Pesaro, 19 febbraio 2022 – Nella prima semifinale della Frecciarossa Final Eight 2022 alla Vitifrigo Arena di Pesaro un’Olimpia Milano letteralmente sbuffante e poco lucida ringrazia un superlativo Sergio “El Chacho” Rodriguez da 22 p.ti (9/13 dal campo), che quasi da solo interrompe la striscia vincente dalla Germani Brescia (chiusasi ad otto vittorie consecutive), battendola 69-63 e staccando il biglietto per la finale di domani!
Di sicuro un match che rimarrà con un interrogativo grande come una casa del tipo: “E se Naz Mitrou-Long non avesse accusato dei guai muscolari scendendo regolarmente in campo, come sarebbe finita?”.
Difficile dirlo, di sicuro i suoi 9 p.ti, in netto ammanco numerico rispetto ai 16,2 in LBA ad oggi han pesato per questa Brescia, ma soprattutto ha fatto male agli azzurri l’1/8 dalla lunga che sono come un macigno per la coraggiosa e vogliosa truppa di coach Magro. Molto meglio Amedeo Della Valle che sognava tanto di fare lo sgambetto alla sua ex squadra però, sia chiaro, anche lui nonostante i 19 p.ti finali chiude con un 2/7 dalla lunga che si somma al lasco, molto lasco 5/27 di tutta la Germani Brescia e che sommato al 33-45 ai rimbalzi ne qualifica per certi versi una sconfitta amara ma senza tantissimi rimpianti se non quanto abbiamo citato prima, in riferimento a Naz Mitrou-Long.
E Milano? L’Olimpia, da squadra sorniona e di grande esperienza, ha di sicuro avuto questo Chacho planetario ma si e avvalsa del solito Kyle Hines cruciale nei rimbalzi offensivi negli ultimi, decisivi, possessi finali. Sarebbe però ingiusto non citare un Gigi Datome utile come l’acqua nel deserto, 12 p.ti pe-san-ti-ssimi per come li abbia prodotti, anche raccogliendo due rimbalzi importanti in altrettanti momenti importanti del match.
Potremmo quasi dire “massimo risultato con il minimo sforzo”? Beh sì, certi anche che la sensazione che questa Olimpia Milano abbia dato oggi è di una squadra che abbia qualche pila scarica, non Devon Hall che dopo un inizio così così, alla fine si è elevato con i suoi 12 p.ti. Comunque si doveva difendere la vittoria dello scorso anno al Forum e così sarà, Brescia saluta ma a testa alta e, credeteci, senza retorica!
Primo periodo, Hines da sotto e Della Valle da tre in transizione per iniziare con l’Olimpia Milano che cerca, come sempre, di tenere basso l’incedere del match e con la Germani Brescia che, ovviamente, cerca l’esatto contrario ma con delle sbavature offensive. Al 3′ è solo Kyle Hines a referto (6-3), perchè Nicolò Melli sbaglia troppo da sotto (0/2), ma pure da fuori e Brescia ne approfitta, 6-8 al con Naz Mitrou-Longe ed Amedeo Della Valle, subito dopo imitato da Christian Burns al ferro, è un 6-10 netto (con parziale da 0-7 per Brescia), e Messina chiama ovviamente tempo al 6‘. Al rientro ancora Sir Hines a segno ma non va per infrazione di 24″, ne fa le spese Malcolm Delaney per Sergio Rodriguez e Ben Bentil proprio per Hines, in questo caso un cambio da riposo. E proprio il ghanese mette la prima tripla per Milano, 9-10 al 7′ con Olimpia che respira un pò. Brescia non cambia una virgola, entra Datome per Daniels che subito si mette in ufficio, 11-10 con il suo classico movimento da post basso. Gigione impazza, 14-12 con la 2^ tripla milanese e coach Magro lancia nell’arena Cobbins e Moore. Si sblocca anche Devon Hall al vetro, 16-12 mentre Brescia adesso fatica a trovare pane e companatico. E quando sempre lui piazza la 3^ tripla biancorossa, Magro è obbligato a chiamare tempo sul 19-12 all’8′ di gioco. Al rientro ancora male Brescia al tiro da fuori con Moore, Bentil ne approfitta dopo una bellissima circolazione di sfera, 21-12 (10-0 di parziale per l’Olimpia), ma sul ribaltamento di fronte viene sanzionato un antisportivo a Hines, a dire poco eccessivamente penalizzante per Sir Hines. Ma Cobbins non ne approfitta, 0/2 dalla linea della carità e sul possesso successivo, altro ferro da tre stavolta per Mitrou-Long. Seguono diversi errori al tiro, conditi da molta confusione, si chiude al 10′ proprio sul punteggio palindromo 21-12, Milano dopo un inizio balbettante ha accellerato e Brescia non ha retto alla sgasata.
