Pesaro, 6 maggio 2023 – Un pò per uno, non fa male a nessuno! Di sicuro non ha fatto male alla Carpegna Prosciutto Pesaro che battendo nel 15° turno del girone di ritorno della LBA 2022-23 per 82-78 la Bertram Derthona Basket conquista i Playoff Scudetto.
Una post-season conquistato all’ultimo!
Era il 5 giugno del 2012 quando Milano faceva sua #Gara4 di semifinale all’Adriatic Arena conquistando la Finale Scudetto vs la Pesaro allenata da Luca Dalmonte con in campo Hackett, Jumaine Jones, Ricky Hickmann e Marco Cusin e probabilmente in pochissimi, forse ancora oggi tra gli spalti, avrebbe mai pensato di rivedere la post-season all’ultima gara di stagione regolare, aspettando pure il finale di Scafati!
Così, dopo le Final Eight di Coppa Italia a Torino con vittoria vs Varese ma KO vs comunque la futura vincitrice Brescia, oggi Pesaro si regala un’altra mini gioia con questa post-season ma che la vedrà ancora infrangersi vs lo scoglio Olimpia Milano?
Un pronostico che appare decisamente chiuso ma è pur certo un ottavo posto che rende felice il Presidente Ario Costa e tutto il popolo biancorosso. Ed alla fine è il giusto premio ad una stagione comunque sia caratterizzata da troppi alti e bassi, esattamente come la gara di oggi.
All’andata finì +8 per il Derthona Basket ma eravamo agli albori della stagione (3° turno del girone di andata), eppoi c’era l’assente di oggi, Demonte Harper, che fece fuoco&fiamme dando un grande contributo alla vittoria dei Leoni. Perciò, memore di quanto, Pesaro è partita sì contratta ma mettendosi avanti nel punteggio grazie ad un parziale da 12-0 portato avanti da due italiani, Davide Moretti e Leo Totè, al 10′ era 20-14 da 8-14.
La seconda parte del match vedeva poi un’altra coppia salire in cattedra per i marchigiani, due veci di lungo corso ma di grande qualità complessiva come Austin Daye e Carlos Delfino. E Derthona? Poco presente. Del resto colleziona oggi la sua quinta sconfitta nelle ultime sei gare (Reyer, Brescia, Napoli e Milano), restando in gara grazie ad un’altra coppia, l’ex Pesaro di 8 anni fa Semaj Christon e J.P. Macura ma il 50-35 del 20′ di gioco era inappellabile, troppe distrazioni in difesa ed un attacco poco preciso e poco lucido.
Riscossa bianconera ma non basta!
Coach Marco Ramondino avrà fatto sentire i suoi toni più alti nell’intervallo perchè, al ritorno in campo, finalmente Derthona iniziava la sua risalita. Sfruttando una serata poco felice in attacco sia di Abdur-Rahkman che di Kwan Cheatham, nonostante quest’ultimo mettesse dentro i suoi primi tiri proprio nel terzo periodo, i Leoni macinavano canestri su canestri grazie al solito Christon, per niente intimorito del suo essere ex e sfruttando anche una superiorità a rimbalzo (alla fine 34-43 per gli ospiti), su i due lati del campo. Ma ai liberi nella rimonta Derthona perdeva qualcosa, anzi, più di qualcosa perchè alla fine l’11/19 (57,9%), contribuirà alla sconfitta con Leon Radosevic e lo stesso Christon a fare uno su due: al 30‘, nonostante tutto, si andava sul 63-59 con i padroni di casa in affanno.
Ultimo periodo e se un’altro ex di livello come Ariel Filloy portava Derthona al -1 (63-62), Delfino più Matteo Tambone ed ancora l’ottimo Totè rimettevano avanti Pesaro (70-62). Un altro ex come Tyler Cain impediva il riaggancio nel punteggio con uno sciagurato 0/4 dai liberi prima che Mike Daum impattasse sul 76-76 una gara che emotivamente sembrava prendesse la strada per Tortona a 100″ dalla fine.
Ma nel concitato finale Pesaro non smarriva la testa nonostante due volte Moretti segnasse solo un libero con rimbalzo, per due volte, che finiva sempre in mano biancorossa e con i Leoni invece a guardare! Ci pensa Kwan Cheatham a chiudere sull’82-78 e tutta l’Adriatic Arena a tenere il fiato in sospeso per le notizie che provenivano da Scafati per poi festeggiare pochi minuti dopo!
Pesaro promossa, Derthona rimandata.
