.
BESTAGNO Martina 6: ha fatto un po’ copia e incolla rispetto a gara 1, lottando e dando comunque respiro alle compagne. Il +1 alla voce plus/minus conferma che lei in campo nella squadra campione in carica può starci.
SOTTANA Giorgia 7,5: non ha giocato in modo clamoroso, come in gara 1. Qualche ingenuità l’ha commessa come, a fine primo periodo, i 3 liberi concessi a Jasmine Thomas. Detto ciò, lo 0/2 dalla lunetta finale è stato ininfluente (il secondo errore è stato benefico e, probabilmente, cercato), ma il tiro dalla media del +3, nell’azione offensiva precedente, è stato pesantissimo. È stato suo, +8, il miglior plus/minus di serata.
SIVKA Ajsa 6: ha preso il posto, di fatto, di Dorka Juhasz. È una classe 2005 e i 3 punti messi a segno ben vengano.
CRIPPA Martina 6: al di là della resa, va premiata la grande abnegazione, che mette sempre in campo, in fase di non possesso.
LE VOCI DAL CAMPO (dalla pagina YT di Cristiano Garbin):
Salvatore Lo Magno
edito da Fabiola Jenco