Bologna, 8 aprile 2023 – Non ci sono parole per definire la partita di questa sera alla Segafredo Arena, né in positivo per i ragazzi di coach Pancotto, né in negativo per la Virtus Bologna che, per la prima volta in stagione, è stata fischiata dal proprio pubblico.
La gara ha visto subito i partenopei partire col piglio giusto mentre i bianconeri di casa si vedeva subito che non erano in serata, sbagliando le cose più semplici, ma soprattutto non dando mai l’idea di essere entrati in partita. Di tanta svagatezza ne hanno approfittato subito i campani che grazie ad un Jacorey Williams immarcabile, soprattutto nel primo tempo, ed un Jordan Howard in missione hanno subito preso le redini del match senza più mollarle.
L’unico giocatore a salvarsi in casa virtussina è stato capitan Belinelli che fino all’ultimo ha provato a tenere in piedi la baracca, ma quando vedi Zerini dominare Shengelia, quando vedi Uglietti scherzare in back door Hackett capisci che la chiave della partita non può essere solo tecnica.
Non tragga in inganno il risultato finale, il +8 non esprime assolutamente l’andamento della partita, la Gevi Napoli da inizio terzo quarto ha avuto il dominio totale sul campo, arrivando anche a +23 e gestendo poi con tutta tranquillità il finale, nonostante lo sforzo ad inizio ultimo parziale profuso da Belinelli.
La vittoria di questa sera è ossigeno puro per la squadra di Pancotto perchè le prossime sfide non saranno sicuramente agevoli, a cominciare da quella contro la Reyer al Palabarbuto la prossima domenica, ma se lo spirito e le percentuali saranno quelle di stasera nessun risultato sarà impossibile.
Direi che in casa Virtus Bologna sia giunto il momento di pronunciare la parola crisi. Quattro sconfitte di fila fra campionato ed Eurolega; scarti medi che, Trieste esclusa, si aggirano intorno ai venti punti; squadra vuota e senza stimoli, con giocatori che ogni partita inventano i modi più ridicoli per sbagliare canestri già fatti, vedasi l’autostoppata di Jaiteh sul ferro, con piroetta e schianto al suolo compresa.
Se la stanchezza e gli infortuni potevano essere attenuanti, ora invece sanno molto di giustificazioni come quando a scuola, per non aver fatto i compiti, i nonni morivano sette od otto volte, ma qui la stanchezza c’entra per un paio di giocatori, ci sono invece alcuni protagonisti di questa squadra che sono stanchi da inizio stagione, inanellando prestazioni spesso insufficienti, senza mai dare un apporto nel momento del bisogno e se il migliore risulta essere sempre il meno giovane della compagnia, che oltretutto in questo periodo dell’anno sta giocando anche minutaggi importanti come Belinelli, la stanchezza è solo un comodo alibi.
E qui, per il momento, mi fermo. Ora c’è da affrontare un finale di stagione impegnativo, cominciando con la gara di Eurolega contro una Milano che ieri sera ha dimostrato cosa voglia dire avere orgoglio.
Highlights
Spogliatoi
Cesare Pancotto
“La squadra ha fatto una partita eccellente, guidando la gara per 40 minuti. Devo ringraziare i giocatori per quello che hanno fatto. Voglio ringraziare anche il mio staff tecnico per quello che fanno ogni giorno, dando un grandissimo apporto. Grazie anche ai nostri tifosi che ci sostengono sempre, in tutta Italia, meritavano questa soddisfazione. Non abbiamo ancora fatto niente ma abbiamo dimostrato di voler rimanere in serie A1.”
Niccolò Dellosto
“Una vittoria incredibile su un campo difficile contro la prima in classifica. Siamo vivi, lotteremo fino alla fine per conquistare la salvezza, l’abbiamo dimostrato, dobbiamo continuare così. E’ stata una stagione di alti e bassi, bisogna continuare a lavorare ed essere coesi. Oggi è stata una gran sera, ci meritiamo tutti una vittoria cosi”.