Sui Playoff pesaresi ci siamo espressi prima. Per il Derthona Basket invece un pò di stupore c’è. Inutile girarci attorno, anche oggi la squadra ha faticato a produrre il suo basket offensivo ed in difesa ha lasciato molto a desiderare per almeno un tempo: il 90-77 in termini di valutazione per Pesaro è chiaro.
Le attenuanti però ci sono tutte: l’assenza prolungata di Demonte Harper, equilibratore in difesa e buonissimo produttore di punti in campo, è la principale a ns. avviso ma forse anche l’aver già in tasca il 3° posto ed i Playoff da tempo, consapevoli che difficilmente Sassari avrebbe oggi sbancato il Forum di Assago, ha sortito un effetto relax indotto, certamente non voluto ma che alla fine s’è visto tutto come a Napoli.
Per Derthona ci sarà Trento adesso, forse la squadra più rognosa che ci possa essere in LBA. Occorre recuperare tutti al 100% fisicamente, Mike Daum oggi ha giocato senza tutore ad esempio e promette bene ma ci vorrà la miglior versione dei Leoni perchè altrimenti Lele Molin potrebbe giocare un brutto scherzo.
Sala Stampa
Marco Ramondino
“Pesaro ha vinto la partita con merito, giocando meglio di noi. La nostra è stata una gara di due tipi: inadeguata nel primo tempo, per presenza e atteggiamento non accettabili, per cui mi assumo la responsabilità, mentre nel secondo tempo abbiamo avuto più carattere, prontezza, durezza e consistenza in difesa. Viste le premesse del primo tempo credo sia importante per noi esserci rimessi nella posizione di potere vincere la sfida, al di là di alcuni errori su cose anche un po’ banali, come tiri liberi e tiri da tre sbagliati e rimbalzi offensivi concessi, che abbiamo commesso”.
Jasmin Repesa
Carpegna Prosciutto Pesaro – Bertram Derthona Basket 82-78
Parziali: 20-14; 30-21; 13-24; 19-19.
Progressione: 20-14; 50-35; 63-59; 82-78.
Le pagelle
Carpegna Prosciutto Pesaro
Dejan Kravic 6: Dejanone è veramente in una sua giornata di puro brio sebbene non inizi proprio bene, bene, bene, anzi…Taylerone Cain non è un avversario facile e lo soffre. Poi, quando rientra in campo nel secondo periodo, segna un buon canestro eppoi…Ne segna un’altro a fine secondo periodo e che inchioda al 20′ il risultato sul +15 (50-35), partendo in palleggio di sinistro (!?), dalla linea dei sogni ed appoggiando al vetro con una discreta compartecipazione di Derhtona in chiave difensiva. Prova sufficiente, non graffiante come in passato per Totè fa decisamente meglio, in 20′ di gioco mette dentro 6 p.ti, serve 3 assist come il numero dei rimbalzi.
Muhammad-Ali Abdur Rakhman 6+: vola sempre come una farfalla ma oggi punge di meno di un’ape! Non è più lo stesso che abbiamo ammirato nel girone di andata, cosa gli è successo? Sirene di mercato lo hanno distratto o forse qualche acciacco fisico? Prende la sufficienza piena perchè, nei possessi finali, fa un 2/2 ai liberi molto pesante (76-71 al 39′), eppoi raccatta 5 rimbalzi, recupera 1 pallone servendo 3 assist in 27′ di gioco ma l’1/7 dal campo (5 p.ti totali) non è da lui. Difficile a questo punto che possa essere l’MVP dell’anno ma sono molto, ma molto curioso di vedere come affronterà questi Playoffs…
Riccardo Visconti 5: la guardia torinese prova a scrollarsi di dosso una stagione avara di sorrisi, una stagione che per lui avrebbe dovuto essere quella della crescita dopo Brindisi. Ma nemmeno oggi, nei suoi 10′ di gioco, riesce a lasciare un’impronta netta sul match, colleziona 1 rimbalzo, 1 recupero con 2 p.ti all’attivo. Scuotersi, please!
Davide Moretti 7,5: il figlio di coach Paolo disputa un primo periodo che, dopo qualche errorino di troppo, lo consegna alle cronache come uno dei più positivi della Carpegna Prosciutto Pesaro. Segna tanto ad inizio gara ma, alla fine, la mano dai liberi gli trema un pò troppo perchè colleziona un 2/4 che avrebbe potuto chiudere anzitempo i giochi, buon per lui che Daye e Cheatham a rimbalzo ci mettano una pezza! Comunque 14 p.ti in 22′ di gioco e 2 rimbalzi con un 2/6 da tre che ne sporca la prestazione. Ora arriva Milano, vediamo come reagirà.
