Bologna, 15 gennaio 2023 – Come da tradizione partita tirata fra Virtus e Reyer decisa da una magia di Mago Teodosic.
Partita subito bene, la Segafredo ha trovato pane per i suoi denti nella Reyer di questa sera che, nonostante i tre precoci falli di Marco Spissu, è riuscita a rimanere in partita, rintuzzando ogni tentativo di fuga della Virtus che si era anche portata sul +11. Con uno dei migliori Daniel Hackett della stagione i bianconeri hanno provato a riallungare tornando in doppia cifra di vantaggio, ma la resilienza di Venezia, costruita sui rimbalzi offensivi atavico problema bolognese, ha permesso agli oro granata di andare al riposo con uno svantaggio in singola cifra.
Pronti via ed il terzo parziale ha visto Venezia schizzare dai blocchi di partenza con una difesa a zona indigesta per Bologna e con un 9-0 che ha sorpreso i bianconeri ed obbligato coach Scariolo a chiamare time out e a rimettere in campo il solito Milos Teodosic che con una bomba ed un assist propiziava l’immediato 6-0. La Reyer però non aveva alcuna intenzione di mollare e grazie ad un appoggio del grande ex, Amedeo Tessitori, chiudeva il terzo quarto sul +6.
Arrivata sul +9 grazie al solito, intramontabile Bramos, Venezia ha dovuto fare i conti con la reazione bianconera, ispirata da uno dei giocatori più discussi dell’anno, quel Jordan Mickey che con 7 punti consecutivi azzerava praticamente lo svantaggio, dando vita ad un finale punto a punto entusiasmante. Con il punteggio in bilico fino alla fine si è arrivati a 25 secondi dal termine con Marco Spissu che inventava uno splendido assist per Granger che in sottomano segnava il +2 per la Reyer. Con 24 secondi da giocare naturalmente la palla andava nelle mani del mago di Valjevo che da otto metri, con Michell Watt in uscita alzava una parabola infinita per la bomba del +1. Dopo il time out di prammatica dalla rimessa dei lagunari non scaturiva altro che un’altra rimessa dal fondo sulla quale Granger si faceva ipnotizzare dalla capigliatura di Iasaia Cordinier consegnandogli in pallone e mettendo fine alla contesa.
Dopo la scintillante vittoria contro Ulm in 7Days Eurocup l’ Umana ha confermato di essere una squadra in salute e venire a giocarsela fino all’ultimo possesso contro la Segafredo, fuori casa, e senza giocatori del calibro di Brooks e Moraschini, è sicuramente un buon segno. Coach De Raffaele sta assemblando un gruppo quasi del tutto nuovo, è nelle prime posizoni di 7Days Eurocup, e anche se sta arrancando in campionato, ha tutte le carte in regola per arrivare fino a fine stagione per dire la sua.
Vittoria scacciacrisi per la Virtus che, reduce dalle quattro sconfitte consecutive con Milano, Tortona, Zalgiris e Olympiacos, non aveva sicuramente un bel cliente da affrontare. Con Pajola in panchina solo per fare numero e tanti giocatori ancora acciaccati per portare a casa una vittoria c’è voluto tutto il carattere e la classe dei campioni come Teodosic e Hackett, ma la partita di questa sera conferma ancora una volta come il problema dei rimbalzi offensivi sia un rebus insolubile per i bianconeri felsinei.
Sala Stampa
Walter De Raffaele
“Iniziando dalla fine, siamo stati puniti dal talento immenso, smisurato del campione che è Teodosic. Ho rivisto il suo tiro e abbiamo fatto una buona difesa, ma onestamente altri giocatori come lui non ce ne sono, fortunata Bologna ad averlo. Noi però abbiamo giocato, onestamente, una signora partita, considerando anche le assenze e qualche giocatore fuori condizione. C’è amarezza e un boccone abbastanza amaro da digerire perché c’eravamo costruiti con merito la possibilità di vincere. Abbiamo giocato da squadra, da vera squadra, e questa è la cosa più importante. Adesso dobbiamo avere la capacità di resettare perché tra quarantott’ore giochiamo in Francia, partendo subito. Sarà un’altra partita contro un’altra prima in classifica, entrambe fuori casa. Bisogna avere la capacità di prendere le tante cose buone che abbiamo mostrato, soprattutto l’attitudine di squadra che abbiamo ritrovato da qualche settimana.”
Sergio Scariolo
“Partita combattutissima, entrambe le squadre hanno dato il massimo. Credo che i nostri tifosi possano essere contenti dello sforzo, alcuni giocatori erano in debito di benzina e altri in recupero da infortuni. Il nostro destino – per la struttura di squadra che abbiamo – è di far fatica a livello italiano, basta vedere le rinunce che dobbiamo fare ogni volta. Sono davvero contento della vittoria, contro una squadra di talento ed esperienza. La rimonta dal -9 è stata importante, il terzo quarto è stato importante. Ma nella dinamica di stagione che abbiamo è una vittoria molto importante.
