Bologna, 24 marzo, 2023 – Dopo l’annuncio della prossima costruzione di una nuova e permanente Segafredo Arena il popolo virtussino sperava di festeggiare bissando il successo dell’andata, ma i blancos non erano dello stesso avviso e, con una prova di forza espugnano il campo di casa, dando l’impressione di avere troppe frecce al proprio arco per una Virtus Bologna dove troppi giocatori sono sembrati non appartenenti a questa categoria.
Questo sport si chiama pallacanestro ma evidentemente il quintetto partente di casa non è sembrato ricordarselo e per i primi sette minuti ha ammaccato i ferri con una costanza degna di altre cause, costringendo coach Sergio Scariolo a cambiare tutto il quintetto iniziale, peccato che il punteggio recitasse 6-20.
Da quel momento in poi i padroni di casa hanno provato una orgogliosa, quanto improba rimonta, perché se a giocare la partita si è in 6 contro 12, con quelli più numerosi pure più talentuosi, alla fine la coperta è corta, per non dire striminzita e l’epilogo è già scritto. Peccato perché lo sforzo di capitan Belinelli per rispondere a Yabusele prima e ad Hezonja poi, avrebbe meritato che alcuni compagni almeno non si fossero estraniati dalla lotta, ma così non è stato.
Per far capire a cosa mi riferisco ecco un episodio epitome di questo atteggiamento: i 13″ prima del riposo, protagonista Mom Jaiteh il quale prima non si accorge che i compagni sono in difficoltà sulla rimessa dal fondo e poi, risvegliato dalle urla di migliaia di spettatori, sforna una reattività degna di Ciccio di Nonna Papera sprintando verso la linea di fondo e, come risvegliatosi da un letargo millenario, corre palleggiando in attacco.
E qui c’è l’apoteosi. Lui, che ha un mirabile 55,4% ai tiri liberi, si esibisce in un palleggio arresto e tiro che neanche nelle minors di Argelato sarebbe passato inosservato e, poiché gli dei del basket sono strani, ma anche giusti, Yabusele infila la bomba da oltre centrocampo allo scadere…Chiaramente il n°14 il secondo tempo lo vedrà accomodato in panchina senza più deliziare la platea con i suoi meravigliosi gesti tecnici.
Per un paio di volte i bianconeri di casa si sono avvicinati con la palla del -5 ma alcune ingenuità ed il killer instinct delle merengues non hanno dato scampo ai padroni di casa. Ad inizio ultimo parziale poi il solito Hezonja ha pensato bene di infilare un 5/5 da tre, tirando da ogni posizione, scrivendo la parola fine alla gara.
Per il simpatico Chus Mateo si potrebbe dire che se le percentuali sono queste le notizie sono più che buone, ma io mi chiedo: in che condizioni vuole arrivare a fine stagione con Tavares e Yabusele, se anche questa sera hanno giocato più di 28 minuti il primo, più di 33 il secondo, in una partita che tutto sommato è stata indirizzata subito nel canale giusto?
Per coach Scariolo le notizie buone sono due: Ojeleye sembra stare meglio del previsto e questa squadra ha un’anima, altrimenti avrebbe mollato molto prima. Per il resto quando Mannion, Jaiteh, Lundberg e Mickey fanno 8 punti in quattro dove si vuole andare?
I due nuovi acquisti dovevano portare solidità ed esperienza ma fino ad ora sono state due costosissime delusioni e se al danese si può dare l’attenuante dei problemi al dito, per l’ex Zenith si può e si deve parlare di flop clamoroso, con l’aggravante che sembra aver paura della propria ombra.
Come sempre nota di colore sull’arbitraggio: dopo le benevolenze avute contro l’Olimpia Milano assistere ad una replica di ossequiosità, in una partita quasi mai in discussione, è onestamente fastidioso.
Highlights
Spogliatoi
Sergio Scariolo
“Di fronte al Real Madrid faccio i complimenti, hanno giocato una grande partita, eccellente, da entrambi i lati del campo, sono stati ottimi in area a livello difensivo. Nel primo tempo abbiamo commesso tanti errori soprattutto per questo: abbiamo tirato malissimo da due nonostante sapessimo che sarebbe stato molto difficile tirare da vicino, soprattutto quando Tavares era in campo. Siamo tornati sotto nel punteggio però poi negli ultimi minuti loro hanno avuto un incredibile finale.
Abbiamo combattuto con orgoglio, con alcuni ottimi minuti nel secondo tempo che ci hanno permesso di arrivare a tanto così da riaprire definitivamente la partita. Poi, ancora una volta, la classe dei giocatori del Real, in particolare Hezonja, ha deciso la gara: alcune volte su di lui non abbiamo difeso bene, altre volte sì ma ha fatto vedere perchè ha giocato tanti minuti importanti anche in NBA, è un giocatore di alto livello e dobbiamo applaudirlo. Nel secondo tempo abbiamo mostrato la nostra reale faccia, in difesa e condividendo il pallone; all’inizio siamo stati timidi, con tutto il rispetto per il Real Madrid.
