Bologna 10 gennaio 2023 – In 1 contro 10 non si può vincere in nessuno sport, tantomeno a pallacanestro e, nella Segafredo di questa sera fra giocatori e staff, c’è stato un solo elemento pronto a competere in questa partita: Milos Teodosic.
L’inizio lento di una Virtus Bologna imbambolata, come contro Milano e contro Tortona, ha condizionato tutto il prosieguo della gara con i lituani pronti sfruttare le falle sotto canestro dei petroniani fra incapacità di tenere gli 1 contro 1 dei piccoli e lunghi a vagare senza meta nella metà campo difensiva, arrivando regolarmente in ritardo sugli aiuti e facendosi trovare fuori posizione a rimbalzo chiudendo il primo parziale sul 6-12 ed è inspiegabile come dalla panchina il primo intervento sia stato un time out chiamato dopo ben 6 minuti e 16 secondi sul -10.
Il cambio prima del reparto lunghi e dei piccoli poi non hanno sorbito grandi effetti fino alle fiammate di Teodosic e Weems che permettevano ai bianconeri di chiudere il secondo quarto sotto di sole 4 lunghezze, senza sapere bene come.
Al ritorno dagli spogliatoi è ancora il n° 44 a suonare la carica per i compagni e, con enorme fatica a colmare il gap, ma il pareggio momentaneo di fine terzo parziale è stata solo una pia illusione che l’inizio di ultimo quarto ha spazzato via come sabbia sul lungomare di Riccione. Lo Zalgiris è stato lucidissimo e con l’ultimo arrivato, Isaiah Taylor, ha spezzato la partita attaccando dal palleggio ad ogni singolo possesso l’avversario di turno e ricavandone sempre o un canestro o un rimbalzo offensivo che lo squilibrio difensivo da lui portato ha facilitato. L’ultimo squillo del solito Milos non è servito, se non per lasciare qualche rimpianto.
Grandissima e solida prova dei ragazzi di coach Maksvytis che hanno giocato un match duro e intelligente, evidentemente preparato molto bene, con 5 giocatori in doppia cifra ed un dominio a rimbalzo imbarazzante. Squadra sorpresa di questa edizione di Eurolega, che quando ha avuto necessità è intervenuta sul mercato in modo intelligente, viste le possibilità di play off che si stanno aprendo e che ad inizio stagione non erano preventivabili.
In casa Segafredo c’è da mettersi a sedere e fare due conti. Se i tuoi 4 lunghi segnano 23 punti e prendono la bellezza di 8 rimbalzi qualcosa non sta girando secondo i piani. Quando coach Scariolo difende Jaiteh parlando della sua prima esperienza nella massima competizone europea possiamo provare a capire le sue ragioni, ma non quando hai Jordan Mickey e Toko Shengelya in queste condizioni, francamente disastrose.
Lo Zalgiris, non il Real Madrid, davanti ad un problema ha cercato e trovato la soluzione. In casa bianconera sembra che il problema non venga recepito ma l’ennesimo saldo negativo a rimbalzo, -14, lo vedo solo io.
Altra considerazione sui piccoli. Se Iffe Lundberg non riesce a giocare tre partite consecutive ad alto livello è un problema, perchè sulle penetrazioni che tanto male hanno fatto alla Virtus, l’uomo più attaccato è stato lui.
Un’altra cosa mi sono chiesto: cosa ha visto lo staff di positivo nei primi 6’14” di gioco per non provare ad intervenire prima ? Magari dare qualche minuto a Marco Belinelli, non insieme al n°44, per dare un pò di pericolosità offensiva in più?
Una cosa è certa: in questo momento la Segafredo è in un momento di forma fisica alquanto rivedibile e c’è da sperare per Scariolo & Co. che la iella abbandoni Via Dell’ Arcoveggio per un pò in modo da far rientrare in forma chi si è dovuto fermare per acciacchi vari.