Secondo periodo, Messina cavalca Delaney con Rodriguez con Biligha a fare a sportellate con Cobbins. C’è anche Moss per Brescia ma il problema per gli azzurri è che i tiri, tutto sommato, vengono pure ben costruiti ma non finiscono mai nel cotone milanese, almeno fino ad ora, con almeno 5′ di gioco a secco! Ecco che però fa goal Laquintana in transizione per gli azzurri, 21-14 mentre Melli ne sbaglia un’altro vicino al ferro. Il play pugliese attacca ancora il ferro, 21-16 e di nuovo lui che corre in transizione, ma lo blocca Pippo Ricci in modo poco ortodosso, antisportivo vero al 14‘. Tommy non imita Cobbins, 2/2 ed è 21-18. Sull’azione di possesso successivo però, sempre lui, esagera e si becca uno stoppone con effetti speciali da Nick Melli e Devon Hall piazza la sua prima tripla del match, mandando al bar Gabriel, 23-18. Ma Laquintana è sempre vivo, Petrucelli (finalmente), ne segue le orme (23-20), con Pippo Ricci che la mette da sotto. Delaney va al vetro, segna, si lamenta, tecnico…27-22 per Milano ma Mitrou-Long ha la mano freddina oggi, niente libero per lui. John Petrucelli allora rivà dentro con la moto, lui sì che si prende il fallo e buono, 27-25. El Chacho fa male, di più Cobbins che schiaccia a due mani su assist di Mitrou-Long, 29-27 ma il play rivelazione della LBA oggi è veramente poco lucido, corre verso il ferro ma arriva lungo e perde una ghiottissima chances di pareggiare il match. Ma al 18′ esplode la curva bresciana quando Kenny Gabriel la mette da tre ed è sorpasso Brescia, 29-30! Ovviamente coach Messina ne ha viste troppe, time-out e quando ricomincia il match Burns va dentro molto bene al vetro, 29-32 e Melli (finalmente), ne mette uno ma faccia a canestro, 31-32. C’è però un Kenny Gabriel indemoniato, altra tripla ed è 31-35 a -55″ dalla fine. Rodriguez si mette in proprio (33-35), però Brescia ha capito che deve dar palla dentro e fuori e quando Petruccelli ancora va in lunetta, 33-37, mancano 20″ alla fine del secondo periodo ed è ancora il canario che la mette da tre, 36-37. Magro ha 6″ di possesso, chiama tempo ma Mitrou-Long spara una tabella dai 9 metri, termina quindi sul 36-37 un periodo in cui Brescia ha risposto molto, ma molto bene alla forza fisica di Milano mentre dall’altro lato del campo troppi errori al tiro rispetto ai precedenti dieci minuti di gioco. Certo, se Naz stesse meno peggio del solito fisicamente…
Terzo periodo, ottimo inizio con Burns al ferro (36-39), ma con la difesa dell’Olimpia che si apre con il Mar Rosso davanti a Mosè! Idem El Chacho che, se non segna, si guadagna due liberi realizzandone però uno, 37-39. Della Valle al vetro da dentro l’area, ancora El Chacho insomma, si corre parecchio adesso, 39-41 e, notizia delle notizie, corre anche Milano! Ancora Burns in contropiede (39-43), se Milano difende benino, Brescia non è da meno però adesso le perse dei rossi sono troppe! Rodriguez’s Show poco dopo con Mitrou-Long che va in crisi, in difesa ed in attacco perchè lo spagnolo lo irride uno vs uno e dopo gliela ruba, 43-43. Ma il l’ellenico-canadese s’ingarella, tripla (la prima), per lui, 43-46 al 25′. Eh ma El Chacho è solo lui: tripla e, dopo un errore di Burns da sotto, vola a canestro coast-to-coast e si guadagna anche il fallo!! Milano rivede la testa del match, 48-46 al 26′ però c’è sempre Mitrou-Long che guida Brescia e che non molla, lunetta per lui ed è parità, 48-48. Hines fa una sciocchezza non da Hines perdendo il possesso ma Milano non paga dazio perchè Brescia sparacchia a vuoto dai 6,75. Delaney si mette in proprio, 50-48 al 28′ ed ora Magro gioca la carta Cobbins e Petrucelli da 4 ed è proprio il paisà che va al ferro con effetti speciali, come Hall che però si avvale del vetro (52-50). Proprio il coach azzurro chiama tempo, -76″ dalla fine del periodo e bisogna migliorare l’attacco, però Mitrou-Long va a cercare guai, trovandoli, nell’area meneghina. Laquintana balla la taranta però senza lieto fine, -29″ alla fine e riecco Rodriguez in campo ma è Gigi Datome che raccatta un rimbalzo guadagnandosi due liberi, 54-50 a -7″ dalla fine, con Moss che la spara da fuori ma senza successo, si chiude sul 54-50 e con un grande applauso al Chacho, giocatore immenso a dire poco!