Sergio Scariolo
“A titolo personale e a nome della squadra voglio chiedere scusa ai tifosi e alla società per una partita non all’altezza di quello che ci si aspetta da noi. Non si può dire che la squadra non abbia mollato ma ci ha provato fino alla fine in maniera sconnessa, con poco senso collettivo, capendo tardi che dove stringere le viti era in difesa, facendosi condizionare dalla poca precisione al tiro che è una parte del gioco non è il gioco. Iniziative personali di successo possono essere buone o cattive ma non si vincono le partite: siamo in una situazione fisica e mentale bassissima, con addosso il peso di una stagione durissima e dobbiamo essere capaci di resettare e finire bene questo pezzo di stagione che ci separa dai playoff, recuperando il senso di squadra, il senso della difesa e della volontà di giocare assieme, occupandoci che la squadra faccia un canestro e non l’individuo singolo.
Tutte queste cose, quando sei difficoltà, stanchi e stressati sono le prime che si perdono perchè quando uno è alle strette pensa prima al proprio orticello. Io come allenatore mi ci metto in prima persona perchè non faccio un buon lavoro per far pensare ai giocatori che dobbiamo giocare, lottare e ragionare come squadra, aiutandoci. La responsabilità di non riuscirci è prima mia ma ognuno dovrà avere la responsabilità di capire come aiutare la squadra e non aspettarsi che la squadra aiuti sempre lui.
Come detto brutta partita: nervosismo, poca energia, con orgoglio per rimontare fino alla fine in maniera collettiva, non sempre nella maniera più efficace. Mi dispiace per i tifosi che sono venuti e per la proprietà che sta facendo tanto con progetti e ambizione per cui va incoraggiata con belle prestazioni: ci sono ragioni oggettive per lo stato di stanchezza generale ma dobbiamo farlo sparire o attenuarlo poco a poco.”
Virtus Segafredo Bologna vs Gevi Napoli Basket 81-89
Parziali: 14-21; 20-20; 15-28; 32-20
Pagelle:
Nico Mannion 4: va in campo con la stessa voglia di un minatore del Sulcis, inguardabile.
Giovanni Faldini n.e.
Marco Belinelli 7: è l’unico che prova a dare un senso alla partita, dimostra orgoglio e voglia di vincere, ma predica nel deserto.
Mouhammadou Jaiteh 4: uno legge i numeri e si fa un’idea che c’entra poco o nulla con la sua prestazione, oltre ai soliti canestri sbagliati viene affettato da Jacorey Williams ed alle sue solite prodezze sotto canestro aggiunge il nuovo numero dell’orso ballerino, incommentabile.
Iffe Lundberg 4: altra partita da dimenticare, se non può stare in campo per il suo dito fermatelo e non esponetelo al pubblico ludibrio in questa maniera.
Tornike Shengelia 4,5: la mente gli dice di fare delle cose, ma il fisico risponde con mezzo secondo di ritardo, viene annullato da Zerini, salvate il soldato Toko e fatelo riposare.
Daniel Hackett 5: anche lui subisce di tutto, pure i back door elementari.
Leo Menalo n.e.
Jordan Mickey 4,5: altra partita senza un minimo di nerbo od orgoglio, Williams lo scarta e lo mangia come un cioccolatino.
Gora Camara n.e.
Kyle Weems 5,5: non brilla, però il suo, fra rimbalzi e assist prova a farlo, non basta.
Semi Ojeleye 5,5: non ha la mira delle serate migliori e non può chiudere tutti i buchi.
Andrea Zerini 7+: fa ammattire Shengelia, chiude sotto canestro e mette anche due bombe, perfetto.
Jordan Howard 7.5: aspetta che la partita vada da lui e nel secondo spezza il match in due, decisivo.
Joe Young 6,5: poco appariscente, si mette al servizio dei compagni e, visti i risultati, fa benissimo.
David Michineau 6,5: frenato dai falli, ha il merito di imporre subito il ritmo preferito alla gara facilitando la bella partenza partenopea.
Nicolò Dellosto 6,5: 5 punti importanti nel consolidare il vantaggio del primo tempo.
Lorenzo Uglietti 7: fa ammattire Hackett e mette un paio dei suoi canestri impossibili, un leone.
Thomas Wimbush n.e.
JaCorey Williams 8: fa ammattire i lunghi bolognesi col suo mezzo gancio da centro area, sfiora la doppia cifra a rimbalzo, fondamentale.
Elijah Stewart 7: partita a tutto tondo, fra rimbalzi e tiri da tre da un apporto enorme alla squadra.
Simone Sinagra n.e.
Moussa Bamba n.e.
Sergio grassi n.e.