Avevamo anche giocatori fuori ma c’è poco da dire. Ancora una volta complimenti al Real Madrid, un top team, faccio a loro i migliori auguri per i playoff. Qualcosa da rimproverare? Non abbiamo ascoltato bene quanto ci eravamo detti in questi giorni su quali tiri fossero giusti da tirare: abbiamo tirato troppo da dentro l’area e le percentuali evidenziano i nostri errori. Quando abbiamo giocato la palla fuori siamo stati efficaci. La mancanza di tranquillità e pazienza di trovare un passaggio in più per trovare soluzioni migliori è stato sicuramente un fattore.
Anche in difesa potevamo fare meglio ma spesso rientravamo da errori ed era difficile armare la nostra difesa contro una buona squadra in transizione. Gli errori difensivi nostri vengono da cattive decisioni in attacco, più degli esterni che dei lunghi, che hanno concesso poi buone occasioni al Real Madrid.”
Virtus Segafredo Bologna – Real Madrid 79-96
Parziali: 12-26; 21-24; 25-18; 21-28
Pagelle
Niccolò Mannion 4,5: ha le polveri bagnate, ma non lo capisce, si fa scherzare dal Chacho e non ha idea di cosa voglia dire dare ritmo alla squadra, poi per due volte sul -7 decide di giocare l’hero basket, facendo sempre padella, altro esame di maturità e leadership fallito miseramente, un pò di umiltà non guasterebbe .
Marco Belinelli 8,5: fa canestro, come spesso gli capita ultimamente e apre spazi per tutti i compagni venendo raddoppiato anche a 8 metri dal canestro, si carica la squadra sulle spalle e quasi riapre la partita da solo, per essere uno che forse può dare una mano e che all’andata fece n.e. direi che qualche passo in avanti si è fatto.
Ismael Bako 7: si vede che il Real gli piace, anche questa sera si fa trovare pronto, sporca tutti i palloni che capitano dalle sue parti ed è infallibile ai liberi, casualmente quando entra il Real smette di prendere rimbalzi offensivi, sarà un caso?
Mam Jaiteh 3: non ho più parole per definire le sue gare, c’è un pozzo sempre più profondo dove sta cadendo, ora sembra anche proprio assente dal contesto.
Gabriel Lundberg 4: non ripete la gara dell’andata, timido ed impacciato non dà seguito alla bella gara di Milano.
Tornike Shengelia 6-: si arrabatta, ma combattere da solo contro la batteria di lunghi del Real è troppo anche per lui, Yabusele lo punisce dalla distanza.
Daniel Hackett 6,5: non una grande partita, ma il suo lo fa, quando entra almeno fa sudare gli avversari e non si nasconde al tiro.
Jordan Mickey 4,5: unica nota non negativa i 6 rimbalzi, ma i tiri frontali che non toccano il ferro non si possono definire in altro modo che imbarazzanti.
Gora Camara n.e.
Kyle Weems 4: sbaglia troppo al tiro e, con la sua fisicità troppo inferiore in questo contesto, non riesce a reggere contro nessuno.
Semi Ojeleye 7+: al rientro dopo 17′ dall’ infortunio fa molto di più di quanto ci si potesse aspettare, unica pecca il solo rimbalzo, ma avercene.
Awudu Abass 5: non è la sua partita, fatica a prenderne il ritmo e di conseguenza viene poco impiegato.
Fabien Causer n.e.
Rudy Fernandez 7: con la sua tipica simpatia da Kriminalsekretär della Gestapo gioca una partita di un’intelligenza e di una solidità superiore.
Alberto Abalde 5,5: inizia bene la partita, poi si perde nel terzo quarto e non si ritrova più.
Adam Hanga 5,5: anche lui fa un buon inizio, mandando in confusione Mannion, dopo il secondo fallo non riesce più a riprendere i mano la partita.
Mario Hezonja 8,5: semplicemente immarcabile, tira da marcato, da libero, da 9 metri, dall’angolo, non c’è un tiro che non possa mettere, imprendibile, fosse stato sempre questo starebbe ancora dall’altra parte dell’ oceano.
Sergio Rodriguez 6,5: irride Mannion con un paio di finte che mandano il n°1 bianconero al bar, gestisce ed illumina, quando smetterà sarà un giorno triste per tutto il basket continentale.
Gabriel Deck 7: sfrutta la sua fisicità portando in post basso chiunque gli si ponga davanti, soffre qualcosa contro Belinelli, ma stasera avrebbero sofferto in molti.
Vincent Poirier 5: col suo fisico è sempre una presenza difensiva fastidiosa, ma offensivamente sembra involuto e frenetico, alcune scelte lasciano oggettivamente basiti.
Petr Cornelie 5: non ha inciso per nulla, timido e falloso.
Walter Tavarez 6,5: il totem, sconsiglia a chiunque di passare dalle sue parti ed ha una velocità di piedi impressionante per un giocatore della sua altezza, dominante.
Guerschon Yabusele 9: straripante, spezza subito la partita in due e ogni pallone che tocca lo trasforma in oro, senza lesinare neanche una stilla di sudore in difesa, prova anche ad abbattere coach Scariolo con il risultato di essere l’unica persona ad averlo spettinato nell’ultimo decennio ( cit.).
Dzanan Musa 6+: contribuisce attivamente al break iniziale, poi sparisce, un po’ troppo falloso ai liberi.
tromba