IL COMMENTO
Venezia sbanca La Molisana Arena e torna in finale scudetto dopo due anni, ma la squadra di Mazzon deve sudare le proverbiali sette camicie davanti ad una Magnolia Campobasso che non molla mai: non l’ha fatto in nessuna gara mai nella stagione e non lo fa nemmeno in questa gara 2 di semifinale, riaprendo i giochi in un finale di partita assolutamente pazzesco, quando coach Sabatelli aveva deciso di mettere in campo le giovani dell’under 19 ritenendo chiusa la questione.
La Magnolia esce a testa altissima da questa stagione meravigliosa. Il quarto posto in regular season, la semifinale scudetto, anche la piccola delusione della mancata qualificazione alle final four di Coppa Italia sono stati traguardi importanti per una società che ha ancora tanta voglia di crescere ulteriormente. Traguardi i cui ingredienti sono stati la caparbietà di chi non si dà mai per vinto e la voglia di regalare a questo pubblico meraviglioso tantissime folli emozioni.
Ma veniamo alla partita: un match clamoroso quello andato in scena in un palazzetto sold out, in cui Venezia, dopo che è stata in vantaggio in doppia cifra per lungo tempo, si è fatta rimontare dalla Magnolia. Sono diversi i motivi della vittoria per le lagunari: la panchina lunga, l’esperienza, ma anche i troppi errori da sotto della Magnolia nella prima metà di gara, oltre alla penuria di canestri da fuori: nei primi due quarti la Magnolia mette solo una tripla sulle cinque tentate, mentre Venezia ne mette quattro su undici vanificando il totale dominio sotto i tabelloni di una Pallas Kunaiyi di cui spesso e volentieri Shepard prende solo la targa e che mette a segno ben 15 punti in metà gara, sfiorando la doppia doppia già all’intervallo, con 8 rimbalzi.
E così si ribalta la situazione tattica: ora è Venezia che raddoppia e triplica la nigeriana quando riceve palla sotto, riuscendo inizialmente a limitare l’attacco de La Molisana e prendendo quei 15 punti di vantaggio che sembrano chiudere definitivamente la questione… finché la Magnolia comincia ad eseguire i giochi con velocità e precisione, a recuperare palloni con il “risveglio” di Blanca Quinonez, che “scippa” due volte consecutive una Shepard con la testa fuori da questa partita, a tenere la saracinesca ben abbassata in difesa. Risultato: rimonta fino a -5 e tavola apparecchiata per quello che sarà un quarto periodo pazzesco, con un finale ancora più pazzesco.
La differenza per la Reyer la fa Kuier, l’unica a non farsi condizionare né dal tifo incessante del pubblico campobassano né dalla difesa della squadra di Mimmo Sabatelli: la finlandese va per la sua strada, intimidisce in difesa e mette quelli che ancora una volta sembrano i tiri decisivi per la vittoria della sua squadra, tanto che il coach campobassano chiama l’ultimo time out a sua disposizione a meno di un minuto dal termine per mandare in campo le sua under, avendo deciso di riconoscere la sconfitta.
Tutti all’arena si preparano alla standing ovation finale per la Magnolia, tutti – compresi giocatrici e staff veneziano – sono pronti a giocare quegli ultimi secondi solo per aspettare la fine della partita… ma in campo c’è Blanca Quinonez. La giocatrice ecuadoregna viene servita in transizione e mette la tripla del -4, poi recupera la palla sulla rimessa “distratta” di Venezia e spara immediatamente un’altra tripla: Magnolia a -1 a sedici secondi dalla fine: incredibile ma vero.
Berkani è glaciale mettendo due tiri liberi sul fallo tattico delle campobassane, con le titolari rimesse precipitosamente in campo da Sabatelli: è Venezia a fare fallo per evitare la tripla del pareggio, ma incredibilmente gli arbitri ingoiano il fischietto, Berkani recupera palla e ancor più incredibilmente – invece di aspettare che venga commesso fallo su di lei – tira da tre punti in maniera sbilenca riconsegnando la palla alla Magnolia, che ha la sua brava possibilità di mandare la gara all’overtime con Morrison che però sbaglia il tiro da tre sulla sirena davanti al close out della solita Kuier. La Reyer è in finale.
Reyer che è consapevole – come dice coach Mazzon in conferenza stampa – che per vincere contro Schio non si possano perdere ben 22 palloni come in questa gara 2, ma anche che se gioca con calma e con pazienza, e soprattutto con una Kuier decisamente al top in questo momento della stagione, allora può farcela a conquistare il titolo.
IL TABELLINO: Magnolia Campobasso 63 – 66 Reyer Venezia
LE PAGELLE
KUNAIYI Pallas 7,5: Nel primo tempo è lei a tenere a galla la squadra con una doppia doppia sfiorata, nel secondo pecca un po’ sugli scarichi nel momento in cui viene raddoppiata o addirittura triplicata dalla difesa della Reyer. Dimostra ancora una volta di essere una delle pivot più forti del campionato.