Ennesima nota sull’arbitraggio: non è stato all’altezza, come troppo spesso sta succedendo in questa stagione, ma la cosa clamorosa è che Hierrezuelo non è stato il peggiore della terna.
Sala Stampa
Highlights
Virtus Segafredo Bologna vs Zalgiris Kaunas 77-87
Parziali: 13-24; 23-16; 24-20; 17-27
Pagelle:
Marco Belinelli n.e.
Alessandro Pajola 6,5: il suo lo fa sempre, ma non può essere spremuto troppo giocando menomato.
Ismael Bako 6: prende un solo rimbalzo, ma almeno è vivo, si muove e si fa trovare rollando nei tempi giusti, dietro fatica.
Mouhammadou Jaiteh 4: è in evidente stato confusionale: insicuro, sempre fuori posizione, tira un libero che non tocca neanche il ferro, inquietante.
Iffe Lundberg 4: alla terza partita di fila stecca, ed anche di brutto, non riesce a tenere il primo passo di nessuno sbilanciando tutta la difesa ed in attacco spara non a salve, ma con le superbum.
Tornike Shengelia 4: non è in condizione, e si vede, ma si ostina a fare le sue solite giocate, fermando l’attacco, senza cavare un ragno dal buco.
Daniel Hackett 5: anche lui in enorme difficoltà. Difensivamente tiene, ma in attacco oltre che a palleggiare per 14 secondi non riesce fare, deve ritrovare la condizione.
Jordan Mickey 4: speriamo sia l’infortunio che ha patito che lo tenga giù di tono, altrimenti si dimostrerebbe uno degli acquisti meno azzeccati dell’ultimo biennio, ma il curriculum dà ancora qualche speranza.
Kyle Weems 6,5: il suo prova a farlo, è uno dei protagonisti del primo sussulto bianconero, ma col quintetto piccolo fa troppa fatica a rimbalzo.
Semi Ojeleye 6,5: non è il giocatore che inventa, ma se lo si mette nelle condizioni giuste può fare male. Stasera poco coinvolto.
Milos Teodosic 8,5: C O M M O V E N T E, non c’è altro aggettivo. Si prende in mano la squadra, la porta in parità, segna 21 punti, smazza 12 assist, più almeno altri 4 che con compagni meno imballati sarebbero andati a segno, a fronte di sole due palle perse nel convulso finale.
Isaia Cordinier n.e.
Isaiah Taylor 7+: l’ultimo arrivato inizia coi piedi di piombo, ma nel finale è lui che spacca la partita con le sue penetrazioni.
Lukas Lekavicius 5.5: non è la sua serata, troppe imprecisioni, ma il suo pressare sempre alla lunga aiuta a sfiancare i piccoli bolognesi.
Kevarrius Hayes 7,5: quando i punti non sono tutto… Tira giù 9 rimbalzi, raddoppia e scala su chiunque, e quando permetti ai compagni di tirare due volte ad azione il voto te lo guadagni tutto.
Mantas Kalnietis n.e.
Rolands Smits 8: replica la partita dell’andata, è l’uomo ovunque dello Zalgiris, va vicino alla doppia doppia e mette un paio di bombe devastanti per il morale bolognese.
Laurynas Birutis 5,5: serve come riserva di ossigeno per i compagni, non brilla, ma la sua fisicità la mette in campo tutta.
Karolis Lukosiunas 5: n.e.
Ignas Brazdeikis 8: anche questa sera una spina nel fianco, imprendibile e precisissimo da due punti, inventa anche un paio di giocate da applausi.
Achille Polonara 5,5: appena arrivato non riesce bene a capire dove si trovi.
Tomas Dimsa 6,5: non grandi numeri, ma nel primo quarto dà il là al break lituano.
Arnas Butkevicus 7,5: preciso e puntuale, non sbaglia un movimento, aiuta sempre a creare soprannumero ed è quasi infallibile dalla lunetta.
Edgaras Ulanovas 7,5: sa quello che deve fare, ha gambe per coprire tutti gli spazi ed è chirurgico nelle conclusioni.