L’Olimpia Milano, reduce dall’ennesima sconfitta (la quarta in fila) rimediata a Kaunas contro un non certo trascendentale Zalgiris ospita i bi campioni europei dell’Efes in una partita molto importante per entrambe.
Per i campioni d’Italia, perché hanno già subito troppe sconfitte tra le mura amiche (Alba, Real Madrid e Virtus Bologna) e perché la classifica è preoccupante; per quelli d’Europa, perché anche loro hanno avuto una partenza a rilento con la particolarità di non aver ancora vinto lontano da Istanbul.
Ed hanno rimediato subito a questa lacuna venendo al Forum e creando uno sconquasso in casa milanese che rischia di essere epocale. Per i primi due quarti si è giocata la partita che tutti si aspettavano, l’Olimpia Milano di nervi e cuore con qualche folata dei singoli (Mitrou Long su tutti) e l’Efes a punire come fece lo scorso anno nei playoffs sul pick’n’pop con Pleiss e a godere delle giocate di uno dei 3 più forti giocatori europei ad oggi.
Dopo l’intervallo, il disastro: 17 punti nel secondo tempo, di cui almeno 6 fatti a babbo stra morto è una statistica in continuità con le partite precedenti ed è amplificata dal fatto che la squadra di Ataman era in una di quelle serate balistiche da film, quindi lo scarto si è subito dilatato assumendo le proporzioni…Dell’asfaltata!!?
Chi tifa Olimpia ne ha viste tante, troppe anche rimanendo solo al nuovo millennio e questa situazione si va ad aggiungere ad una collezione che tutti pensavano di aver interrotto e messo in soffitta.
A memoria ricordo che dopo la clamorosa finale scudetto del 2005 si aggiunsero Bulleri e Galanda ma la squadra affondò; ricordo la squadra del post scudetto 2014, lontana parente di quella dell’anno prima con lo stesso coach, un pò come oggi; ricordo la squadra post scudetto di Repesa implodere su se stessa come fece anche quella di Pianigiani sempre dopo aver vinto il tricolore.
Quindi che ci sia una sorta di maledizione post scudetto mi pare assodato. Ma cosa diavolo è successo questa estate? Dove è finita la squadra che incantò mezza Europa e vinse piuttosto agevolmente in Italia? Ma soprattutto, che fare adesso? Ecco, qua le risposte possono essere una, nessuna e centomila.
Lo sfogo di Messina è una picconata alla serenità di squadra ed ambiente, vedremo che risultati produrrà. Da parte mia non voglio ripetere le cose che scrivo da tempo e senza uscire dal seminato tecnico mi limito ad osservare che: ad oggi, questa è una squadra senza principi tecnici, o con principi fuorvianti rispetto alle caratteristiche di ognuno e questa è la principale colpa di Messina che i giocatori li ha scelti e li allena.
Probabilmente per uscire dall’empasse serviranno decisioni forti, tecniche e non che sia difficile per non dire impossibile prevedere pure suggerire qualcosa, senza vivere squadra e spogliatoio.
La limitazione è che si deve andare a fine stagione con questi, tesseramenti per nuovi innesti ne son rimasti…Uno!! Quindi caro Ettore, su le maniche e cava fuori qualcosa di meglio da questo gruppo, che di certo non vale lo scempio prodotto contro l’Efes.
IL TABELLINO: OLIMPIA MILANO – ANADOLU EFES ISTANBUL 51 – 80
DIAMO I NUMERI
6 – i punti del nuovo innesto Luwawu Cabarrot. Nessuno mette in dubbio la bravura del giocatore, fino a ieri l’altro stava nella NBA anche se da comprimario ma questa partita ha già mostrato che una mano la possa dare a patto che se non ci si aspetti sia lui quello a rivoltare la squadra, allora siamo fuori strada. Ergo, per me acquisto inutile. Sarebbe stato molto meglio prendere un creatore dal palleggio con punti nelle mani, capace di mettersi in proprio per evitare di mettere a tabellone 7 punti in un quarto…
4 – i liberi tirati da Milano ma erano zero fino al 38′ di gioco abbondante. Tra tutte mi pare la statistica più raggelante. Dovrebbe indicare mancanza di aggressività? Oppure si è abusato del tiro da tre punti, sia per mancanza di soluzioni alternative che per impossibilità a superare la difesa Efes da parte dei Pangos e di Hall ma anche dei lunghi? Secondo me un pò di tutto questo e si è persa l’occasione di porre parzialmente rimedio, vedi il punto sopra.
10 – i punti, tutti di ottima fattura, dell’ex M’Baye. Di lui se ne erano perse le tracce dopo l’esperienza milanese, in realtà diciamo impolverate più che perse. E’ tornato alla ribalta in nazionale prima e con i club poi mostrando molti miglioramenti rispetto a qualche anno fa, non tanto tecnici perché è sempre stato un buon realizzatore ma per durezza mentale, concentrazione e cattiveria. Quasi irriconoscibile, e pensa che anche a Brindisi ed a Bologna sponda Virtus concordino con me.
33 – il numero di Achille Polonara, ormai una kryptonite per l’Olimpia Milano. Spesso nella sua carriera ha fatto parte delle squadre che, venute al Forum, hanno fatto finire cicli, dimettere allenatori in seguito ad eliminazioni clamorose dai playoff. Insomma una iattura per i colori biancorossi ed io che do un peso alla superstizione dico: aldilà delle sue indiscusse doti tecniche, ingaggiamolo! Chissà mai che riesca a girare l’energia da negativa in positiva…
SALA STAMPA
Cristiano Garbin
@garbo75