KACERIK Martina 6,5: Ottima in difesa come sempre, possiamo sottolineare la sua tripla arrivata in un momento di difficoltà. Tira con percentuali altissime dall’arco, ma tira molto poco. Strano, ma vero.
TRIMBOLI Stefania 5,5: Stecca in attacco proprio una delle partite più importanti dell’anno, non riuscendo a trovare buone soluzioni come fa sempre. Percentuali basse ed in generale poca fluidità. Si ritrova spesso a marcare le lunghe di Venezia sui cambi difensivi, non se la cava male.
QUINONEZ Blanca 8,5: 17 punti, come la sua età. Nella prima metà di gara gioca da essere umano… nella seconda tira fuori “l’aliena” che c’è in lei, autrice di due recuperi fotocopia ai danni di una stranita Shepard e soprattutto del 6-0 in stile Tracy McGrady in quattro secondi effettivi di gioco che riapre la partita a 12 secondi dalla fine. Quando decide di giocare sul serio, non ce n’è per nessuno.
DEDIC Nina 6,5: Prende tanti tiri, inizialmente manca il suo classico canestro dalla media distanza, che ritrova nel momento più importante, quello della rimonta da -15. Si sacrifica in difesa su Kuier, tanta sostanza e grinta soprattutto nel segnare l’unica tripla nel primo tempo per la Magnolia.
MORRISON Que 6,5: Difesa magistrale come al solito, questa volta non mette punti su azione, ma prende ben 8 rimbalzi, dato notevole per una giocatrice della sua corporatura. Nulla da dire sulla tripla sbagliata all’ultimo secondo che avrebbe mandato la partita all’overtime, contro i tentacoli di Kuier l’avrebbero messa in pochissime.
MISTINOVA Miroslava 5: Non sa dare l’apporto necessario alla squadra con i suoi soliti tiri in sospensione, rivedibile in difesa. Unico squillo una tripla nei momenti decisivi della rimonta campobassana. Un finale di stagione un po ‘ “inglorioso” per una giocatrice che nel girone di andata aveva fatto pensare di poter essere in grado di sostituire Robyn Parks nel roster di Mimmo Sabatelli.
Moffa, Narviciute, Giacchetti, Trozzola, Vitali: SV
BERKANI Lisa 5,5: Non ripete gara1, nella quale è stata decisamente devastante. Soffre la difesa di Morrison e soprattutto commette la sciocchezza di tirare da tre a due secondi e mezzo dalla fine sul +3 per la sua squadra. Si prende il mezzo voto in più per la freddezza dimostrata dalla lunetta nel finale concitato.
VILLA Matilde 5: Tutte le volte che l’abbiamo vista contro la Magnolia non ha mai espresso appieno il suo grandissimo potenziale. Merito sicuramente della difesa molisana, ma per fare l’ultimo salto di qualità deve assolutamente mettere su un tiro da tre accettabile.
NICOLODI Giuditta 5,5: Sacrificata (è il caso di dirlo) in marcatura su Blanca Quinonez, non ha la velocità di piedi e la reattività di gambe per stare con l’ex compagna, che infatti l’attacca sistematicamente prendendo quasi sempre vantaggio. Fa quello che può, ma il compito era davvero ingrato.
PAN Francesca 4,5: Manca quasi completamente il suo contributo in questa gara 2, con un inusuale 1/8 dal campo partendo in quintetto. 4 falli commessi, e poco meno di 20 minuti di gioco. Per la finale scudetto occorre tutta un’altra capitana oro-granata.
HELD Alexa 6: Prestazione sufficiente, anche se pure lei non brilla come in gara 1. Esegue il compito affidatole da coach Mazzon in maniera ordinata e senza grosse sbavature.
FASSINA Martina 7: Sempre con la testa nel match, sbaglia qualcosa di troppo dall’arco dei tre punti, ma contro la difesa della Magnolia non è facile per nessuno mantenere le medie della stagione. Una delle migliori, comunque, per coach Mazzon.
SHEPARD Jessica 5: Non sappiamo cosa le sia successo quest’anno. Nella scorsa stagione era del tutto dominante, in questa commette errori anche banali. sbaglia canestri da mezzo metro, resta alta sulle gambe su una penetrazione di Kunaiyi, perde palloni “sanguinosi” per la sua squadra, si fa buggerare due volte in venti secondi da Quinonez dando il la alla rimonta campobassana. La sua possenza fisica e i suoi centimetri le consentono nella seconda metà di gara di chiudere bene l’avversaria nigeriana sotto i tabelloni, unica nota positiva di una partita per il resto da dimenticare.
KUIER Awak 8,5: Meriterebbe un monumento perché se Venezia riesce a portare a casa questa gara 2 il merito è in gran parte suo. Testa sempre dentro la partita, intimidazione in difesa, triple decisive in attacco e, infine, il close out su Morrison che non consente all’americana della Magnolia di mandare la gara a ll’overtime. Prestazione ai limiti della perfezione.
Logoh, Gorini, Meldere, Santucci: N.E.
LE PAROLE DEI PROTAGONISTI
Si ringrazia Maurizio Silla per materiale fotografico.
Dario Salvatorelli
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