Bologna, 26 novembre 2022 – Quella di stasera oltre che una partita è stata una vera e propria battaglia, combattuta con durezza e lealtà, da parte di ambedue le squadre, con la giusta dose di polemiche che partite del genere spesso si trascinano, dove chi ha vinto ha sicuramente meritato, essendo l’Efes stato in vantaggio per quasi tutta la partita, ma chi ha perso non è uscito sconfitto dal parquet.
Reduce dalla beffa di Atene, la Segafredo Virtus Bologna ha affrontato i bicampioni d’ Europa in netta ripresa e reduci dalla roboante vittoria di Milano con la consapevolezza di incontrare una squadra più forte, più esperta e con anche il vantaggio di avere avuto praticamente due giorni in più di riposo. La partita è stata praticamente sempre condotta dagli uomini di coach Ataman che oltre allo stellare Will Clyburn di questo periodo, hanno trovato un Rodrigue Beaubois che ha sfoderato una prestazione fantastica a tutto tondo da 30 di valutazione.
Dopo un primo quarto abbastanza equilibrato, nel secondo parziale si scatena la coppia turca che segna 17 punti su 21 e contribuisce a mandare al riposo i bizantini sul massimo vantaggio di +6 e ci vuole solo la caparbietà di un Iffe Lundberg ispirato in attacco e di un Ale Pajola indemoniato in difesa, per contenere i danni. Peccato che la morbidezza da stracchino scaduto di Mom Jaiteh vanifichi gli sforzi delle guardie bianconere poiché il lungo francese è sempre in ritardo su ogni chiusura, trovandosi sempre nel mezzo al guado non chiudendo sui piccoli e non coprendo l’area, mentre un Milos Teodosic, scentrato al tiro, regala cioccolatini che i compagni buttano con noncuranza.
Dopo il riposo ed un paio di minuti di equilibrio, l’Efes dà sfoggio di tutta la sua potenza e classe, con una gragnuola di triple, con l’ex di turno M’Baye protagonista, arriva al +16, dando una impressione di potenza ed ingiocabilità mai vista in altre avversarie, ed è solo un mini parziale di 6-0 ispirato da Teodosic e concretizzato da Semi Ojeleye che permette alla Virtus Bologna di andare all’ultimo mini riposo sotto solo di dieci lunghezze.
La Segafredo prova a crederci, rosicchiando punto su punto viaggiando sempre sul -5, ma a 4’25” dalla fine avviene il fattaccio: fallo in attacco di Teodosic, gli arbitri optano per un antisportivo ed al n°44 cominciano a salire i fumi, tutto il Paladozza sa cosa sta per accadere, ed in fatti nel breve volgere di 5″ il serbo si fa fischiare fallo tecnico ed espulsione. La panchina bolognese non ci sta e fiocca un altro tecnico che manda in lunetta il glaciale Beaubois per il +8 che sembra chiudere la partita ed al danno si aggiunge la beffa, perché il fallo antisportivo che ha scatenato tutto il putiferio viene derubricato a normale fallo in attacco.
Nonostante la mazzata gli uomini di Scariolo non si perdono d’animo e, guidati da un indomito Pajola, trovano la forza di tornare a -1 con poco più di un minuto e mezzo da giocare. Ma questo punto torna protagonista il campione con la C maiuscola e, ad un minuto, dalla fine Clyburn si inventa una bomba senza ritmo da otto metri che spezzerebbe le gambe a chiunque ma non a questa Virtus che, sul -3, a poco più di 7″ dal termine, forza un’infrazione di 5 secondi su una rimessa laterale ed ha il tiro del pareggio con Cordinier che si stampa sul primo ferro, consegnando all’Efes una meritata, ma sofferta vittoria.
Gloria ai vincitori, che hanno dato l’idea di essere una vera e propria corazzata, basti considerare che Zizic è il terzo lungo e che Larkin è ancora a riposo. La prossima sfida con l’Olimpiakos sarà un bel banco di prova per capire se i turchi sono definitivamente usciti dalla solita crisi di inizio stagione.
