Ludwigsburg, 07 novembre 2023 – Gara fondamentale, non solamente per il proprio cammino in Basketball Champions League, ma per l’intera stagione della Dinamo Sassari, che torna finalmente a brillare e a vincere. A farne le spese i tedeschi del Ludwigsburg, costretti quasi sempre ad inseguire e stoppati definitivamente da un Stephane Gombauld sontuoso.
Coach Piero Bucchi si attendeva una prova di carattere e la risposta è stata forte è chiara: questo Banco di Sardegna è ancora vivo.
Una squadra, quella sarda, che porta due punti a casa, riaprendo il discorso qualificazione e rinvigorendo il morale di un gruppo che, dopo i tonfi contro Derthona e Varese, questa sera ha lottato con le unghie e con i denti per non uscire sconfitto per l’ottava volta in due mesi.
Vittoria nata dalla difesa, grosso punto debole in questo avvio stagionale, tornata ad essere aggressiva e soprattutto dominando a rimbalzo, con un 29-43 che fotografa nitidamente la supremazia sotto le plance dei biancoblu. Il tutto condito da percentuali finalmente da Dinamo, come il 58% da due e soprattutto il 40% da oltre l’arco, un 8/20 dai 6 e 75 che ha permesso di tenere a distanza il rientro dei padroni di casa, oltre al 100% (17/17) a gioco fermo dalla linea della carità che è sempre un bell’andare.
Eroe di serata quel Stephane Gombauld diventato ormai imprescindibile dopo l’infortunio di Diop e cresciuto in maniera esponenziale. Dominatore di una serata in cui ha fatto il bello e il cattivo tempo, 18 punti, con il 76% al tiro, 9 rimbalzi e 30 di valutazione, ma soprattutto 5 stoppate tonanti che sono state un chiaro segnale, “stasera non si passa!”.
Oltre all’MVP francese sono stati tanti i segnali incoraggianti dopo settimane costellate da mille problemi, come Alfonzo McKinnie, autentico tuttofare nella partita suggellando una doppia doppia da 13 punti e 12 rimbalzi. Bene anche il redivivo Breein Tyree (14 punti) e Stanley Whittaker, 11 punti conditi da 4 assist e da una prestazione fortemente incoraggiante dopo il suo ottobre da incubo.
Una gara iniziata subito in salita per sardi con qualche difficoltà, un ispirato Lewis (11 punti) con due bombe firmava il primissimo break di 7-0. Gombauld inizia il suo show sotto le plance, tenendo a galla i suoi, ma il Ludwigsburg da fuori è praticamente perfetto con un Jayvon Graves (22 punti), spina nel fianco per la difesa di Bucchi.
Ci pensa Kaspar Treier (11 punti), nuovamente connesso dopo settimane in cui il segnale era assente, sfruttando il bonus già raggiunto dai tedeschi e mettere a referto punti gratis dalla lunetta. Cappelletti (7 punti) firma un gioco da tre punti che vuol dire primo sorpasso ospite, prima dei liberi del grande veterano Yorman Polas (15 punti) che chiudono la prima frazione sul 24-23.
La Dinamo, fino a quel momento 0/3 dalla lunga distanza, toglie il tappo dal canestro proprio con Treier che dà il via al break di 10-0 dei sardi. I padroni di casa reagiscono, ma Tyree decide di iscriversi alla gara con 5 punti che riportano Sassari sul +8.
Il Banco, però, non riesce ad allungare il divario fino alla doppia cifra, nonostante il grande impatto difensivo degli uomini di Bucchi. Il primo tempo si chiude sul 38-45, con la Dinamo che concede appena 14 punti in un periodo ai tedeschi: un evento da sottolineare dopo le ultime partite!
Nella ripresa McKinnie regala il primo vantaggio in doppia cifra con la sua prima tripla dell’incontro, +10 ospite. Ma il Ludwigsburg ha una fiammata e grazie all’ispiratissimo Graves risale fino al -2.
La Dinamo però resiste e si aggrappa al suo totem Gombauld, che per quasi 5 minuti è l’unico a mettere punti a referto, tenendo i biancoblu sempre avanti nel punteggio. Il sortilegio si spezza grazie alla seconda bomba di McKinnie, firmando il nuovo allungo sul +7.