Matteo Tambone 6,5: il passpartout pesarese conferma la sua assoluta efficacia non appena Gelsomino Repesa lo butta nella mischia, suo il momentaneo +11 biancorosso (38-27), che per un cm. non è da tre (galeotta la riga!). Mette poi dentro un’altra tripla molto importante ad inizio quarto periodo, quando Derthona cerca di ritornare avanti nel punteggio (68-62), confermando la sua stra-maledettissima efficacia. Per lui 5 p.ti, 2 rimbalzi come i recuperi, al netto di una persa in 21′ d’utilizzo.
Vasilis Charalampopoulos 7: solita solidità su i due lati del campo, il KO del povero Valerio Mazzola gli ha dato maggior minutaggio ma anche più responsabilità e forse ne ha risentito a lungo andare. Oggi si dedica molto a difendere, poco ad offendere ma nonostante tutto si procura un and one, a 100″ dalla fine, che pesano una tonnellata e lui consegna a Pesaro il preziossimo +3 (79-76). Lo ripetiamo, forse accusa il doversi prendere qualche onere difensivo di troppo lui che ha molto talento offensivo ma oggi, vs Daum e Cain oltre che Radosevic, comprende che è meglio far legna. Chiude con 5 p.ti, 3 rimbalzi e 3 assist in 24′ di gioco, la sensazione è che possa crescere ancora se svincolato da certe dinamiche difensive.
Leonardo Totè 8: entra in campo per rilevare un Kravic non proprio centratissimo nel match e, finalmente, fa bene. Insieme al Moro firma il parziale da 12-0 che, dall’8-14 al 6′ di gioco per Derthona nel primo periodo, lancia Pesaro al primo suono della sirena sul 20-14 con 6 suoi punti, facendo valere chili e centimetri vicino al ferro. E nell’ultimo periodo continua a fare bene, segna 4 p.ti molto pesanti ma, soprattutto, appare molto concentrato e “cattivo”, dettaglio che da sempre gli fa difetto. Sperando che possa uscire presto dalla sua confort zone, vediamolo come se la gioca vs gente come Melli, Hines e Voigtmann ma oggi è stato molto bravo: 11 p.ti, 5 rimbalzi ed 1 assist anche se con 2 perse in 16′ di gioco.
Austin Daye 8,5: da quando è tornato, clamorosamente, in LBA lo scorso 8 marzo non ha incantato se non vs Brescia, dopodicchè le 5 sconfitte di fila che hanno di fatto relegato Pesaro ad un ruolo marginale in classifica. Ok, viaggia con il 40% da tre ma dal suo arrivo Pesaro non si possa dire abbia fatto faville però oggi (meno male…), è centrato nel match entrando a quasi fine primo periodo e dando un grosso aiuto in attacco, suo il max vantaggio al 16′, +11 (34-23) con un classico jumper. Carisma e centimetri fanno poi il resto, quando decide di giocare è veramente un giocatore ancora in grado di far la differenza come oggi. Chiude con 11 p.ti in 22′ di gioco, raccatta 5 rimbalzi e serve 2 assist.
Kwam Cheatham 6,5: per questo giocatore che sembrava un vero e proprio grimaldello per le munitissime difese avversarie oggi un primo tempo da 10′ in campo nei quali colleziona zero punti ed uno 0/4 dal campo non proprio da lui! Si sveglia nel terzo periodo ma, come Abdur-Rahkman, anche lui sembra poco presente in attacco collezionando 6 p.ti con però 5 importanti rimbalzi in 22′ di gioco, l’ultimo è quello che conquista sul libero sbagliato di Moretti che lo porta in lunetta e che chiude il match. Un’ala moderna, giocatore importante nello scacchiere di Repesa, vs Milano però occorrerà di più.
Carlos Delfino 9: al 12′ del secondo periodo, dopo un time-out chiamato da Repesa e con Derthona in risalita (20-19) dopo il ceffone dello 0-12 subito, Carlitos sale in cattedra insieme all’altro senatore del gruppo, Austin Daye, dando letteralmente spettacolo con 15 p.ti che spaccano gara e periodo. MVP del match e come David Logan a Scafati, che di fatto regala il pass per i Playoffs a lui ed a Pesaro, invecchia ma migliora con il tempo perchè chi sa giocare sa farlo anche a 40 anni e passa!! Top scorer per i suoi, 17 p.ti finali in 16′ di gioco più 1 rimbalzi e si, due perse, quindi solo 2 p.ti nel secondo tempo perchè il fiato a volte manca ma la classe…Quella MAI!
