IL COMMENTO
Davanti ad un pubblico numerosissimo e calorosissimo va in scena il big-match di giornata fra La Molisana Campobasso e Famila Wuber Schio dell’ex Robyn Parks, accolta dai suoi vecchi tifosi con grandi applausi e l’ovazione al momento dell’annuncio del suo nome da parte dello speaker dell’arena di Selvapiana.
Reduce da sette vittorie consecutive, l’ultima delle quali sul difficile campo dell’Oxygen Roma, la squadra di Mimmo sabatelli affronta una Schio impegnata sul doppio fronte Eurolega-campionato, che torna in campo tre giorni dopo il bel successo su Saragozza nella massima competizione europea per club.
La partita nel primo quarto mostra subito quello che sarà il suo volto fino alla fine: regna l’equilibrio, con le due difese che hanno la meglio sugli attacchi avversari. Il risultato sono le palle perse dall’una e dall’altra parte, si lotta su ogni pallone, con Kunaiyi monumentale nei primi minuti. Campobasso non teme la più attrezzata avversaria, gioca duro e tiene botta molto bene: il primo quarto si chiude sul 14-14.
L’andamento del secondo quarto è molto particolare, con quattro parziali di 6-0, alternativamente dall’una e dall’altra parte che tengono il match in perfetto equilibrio. Costanza Verona guida benissimo le sue compagne partendo dalla panchina, coach Sabatelli comanda la box and one su Robyn Parks, con Martina Kacerik faccia a faccia con l’ex compagna, Blanca Quinonez trova tante soluzione in attacco, comprese un paio dall’arco dei 6.75. Si va all’intervallo con Schio davanti di un punto, 31-32.
Si rientra in campo e la Magnolia trova linfa dai punti di Mistinova, mentre Guirantes si fa fischiare un tecnico per aver mandato a quel paese uno degli arbitri e poi va addirittura negli spogliatoi dopo che il suo coach la cambia con Martina Crippa. Un guaio per Campobasso è il terzo fallo di Kunaiyi, che sta dominando a rimbalzo ma non può difendere a dovere contro Reisingerova, cercata con costanza dalle compagne proprio per sfruttare questo tipo di vantaggio sotto le plance.
Un fattore per la Magnolia, però, sono I rimbalzi offensivi, che permettono alle campobassane di andare a +5 prima e a +4 subito dopo sul 43-39. Da lì, tuttavia, sono le venete a prendere in mano decisamente la situazione, permettendo alle molisane di segnare soltanto altri due punti fino alla fine del terzo periodo, che si chiude con il Famila davanti 45-51.
Il quarto periodo si apre con l’Infortunio a Guirantes, che subisce una botta ad un ginocchio che la manda in panchina e con una tripla con fallo di Mistinova, con la giocatrice slovascca che però non completa il gioco da quattro punti. Schio continua a martellare la palla sotto e Kunaiyi commette il quarto ed il quinto fallo: sembra fatta per le campionesse d’Italia, ma contro la Magnolia di quest’anno nessuna squadra – nemmeno Schio – può considerare finita una partita: le ragazze di Sabatelli sono a -7 ma difendono in maniera enciclopedica e Schio non riesce più a segnare.
Fioccano le palle recuperate per il team di Sabatelli, che però non sempre concretizza le opportunità in attacco. Sembra finita quando Trimboli fa 0/2 dalla lunetta, ma il rimbalzo in attacco di Dedic – l’ennesimo di serata per la Magnolia – permette allo stesso capitano di dare una delle sue zampate con la tripla del -1. Il finale punto a punto vede Robyn Parks fare 1/2 dalla lunetta e Campobasso avere fra le mani la palla dell’overtime o addirittura della vittoria. Lo schema è per una penetrazione di Blanca Quinonez, cui però la palla sfugge dalle mani. Possesso Schio, fallo immediato su Sottana e 2/2 dalla lunetta che chiude la partita.
I due punti vanno alla squadra ospite, ma grandi applausi per una Campobasso che per l’ennesima volta in questa stagione è rimasta in partita fino all’ultimo secondo contro una delle corazzate di questo campionato. Prossimi impegni: Ragusa per la Magnolia, Valencia in Eurolega per Schio.
IL TABELLINO: Magnolia Campobasso 57 – 61 Famila Schio
LE PAGELLE
KUNAIYI Pallas 6,5: Dominante a rimbalzo contro il pacchetto lunghe “da paura” della squadra avversaria, ha le sue brave difficoltà in attacco. Un peccato l’uscita per cinque falli, almeno uno dei quali del tutto evitabile.