Tyree è ormai libero d’inventare e gli ospiti tornano sul +10, prima del canestro del solito Graves che sigilla il punteggio sul 59-68.
Il Banco sente l’odore del sangue e prima con McKinnie, ormai un fattore anche in attacco, e poi Tyree tocca il massimo vantaggio sul +14.
Coach King chiama timeout per scuotere i suoi, ottenendo il risultato voluto, con due triple in un amen del trentottenne Polas, 65-73 con ancora 8 minuti sul cronometro. Questa volta è la batteria di italiani a battere un colpo, con Gentile e Cappelletti autori dell’ennesimo break che riporta Sassari sul +10.
Il Ludwigsburg, però, è duro a morire e con un parziale di 9-2, torna ad un solo possesso a 3′ dalla sirena. Qui in molti casi la Dinamo si sarebbe sciolta come neve a sole, ma non è questo il giorno.
La coppia più contestata delle ultime settimane Whittaker-Tyree firma un 5-0 che riporta il Banco sul +8, a distanza di sicurezza. Il Ludwigsburg è costretto ad alzare bandiera bianca e con il punteggio finale di 79-89 i biancoblu possono tornare ad assaporare il gusto della vittoria, festeggiando con i tanti emigrati sardi arrivati in massa nell’impianto tedesco, addobbandolo a festa con tantissime bandiere dei quattro mori.
Dopo la beffa al PalaSerradimigni contro l’AEK Atene della seconda giornata, cedendo solamente nel finale dopo aver condotto per 39 minuti, la Dinamo si sblocca anche in BCL, riaprendo il discorso qualificazione con una vittoria esterna vitale.
Ora si ritorna a Sassari e l’impegno di domenica prossima sarà la prova del nove per testare i miglioramenti registrati questa sera, contro una delle squadre più in forma di tutta la LBA: la capolista Trento di coach Paolo Galbiati.
In caso di vittoria si tornerebbe a lavorare con maggiore entusiasmo, con la classifica che tornerebbe a muoversi e farebbe un po’ meno paura. Da stabilire poi l’impatto che avrà il nuovo arrivato Taylor Smith e le scelte che compirà coach Bucchi nel ruotare i sette stranieri.
La strada è ancora lunghissima, ma si vede un primo, timido, barlume in fondo al lunghissimo tunnel in cui la Dinamo si è infilata.
MHP Riesen Ludwigsburg – Dinamo Banco di Sardegna Sassari 79-89
Parziali: 24-23; 14-22; 21-23; 20-21.
Progressione: 24-23; 38-45; 59-68; 79-89.
Sala Stampa
Alfonzo McKinnie, Piero Bucchi, Elijah Childs e Joshua King
Alfonzo McKinnie:
Onestamente sono contento della vittoria di oggi, siamo passati attraverso giorni difficili ed era importante restare uniti e provare a fare una buona partita qui. Sono orgoglioso dei miei compagni di squadra, lavoriamo giorno per giorno insieme cercando di migliorare sempre di più. Sono molto contento della vittoria di stasera e spero sia la giusta iniezione di fiducia per affrontare le prossime sfide.
Piero Bucchi:
Credo che abbiamo giocato veramente una buona partita, voglio fare i complimenti ai miei ragazzi e complimenti agli avversari e al pubblico che è stato davvero corretto, un ottimo spot. Abbiamo messo in campo una buona difesa e siamo stati bravi a contenere gli avversari in quei momenti in cui stavano rientrando in partita, lavorando bene a rimbalzo e spingendo in attacco. Vincere di 10 è importante per noi, ci dà fiducia nei nostri mezzi e spazza via qualche brutto risultato in avvio: questo per noi è fondamentale.
Le Pagelle
Dinamo Banco di Sardegna Sassari
Alessandro Cappelletti 7: parte con il motore a pieni giri, rubando un gran pallone e andando ad appoggiare al ferro. Non dà mai l’impressione di uscire dalla partita, dando ordine senza mai strafare. Nell’ultimo quarto è glaciale e fondamentale in un paio di circostanze, quando il pallone pesa una bella quintalata: mettendo il suo, ormai, classico tiro in arresto dalla lunetta e scagliando un cioccolatino che quel indemoniato di Gombauld deve solo affondare al ferro.
