Brescia, 10 gennaio 2023 – E’ una serata di gala quella del PalaLeonessa: la Germani non accetta il ruolo della comparsa al cospetto della capolista Badalona. Anzi, comanda dall’inizio alla fine, toccando il +11 nel terzo quarto e resistendo nei momenti di difficoltà: alla fine, dopo 2 ore e 20 di partita (!), la sirena del quarto quarto premia i padroni di casa per 85-75 in un PalaLeonessa in visibilio. La vittoria di stasera riscatta la sconfitta con Trento e lancia Brescia verso la sfida fondamentale di domenica a Verona: alla Joventut spetta lo stesso destino che era toccato a Bursaspor prima di Natale. La Germani conquista la terza vittoria consecutiva e si porta in parità, con 5 vittorie e 5 sconfitte: non c’era miglior modo di iniziare il girone di ritorno.
Deludente, Badalona: molto deludente. Ritmo basso, percentuali rivedibili (27% da 3 al 40′) e poca fluidità nel gioco offensivo: è stata la classe infinita di Tomic (per lui 22 punti e 7 rimbalzi) a tenere a galla gli ospiti, con la tardiva collaborazione di Joel Parra. Ma non è stato abbastanza e non poteva essere altrimenti. Il lavoro difensivo di Brescia è stato maiuscolo e Cobbins ha sigillato l’area contro il gigante croato, lasciandogli solo le briciole nell’ultimo quarto: Ellenson, Guy e Ribas sono stati impalpabili, in una serata a forti tinte biancoblu.
La Germani, infatti, aveva messo in chiaro le cose fin da subito: 7 punti di vantaggio conquistati nel primo tempo e mantenuti fino all’intervallo. Sarebbero potuti essere molti di più, ma Cournooh e compagnia si sono persi in errori banali che sono risultati in ben 10 palle perse: grazie a questi contropiedi “gratuiti” Badalona è rimasta in partita. E tenersi un avversario del genere in scia non è mai una buona idea. Nel terzo quarto infatti, dopo il +11, ecco che il vantaggio si assottiglia: la partita diventa uno scontro punto a punto, in cui Brescia fa la parte…di Trento. In qualche modo riesce sempre a rimanere davanti, anche di un solo punto, come aveva fatto la Dolomiti lo scorso sabato, e questo fa tutta la differenza del mondo: soprattutto dal punto di vista psicologico.
In un ultimo quarto di tensione, viene fuori la freddezza della Germani: i 203 cm di Cobbins giganteggiano contro i 216 di Tomic (è così, anche se sembra strano), Della Valle continua a macinare punti e Nikolic mette canestri di un’importanza capitale. Le soluzioni in contropiede e ai liberi che avevano dato tanto a Badalona nei primi 30′ scompaiono, davanti ad una Germani intensa e aggressiva, soprattutto con la sua batteria di centri. Il movimento di palla continua a essere buono, tanto che la Leonessa chiude con 23 assist e un meritato 42% da 3 punti. Il vantaggio torna a essere consistente negli ultimi minuti e la tripla “ignorante” di Della Valle a 50 secondi dalla fine chiude i conti sul +10. Game, set, match: l’impresa è servita.
La sintesi
Inizio di partita convincente della Leonessa, con Burns e Moss lanciati in quintetto che fanno un buon lavoro in difesa e sotto canestro: con le prime triple di Cournooh e Gabriel Brescia riesce a prendere 7 punti di distacco a metà frazione (+7). Badalona è a secco dalla lunga distanza e non riesce per ora a far prevalere la sua fisicità: la Germani resta avanti, 18-11 al 7′. Buon ingresso anche di Nikolic, al rientro dall’infortunio: dall’altra parte Badalona continua a litigare con il ferro (0/5 da 3) e non sblocca le sue bocche da fuoco. Grazie a Tomic e ai tiri liberi (8 nei primi 10 minuti) i catalani non si distaccano troppo, ma il primo quarto vede comunque la Germani avanti 25-17.