In casa Segafredo Virtus Bologna, se non fosse un ossimoro, si potrebbe parlare di bella sconfitta. La Virtus di questa sera ha dato dimostrazione al suo coach ed al suo pubblico di avere un’anima, di essere pronta a gettare il cuore oltre l’ostacolo, non solo metaforicamente e si spera che la determinazione sfoggiata questa sera venga riproposta in casa della Stella Rossa nella prossima sfida, sperando che Toko Shengelia possa rientrare in gruppo.
Tre note per coach Scariolo:
La prima: per cortesia, la prego, basta con la 3-2 dopo le rimesse dal fondo. Cambi, vari un pò, oramai lo sanno anche i sassi.
La seconda: tutto il Paladozza sapeva come si sarebbe evoluta la protesta di Teodosic quindi, visto che prevenire è meglio che curare, il tecnico lo prenda lei, e vedrà che Milos verrò a tranquillizzarla…
Ultima nota: probabilmente blasfema, ma giocare l’ultimo possesso con Belinelli in campo no? Serviva solo un tiro da tre e probabilmente forzato, chi meglio del n° 3 da San Giovanni in Persiceto?
Highlights
Sala Stampa
Virtus Segafredo Bologna vs Anadolu Efes Istanbul 80-85
Parziali: 18-19; 16-21; 19-23; 27-22.
Pagelle
Nico Mannion n.e.
Marco Belinelli n.e.
Alessandro Pajola 7,5: lotta su ogni pallone, sgomita, scalcia, si tuffa, dà una sferza di energia ad ogni suo ingresso in campo.
Ismael Bako 5,5: partita durissima, non ha ancora l’esperienza per capire esattamente come stare in campo, però è sicuramente più mobile del compagno di reparto.
Mouhammadou Jaiteh 4,5: è lento, è molle, non capisce gli aiuti, ed anche stasera sbaglia un canestro come quello di Atene, che gli si insegni a schiacciare.
Iffe Lundberg 7+: non ha la mano dalla lunga distanza delle giornate migliori, ha sulla coscienza un palla persa sanguinosa nel finale quando, anzichè concludere il movimento di tiro ed andare a canestro preferisce un improbabile passaggio a Mickey.
Daniel Hackett 7: è uno dei mastini che provano a sfiancare Micic da inizio gara.
Jordan Mickey 7,5: lotta contro i “bestioni” avversari ed è il più concreto fra i lunghi.
Kyle Weems 5,5: è entrato in un buco nero offensivo che sembra non terminare mai.
Semi Ojeleye 7,5: giocatore di grande sostanza, anche stasera va in doppia cifra, peccato per le due bombe sbagliate nell’ ultimo parziale.
Milos Teodosic 4: conosciamo tutti i suoi limiti, però un giocatore della sua esperienza non può commettere un’ingenuità come quella di stasera.
Isaia Cordinier 6: difende, stoppa, non ha una mira dittrissima, ma almeno questa sera ci ha provato.
Rodrigue Beaubois 9: semplicemente perfetto.
Elijah Bryant 7: silenzioso ed efficace.
Omercan Ilyasoglu n.e.
Will Clyburn 8+: è in un momento di forma strepitoso, se non permettono l’uso delle armi per fermarlo, al momento non è fermabile, ma solo, forse, limitabile.
Isaiah Taylor 6: una palla recuperata e poco altro.
Tibor Pleiss 6,5: se può tirare dal centro è spesso implacabile.
Vasilije Micic 5+: non è dominante, ma stasera non serve.
Amath M’Baye 7,5: con la sua raffica del terzo quarto spezza in due la partita.
Achille Polonara 5,5: non è ancora all’interno della squadre.
Ante Zizic 6: sta recuperando la forma dopo i mille acciacchi delle scorse stagioni. A pensare che il terzo lungo dell’ Efes tremano le gambe.
Bryant Dunston 5,5: meno dominante del solito.
tromba