KACERIK Martina 6,5: Ancora impeccabile in difesa, anche e soprattutto quando coach Sabatelli la mette faccia a faccia con l’ex compagna Robyn Parks nella box and one, Buone giocate in attacco, ma “passa” qualche tiro di troppo.
TRIMBOLI Stefania 7: Sorvegliata speciale dalla difesa scledense, comincia piano ma acquista sempre più sicurezza nella partita, fino a mettere l’incredibile tripla del -1 dopo aver fatto 0/2 dalla lunetta.
QUINONEZ Blanca 6,5: Nel primo tempo ricorda molto da vicino la giocatrice devastante della prima parte del girone di andata: canestri importanti e giocate che mettono in grossa difficoltà le avversarie. Poi, col proseguire del match, il suo rendimento si normalizza. Peccato per la palla persa nell’ultimo attacco campobassano.
DEDIC Nina 6,5: Dà una grossa mano a Kunaiyi sotto i tabelloni, ma è visibilmente ancora alle prese col piccolo problema fisico che la tormenta da qualche tempo.
MORRISON Que 6,5: Si è presa tanti tiri in momenti importanti del match che però non sono andati a segno: come sempre ottima in difesa, anche questa sera un fattore da questo punto di vista, Buona anche il penetrazione a difesa schierata e in transizione, manca però nel tiro da fuori.
MISTINOVA Miroslava 6: Comincia col freno a mano tiurato, rientra in campo nel terzo quarto con un altro atteggiamento e i suoi punti portano davanti la Magnolia. Sfortunata in un paio di conclusioni – anche dall’arco dei tre punti – che la beffano facendo in and out.
Del Sole, Narviciute, Srot, Trozzola, Bocchetti: SV
JUHASZ Dorka 6: Prestazione “solo” sufficiente per l’ungherese di Schio, che si fa sentire a rimbalzo ma non “affonda” i suoi colpi in attacco pur avendo un notevole vantaggio di centimetri sulle avversarie dirette.
BESTAGNO Martina 6: Minuti di qualità nella rotazione delle lunghe di coach Dikaiulakos, ha contribuito a tenere alta l’intensità del pacchetto lunghe scledense che alla lunga è risultato decisivo.
SOTTANA Giorgia 7,5: Parte in quintetto e gioca da par suo, il suo coach la tiene in campo nei momenti decisivi del match e lei risponde mettendo dentro i due tiri liberi della staffa. Dopo aver ceciso la gara di andata fa altrettanto con quella di ritorno.
VERONA Costanza 7: Tiene in piedi la sua squadra in uscita dalla panchina nel secondo quarto con triple e giocate da vero play della nazionale in attacco e in difesa. Nel secondo tempo il suo fatturato in termini di punti calal leggermente, nel complesso una gran bella prova, che riscatta qualche prestazione un po’ sotto tono in questa stagione.
GUIRANTES Arella 4,5: Gioca la sua peggior partita da quando fa parte del roster del Famila, male al tiro (0/4 da due, 1/4 da tre) e tanto nervosismo (fallo tecnico sanzionato a 6 minuti dal termine del terzo periodo per una plateale protesta verso uno degli arbitri). Ha lasciato il campo per infortunio dopo una partita in gran parte anonima.
CRIPPA Martina 7: Esperienza pura, la sua difesa è veramente un fattore del match. E i suoi cinque punti… anche, perché arrivano in momenti delicati per la sua squadra. “Professoressa” della difesa.
PARKS Robyn 7,5: Davanti al suo ex pubblico non delude l’aspettativa: 16 punti che fanno davvero male alla Magnolia, peraltro realizzati in ogni modo: catch and shoot, arresto e tiro dalla media, penetrazione, uno contro uno. E’ stato sicuramente un piacere rivederla per i tifosi campobassani. L’MVP della partita.
KEYS Jasmine 6,5: Prestazione di alto livello in difesa, anche su giocatrici più piccole, patisce un po’ in attacco, dove però riesce a trovare buoni passaggi per le compagne.
PENNA Elisa SV
REISINGEROVA Julia 6: Quando Kunaiyi è gravata di falli, ha vita facile sotto canestro, costantemente cercata dalle compagne per sfruttare quello che in quel momento era il punto debole delle Campobassane. Riesce a restare fuori da problemi di falli e fa valere la sua stazza superiore a qualsiasi avversaria diretta.
LE PAROLE DEI PROTAGONISTI
Si ringrazia Maurizio Silla per materiale fotografico.
Dario Salvatorelli
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