Il tallone d’Achille dei padroni di casa sono le palle perse in questo inizio di gara: sono già 9 dopo meno di 15 minuti e non consentono a Brescia di scappare contro una Badalona dal voltaggio troppo basso. Parra prova a sbloccare i suoi, che vivono soprattutto della transizione e dei tiri liberi e riescono a tornare a contatto: dopo il 34-28 di metà frazione, ecco il 36-33 del 17′. Cournooh fa e disfa, Massinburg disfa e basta, ma Della Valle incanta incanta nei giochi a due e arriva subito in doppia cifra. Il copione, però, è sempre quello: Brescia spreca un po’ di occasioni e si trova ad un minuto dalla fine del primo tempo con solo 3 punti di margine. In ogni caso, con altri 2 di ADV (14 nel primo tempo) e una super rimessa per Cobbins, Brescia è avanti di 7 dopo 20 minuti.
Tripla di Gabriel e poi di Cournooh: massimo vantaggio di Brescia sul +11. La Germani incanta in questo inizio di terzo quarto: Burns è sontuoso a contenere i centimetri di Ante Tomic, peccato per un paio di canestri che girano sul ferro, ma Brescia c’è. Joventut molto, molto macchinosa. La classe di Tomic tiene in partita i catalani, che poi provano a mettersi in ritmo da 3: 50-44 al 25′. -3 con la tripla di Parra: ora i padroni di casa devono soffrire. 10-0 di parziale e il vantaggio di Brescia non esiste più. La tripla di Nikolic è manna dal cielo: di nuovo +4, 53-49. Ancora Parra da 3, ma risponde di nuovo Nikolic: terzo quarto di tensione al PalaLeonessa. Si chiude con un canestro da 2 di Della Valle che restituisce 5 punti di vantaggio a Brescia: 60-55.
Badalona continua a mettere pressione: altra tripla della Joventut e -2 (62-60). Altra super rimessa di Brescia: +4, poi ancora Tomic per il -2 e Moss per il nuovo +4 Germani. Sembra una partita a ping pong l’inizio dell’ultimo quarto: prova ad accelerare ADV con due liberi per il 68-62 e Cobbins con un passaggio “alla Magic” in short roll per Akele. La Leonessa sembra riprendere il controllo sul 70-62 a 5′ dalla fine, ma la partita è lunghissima. Catalani sempre più Tomic-centrici: sono già 20 punti per il veteranissimo, ma Della Valle è ancora abilissimo a prendersi i liberi e fa +9. Ribas batte un colpo e segna il 73-66 a 3 minuti dalla fine. Ma Brescia c’è e torna a +8 a 2 minuti dalla fine con un ottimo Nikolic: poi ci mette ancora lo zampino uno dei migliori in campo. Con la tripla di Kenny Gabriel cadendo all’indietro sembra esserci il “game, set and match” sul +11 a 2 minuti dalla fine, ma Badalona è ancora viva: 5-0 di parziale, subito in modo molto ingenuo da Brescia. La Joventut recupera ancora palla e ora c’è da soffrire: arriva l’1/2 di Cournooh a calmare le acque. 80-73 poi la tripla ignorante di Della Valle che fa esplodere il PalaLeonessa: +10, partita in ghiaccio. Finisce 85-75.
Germani Brescia 85 – Joventut Badalona 75
Parziali: 25-17; 19-20; 16-18; 25-20
Progressione: 25-17; 44-37; 60-55; 85-75.
Le pagelle – di Sergio Bertazzi
Germani Brescia
Kenny Gabriel 7: segna solo da 3 punti (4/7), ma sono canestri importantissimi e guidano la Germani soprattutto nel primo tempo. Non si fa vedere più di tanto, cattura solo 3 rimbalzi ma la sua è la solita presenza da leader.
CJ Massinburg 5,5: l’unica nota stonata della serata bresciana (oltre a Taylor). 10 minuti di pasticci, con 0/4 e tante decisioni discutibili.
David Cournooh 7,5: come dice Magro, qualcuno faccia una statua a “Reginaldo”. Continua a sacrificarsi, soprattutto nel ruolo di play, e lo fa con efficacia. Peccato per qualche ingenuità e layup sbagliati, ma ci sono 16 punti con 6 falli subiti.
