Amburgo (GER), 19 agosto 2022 – L’Italbasket di coach Poz e del fido assistente Edoardo Casalone perde anche la quarta partita amichevole – amichevole oggi per modo di dire – su le quattro gare disputate (Slovenia e due volte vs la Francia), in quel del VTG Supercup di Amburgo pur andando sopra di dieci (44-54) a metà gara ed andando sotto di quattro, 90-86 alla fine.
Ma non sappiamo dire se, tutto sommato, si sono visti passi avanti caratteriali nella sconfitta di stasera contro la Serbia del maestro Pesic.
Certo, rispetto alla debàcle di Montpellier si son visti passi avanti da gigante ma per il resto, quando la gara si fa “non più amichevole”, gli Azzurri smarriscono ancora una volta le sicurezze costruite sapientemente nel corso del secondo e terzo quarto (anche +14! per l’Italbasket tutto Simone Fontecchio e Nico Mannion), e basta una triade arbitrale folle dal tecnico facile e qualche libero sbagliato, come sempre, per far saltare di nuovo il banco dopo aver mostrato i muscoli ai serbi per 36′ di gioco almeno.
E invece finisce con Poz che sbraita al tavolo dei refertisti al termine della partita, con un Fontecchio da record in carriera azzurra (25 p.ti) ed un Mannion da 17 punti di gran qualità, ma con la ennesima constatazione che se il lungo avversario – quale esso sia – si mette a ricevere nel pitturato degli azzurri, non ne esce nulla di buono: cosi anche stasera quando, prima Milutinov e poi super Nikola Jokic poi, devastano i “lunghi” azzurri con scarichi da sotto o giocano in post basso da manuale del basket alla voce “come darla sotto a un lungo”.
Oh beninteso…Non ne esce accartocciato né il volenteroso Paul Biligha nè Nick Melli specialist, entrambi deputati con Achi Polonora e Giampaolo Ricci all’arduo compito, ma dalla battaglia di manate e mannajate ancora non ci raccapezziamo: o le sai fare o le subisci! E stasera le abbiamo subite da sua maestà Jokic, sotto gli occhi semichiusi della terna arbitrale che evidentemente avevano “in serbo” di tornare ad arbitrare la Germania, per la finale del torneo di domani.
Maliziosi noi? Beh forse, ma certamente non faremmo qui facezie se Melli avesse messo dentro quel verticalone da sotto a 1’37″ dal termine quando, servito sotto la retina, muoveva un passo verso il ferro arancio e solitario…Semplicemente non la metteva!
Subito dopo Stefano Tonut sparava da tre (84-85) per ritirare su il morale dopo lo scempio melliano, ma il successivo quinto fallo di Fontecchio faceva sembrare l’Italbasket di Poz una cosa normale, non più eccezionale come era stata per molti, molti minuti quando cioè tirava sopra il 33% di bombe con trasparente facilità condite dalle magate di Nico Mannion ritornato a livelli junior NBA.
Anche la quarta amichevole del Poz dunque è andata, priva di Danilo Gallinari e scivolata via verso Lucic e Micic che hanno una gran fortuna, quella di poter servire nel pitturato e a loro piacimento il fratellone Jokic, affinchè faccia di questo sport le pensate, i movimenti e la possanza che tanti altri, oltre i 2 metri e 10, neppure si sognano.
Per inciso, il punto 81 dei serbi lo fa lui: un crack da tre punti. E tutti a guardare.
Gianmarco Pozzecco
“La cosa che conta per me è come i ragazzi scendono in campo e come vivono emotivamente la partita. Oggi siamo stati intensi ed è l’unica cosa che ha un valore assoluto. Voglio vedere giocatori che riescano ad esprimere le loro abilità e per farlo devono avere tranquillità, consapevolezza, fiducia e confidenza. Lo stesso vale a livello di squadra: è la base del mio lavoro. Andiamo per la nostra strada, consapevoli che l’atteggiamento che abbiamo avuto oggi contro una squadra dalla difficile gestione come la Serbia sia quello giusto anche contando la stanchezza. Nel complesso sono contento. Speriamo di recuperare in fretta Gallinari e qualche altro giocatore che è ancora un po’ indietro. Abbiamo un grande staff e dobbiamo continuare a lavorare tutti insieme”.
Coach gab