In area non abbiamo avuto difficoltà. Bako e Camara hanno tenuto bene uno dei 2-3 migliori pivot del campionato, hanno fatto un ottimo lavoro. Il problema sono state le troppe palle perse, e il tiro da tre di Venezia, appena ti distrai hanno ottimi tiratori. Chi ha giocato ha dato una mano, mi aspetto una crescita e sempre qualcosa di più da tutti. Sentivo che Milos dovevamo farlo giocare, sono stato buon profeta, speriamo possa recuperare in modo almeno accettabile
Per provare a competere serve avere quattro esterni, e quindi possiamo tenere solo due lunghi. Abbiamo tre giocatori italiani – quelli che possono giocare veramente – che sono nello stesso ruolo. Belinelli può dare una mano, e speriamo che Abass possa competere ad alto livello già quest’anno, altrimenti non è un puzzle, è un labirinto senza uscita.
Polonara? C’è stata una concatenazione di eventi sfortunati, sono usciti Alibegovic e Tessitori e non sono entrati altri giocatori italiani, né in estate né ora. Il lavoro degli allenatori è dare suggerimenti, se vengono ascoltati bene, altrimenti si va avanti e si cerca di trovare la quadra. A livello di talento globale ci siamo, ma a ruoli mi mordo il fegato a dover rinunciare a tali giocatori ogni Volta. Noi abbiamo la nostra dimensione, siamo orgogliosi di questo, dobbiamo andare avanti e fare il meglio possibile.”
Highlights
Virtus Segafredo Bologna vs Umana Reyer Venezia 79-78
Parziali: 26-20; 16-14; 10-24; 27-20
Pagelle:
Nico Mannion 6: il coraggio non gli manca, anzi, si prende anche troppe responsabilità, però non demerita.
Marco Belinelli 6,5: non forza quasi nulla, fa da specchietto per le allodole per aprire spazi ai compagni, che premia con assist, metterlo su Bramos è un po’ un azzardo.
Alessandro Pajola n.e.
Ismael Bako 6,5: fa a sportellate con un brutto cliente come Watt e tiene il punto, non riesce a sviluppare troppo il p/r con Teodosic.
Tornike Shengelia 6,5: ottimo primo tempo, ad inizio ripresa inanella nefandezze in sequenza, ma nel finale si riscatta abbondantemente, in crescita.
Daniel Hackett 7+: grande prova balistica, non una grandissima regia, ma segnali importanti di ripresa..
Jordan Mickey 7: sonnolento all’avvio è il protagonista della rimonta nell’ultimo parziale: decisivo.
Gora Camara 6+: non è un fine dicitore, ma non molla di un centimetro davanti ad un califfo come Watt, è imperativo lavorarci perchè quel telaio è roba rarissima.
Kyle Weems 6: inizia come ai bei tempi, poi spegne andando avanti nel match.
Milos Teodosic 8: non partita scintillante, dopo le ultime due partitissime di Eurolega, ma il finale è tutto merito del suo talento, un suo connazionale avrebbe detto: c’è chi può e chi non può, io può.
Isaia Cordinier 6,5: ogni tanto va sopra le righe e si prende iniziative non consone, però dopo quella palla recuperata gliele si possono perdonare.
Amedeo Tessitori 6,5: il suo proverbiale piede perno fa meno danni del solito, ma 7 rimbalzi in 13 minuti sono un gran bel bottino.
Marco Spissu 7: escluso dalla partita dai tre falli repentini, nel secondo tempo fa un’ottima gara fra bombe ed assist, un bel ritorno dell’ex playmaker, protagonista della promozione.
Jordan Parks 7+: altra grande partita a 360° fra rimbalzi e canestri, ha un atletismo debordante.
Allerik Freeman 4: spara a salve, perde palloni, partita da dimenticare.
Michael Bramos 7: un professore del gioco, non sbaglia un movimento, dispensa sapienza cestistica e classe cristallina.
Riccardo Moraschini n.e.
Andrea De Nicolao 6: gioca una decina di minuti e si fa notare solo per un gioco da 4, per il resto dà la solita energia difensiva, ma perde una paio di palloni in modo stupido.
Jayson Granger 6: il primi 39.57 minuti avrebbero meritato almeno un voto in più, ma la palla persa finale è devastante.
Matteo Chillo SV
Derek Willis 5,5: si accontenta troppo del tiro da fuori, uno come lui dovrebbe potere incidere di più anche sotto canestro.
Alessandro Chapelli n.e.
Mitchell Watt 6,5: meno dominante del solito fa bottino dalla lunetta, ma nel finale scompare, partita in chiaro scuro.