Amedeo Della Valle 9: nella tripla ignorante a 50 secondi dalla fine c’è tutta la gioia e la magia di una serata speciale per ADV e per Brescia. Il marchesino è una sicurezza quando si tratta di liberi (10/10) e prende per mano la Germani nei momenti di difficoltà. 26 punti, 5 assist, 7 falli subiti.
Nicola Akele 6: accoglie per 3 volte gli inviti a canestro dei compagni segnando 6 punti. Un po’ ingenuo su alcune palle vaganti, ma va bene così.
David Moss 6,5: nei 20 minuti in campo si fa sentire. Ci mette esperienza e grinta: rotazioni giuste in difese e due canestri importanti dall’altra parte.
Tai Odiase 6,5: per lui una sufficienza abbastanza “neutra”. Con l’ottimo ingresso di Burns e Cobbins che diventa “Lord of the rings” nel finale, Tai non si trova per le mani grandi responsabilità. Svolge comunque un buon lavoro sotto canestro
Mike Cobbins 8: la lotta con Tomic è Davide contro Golia ma Mike non ne esce con le ossa rotte. Sale di colpi nell’ultimo quarto e chiude splendidamente l’area: 4 punti e 6 rimbalzi, con tante cose che non sono misurate dai numeri
Chris Burns 7+: molto, molto bene. Non è facile essere sempre sul pezzo nei periodi in cui giochi pochi minuti: Chris stasera parte in quintetto e gioca 10 minuti di assoluta qualità, sporcando tantissimi palloni e prendendo 5 rimbalzi.
Tommaso Laquintana sv
Ryan Taylor 6-: rimane ancora un corpo estraneo nell’attacco bresciano. Nulla di rimarcabile in 12 minuti: tra qualche settimana rientrerà Petrucelli… Un po’ di contributo dovrebbe darlo ora, ma a parte le partite con Lubiana e Sassari dà poco.
Aleksej Nikolic 7,5: quanto era mancato un play di ruolo di livello in queste ultime settimane e, in generale, negli ultimi due mesi per Brescia. 13 punti, 5 assist e tante gestioni lucide dei raddoppi sui giochi a due.
Joventut Badalona – di Laura Cristaldi
Yannick Kraag: s.v.
Pep Busquets 6: non sempre preciso al tiro, ma presente dai due lati del campo, cercando di apportare energía.
Pau Ribas 4: troppi errori e palle perse per uno dei veterani che dovrebbe servire da esempio per i giovani; 0/5 da oltre l’arco e 3 palle perse, oltre agli errori sotto canestro sono risultati fatali per i suoi.
Kyle Guy 5,5: non è stato il “killer guy” che ci si attende a Badalona; impreciso al tiro, almeno lotta a rimbalzo.
Henry Ellenson 3: irriconoscibile. Era stato l’MVP di squadra sabato scorso in campionato; al PalaLeonessa non sono è stato inutile, ma addirittura dannoso. Decisamente non la sua serata.
Albert Ventura 5: dopo l’exploit in campionato non è riuscito a ripetersi, e non ha inciso per i suoi nel marcatore.
Guillem Vives 7: nonostante la scialba prestazione di squadra, lui la sua partita da buon playmaker l’ha fatta, con 7 assist e 7 punti (2/2 in triple).
Andrés Feliz 6,5: non impattante a livello di punti come in altre occasioni, ma sempre energico, pronto a buttarsi su ogni pallone.
Simon Birgander 5,5: non incisivo, si nota la mancanza di esperienza e la non perfetta condizione fisica. La squadra ha girato molto meglio con Tomic.
Joel Parra 7,5: sempre più il simbolo di questa squadra; compierà 23 anni il prossimo aprile, ed è già un leader da entrambi i lati del campo. Letale in fase di annotazione sia nel pitturato che dal perimetro, ha una buona visione di gioco e non si tira indietro in difesa. Sentiremo parlare di lui per almeno il prossimo decennio.
Zsombos Maronka: n.e.
Ante Tomic 8: l’anima del Joventut. Se la Penya è rimasto aggrappata al risultato per tutta la partita non permettendo a Brescia di rompere il marcatore lo deve a lui. MVP a tutto campo, impeccabile anche dalla lunetta (il suo tasto dolente fino a qualche anno fa). Classe sopraffina.