Bertram Derthona Basket
Semaj Christon 8: l’ex di turno, arrivato in biancorosso nel 2015-16, è veramente il trascinatore quantomeno offensivo di Derthona confermando la sua leadership. Insieme a J.P. Macura riporta quasi da solo la squadra in gara nel terzo periodo dopo un primo tempo in cui però anche lui perde la bussola quando Pesaro segna e penetra da ogni dove in area. Si riscatta così da una prova non all’altezza ma che lui sia un cavallo di razza è chiaro. Serata con 19 p.ti in 33′ d’utilizzo in campo con 7 rimbalzi e 4 assist.
Leonardo Candi 6-: diverse volte Leo è andato a tre cilindri in questa fase finale di stagione regolare, forse perchè l’assenza di Harper ha tolto sicurezza quando si difende? Produce poco per quanto fatto vedere nella prima parte dell’anno, 3 soli p.ti però con 4 rimbalzi sebbene ci siano ben 3 perse e 2 recuperi che gli valgono una sufficienza risicata, diciamo di stima, in 21′ di gioco.
Mike Daum 7,5: sta decisamente meglio, si vede perchè colleziona una doppia doppia come non gli capitava da tempo con 13 p.ti ed 11 rimbalzi in 31′ di gioco ma il suo 1/6 dalla lunga lo penalizza parecchio come tutta la squadra, sempre per quel primo tempo un pò troppo all’acqua di rosa! Segna il canestro che porta il match avanti (79-78) a 21″ dal termine ma poi si distrae, anche lui, su i due rimbalzi per gli errori di Moretti in lunetta e consegna di fatto la gara a Pesaro. Ma sembra essersi rimesso in carreggiata e questi Playoff lo attendono da protagonista.
Riccardo Tavernelli 6: Il Capitano gioca 7′, fa un canestro ma almeno si merita la sufficienza perchè cerca di dar fiato ad un Christon che deve anche rifiatare, ogni tanto.
Ariel Filloy 6+: contro la sua ex squadra non riesce a mordere la gara come avrebbe potuto e come sa fare. Il suo 2/9 dalla lunga spiega le sue difficoltà ma difende sempre con attenzione, nel finale anche vs l’ex compagno di vittorie oro-granata Austin Daye. In 22′ di gioco 8 p.ti, prende 2 rimbalzi e serve 1 assist perdendo 2 possessi.
Luca Severini 4: brutta prestazione, appena 13′ in campo ma senza produrre granchè, 1 rimbalzo con 1 assist ed 1 persa. Forse qualche acciacco fisico che lo ha limitato? Vedremo…Passo indietro per lui.
Tyler Cain 5: Tylerone, Tylerone…Quell’1/6 dai liberi, essenzialmente quasi tutti nel quarto e decisivo periodo, pesano come un macigno malgrado i 7 p.ti a referto ed i 9 rimbalzi. Peccato perchè anche in questi numeri ci sono le risposte ad una sconfitta evitabile. Prestazione che mette insieme anche 2 assist, 1 recupero in 29′ di gioco più due stoppate ma, please, da un tuo estimatore, da domani in palestra mettiamoci a tirare liberi fino a notte fonda…
Leon Radosevic 4,5: leggermente meno peggio del peggior Severini dell’anno, si fa mettere spesso sotto da Totè e Kravic in movimento, 1 rimbalzo in 11′ di gioco con 2 perse e 2 assist più 1 solo punto a referto. Non bene.
JP Macura 8,5: è uno dei più presenti dei Leoni, meno nervoso del solito ed abbastanza preciso dopo una fase iniziale del match non proprio idilliaco con il ferro avversario. Colleziona 25 p.ti, chiude con 30 di valutazione con anche 6 rimbalzi, 3 recuperi ed 1 assist. Sarebbe lui l’MVP ma nonostante i suoi numeri siano incredibili, non sembra connesso con la squadra perchè procede quasi a sè stante in attacco. Comunque è tornato il Macura che abbiano visto poco in stagione per guai fisici, adesso ci farà vedere nei Playoff il campione che abbiamo ammirato lo scorso anno?
Mitja Nikolic s.v.: entrato solo per qualche secondo a fine del primo e terzo periodo.
Chris Mortellato e Niccolò Filoni ne
Fabrizio Noto/FRED
@Fabernoto