Kaspar Treier 6.5: finalmente l’approccio alla gara dell’estone è fortemente positivo, rispetto alle ultime penose uscite. I tedeschi lo aiutano a sbloccarsi, mandandolo tante volte in lunetta e lui non sbaglia mai, questo gli permette di acquisire maggior fiducia e si vede. Non ha paura di andare sotto a fare a sportellate per prendere o un rimbalzo o appoggiare al tabellone, invece di accontentarsi di restare fuori dall’arco e aspettare uno scarico per l’ennesima tripla sbagliata. 11 punti per lui e la convinzione che se le testa fosse sempre questa, potrebbe avere un ruolo fondamentale in questa Dinamo.
Breein Tyree 7: si toglie un peso dopo aver segnato i primi punti nel secondo quarto, scacciando i fantasmi delle gare scorse. Gioca leggero, attaccando il ferro in maniera costante, come nell’ultimo e decisivo quarto, segnando canestri che sono ossigeno per la squadra. Chiude con 14 punti, mostrando tanta cattiveria in più.
Filip Kruslin 6: la luce in fondo al tunnel è ancora lontana, fatica ancora a trovare il fondo della retina con continuità, ma questa volta in difesa si sbatte come nei momenti d’oro, contro un avversario davvero scomodo come Graves.
Stanley Whittaker 6.5: due indizi che fanno una prova, la prova contro Varese non è stato un episodio sporadico. Meno timido e bravo a dare ritmo ad una squadra che sembra seguirlo maggiormente. L’aria tedesca forse lo rinvigorisce maggiormente e nella terra in cui l’anno scorso segnava oltre 18 punti di media in Bundesliga, attacca il canestro battendo costantemente il proprio avversario e creando sempre un vantaggio per l’attacco sassarese.
Tommaso Raspino s.v.: appena 17 secondi sul parquet per spendere un fallo e lui esegue.
Stefano Gentile 7: ennesima dimostrazione da leader e da capitano. Entra ancora una volta con la testa giusta, guidando i compagni verso una vittoria fondamentale sia per il cammino europeo che per la propria autostima. Perfetto al tiro con il 100%, piazza due bombe importantissime, con l’ultima fondamentale per l’allungo finale.
Stephane Gombauld 8.5: gara sontuosa del brutto anatroccolo che si sta trasformando in cigno. Piazza 5 stoppate tonanti che demoralizzano i lunghi di casa, terrorizzando loro e tutta la regione teutonica del Baden-Württemberg. Con quelle braccia chilometriche crea un ombrello difensivo impenetrabile, con il Ludwisburg costretto a cercare maggior fortuna fuori dall’area. È letteralmente ovunque: domina a rimbalzo sfiorando la doppia doppia con 9 rimbalzi e 18 punti segnati, con il 78% da sotto e scoprendosi un cecchino anche dalla linea della carità. L’infortunio di Diop lo ha responsabilizzato, facendo uno step impensabile solo due settimane fa, speriamo solo che l’arrivo di Taylor non scalfisca le certezze acquisite dal centro francese.
Alfonzo McKinnie 7.5: ormai abbiamo capito quando ami sbucciarsi le ginocchia e fare a cazzotti la sotto. Un fattore clamoroso a rimbalzo, con sempre meno amnesie difensive; mentre in attacco è anche lui perfetto al tiro con un 100% al tiro che permette al Banco di aprire il campo. Piazza una bella doppia doppia da 13 punti e 12, dicasi 12(!), rimbalzi, 5 dei quali offensivi. Unico neo le solite palle perse(4), ma ci si può lavorare. Arrivato in punta di piedi, sembra aver finalmente gettato il fioretto per prendere la sciabola e con quella si sta ritagliando un ruolo fondamentale in questa Dinamo operaia.
Vasilis Charalampopoulos 5: l’unico a non essere atterrato in Germania. Ancora alla disperata ricerca della condizione, annaspa dal primo minuto in campo e si vede che le gambe non girano per nulla, perdendo un paio di palloni in maniera eloquente. Appena un tiro preso dal campo.