Quarto periodo, ce pensa Gigi al rientro, tripla ed è 57-50 per Milano. Della Valle però si guadagna tre liberi, 57-53 che sanno di acqua nel deserto per Brescia in questo momento. Eppoi c’è David Moss da due, 57-55, Brescia sa bene che se mollasse ora sarebbe finita! Lo sa bene anche Cobbins che vola in contropiede su intercettata ma Hines lo tampina e fa passi! Poi Datome, ancora a rimbalzo ma risponde Della Valle da tre, 59-58 al 34’. Petruccelli si mangia una tripla da urlo, invece non la sbaglia…Lui, sempre lui, El Chacho e l’Olimpia respira (62-58), al 36’. Gabriel fa un 3° fallo di frustrazione, Devon Hall ringrazia e Milano riscappa avanti sul 63-58 (solo uno su due, però). Ma Brescia è nervosa, poco fluida e soprattutto c’è Mitrou-Long che va troppo a sprazzi, causa malanni fisici: errore (grave), al ferro da una parte, Milano punisce con Hall da sotto, 65-58 e coach Magro deve stoppare tutto. Al rientro in campo Cobbins fa una fesseria da matita blu, blocco irregolare e l’Olimpia sfodera le sue proverbiali armi bianche, al secolo Kyle Hines, che raccoglie ben due rimbalzi in attacco subendo anche fallo, Brescia in bonus al 37’. Ma sulla rimessa un errore tragico-comico riconsegna il possesso a Brescia e Della Valle non esita (18 per lui), 65-60. Sempre lui si guadagna dei liberi, 65-61 e c’è un Kyle Hines che adesso entra in gara, 67-61 a quasi -100” dalla fine. Sempre lui, l’ex-Cska, si procura due liberi, anche lui uno su due ma adesso Milano è a +7 (68-61). Petrucelli veleggia alla Jordan, 68-63 ma quando siamo a -49” chi è che raccatta un altro rimbalzo in attacco e dopo consente a Delaney due liberi? Sir Hines! Però Malcolm ne mette solo uno, 69-63 cosi Brescia può provarci ancora. Ma gli azzurri fanno l’ennesima frittata in possesso, Milano tiene palla anche perché Petrucelli ne spara un’altra a vuoto da tre, finisce così 69-63, Milano è ancora in finale!
Sala Stampa
Ettore Messina
“E’ stata una partita molto dura perché ci siamo innervositi quando non facevamo canestro. Di nsolito non ci disuniamo, invece abbiamo fatto tanti errori per cui è stato importante vincere lo stesso. Sto parlando di nervosismo tecnico ovvero sbagli e allora smetti di muovere la palla e fai errori che normalmente non commetti. Il lavoro difensivo è stato di grande impegno, sapevamo che sarebbe stato difficile batterli, loro stanno facendo una grande stagione e si è visto perché. Ora ci servono energie per giocare una buona finale. Il lavoro di Hines nel tenere insieme la squadra con i suoi rimbalzi, la difesa, la sua presenza è stato decisivo. Dobbiamo fare meglio, ma intanto è stata un’esperienza importante per crescere. Riuscire a tirarla fuori questa vittoria contro una squadra in salute e con un potenziale offensivo notevole non è poco. Siamo stati anche bravi in alcuni momenti a trovare qualcosa dagli uomini che ci hanno dato di più, ad esempio Datome. Nei momenti difficili siamo anche riusciti a mettere la palla nelle mani giuste. Chacho ha giocato una partita eccezionale perché ha riaperto la gara poi è arrivato stanco al finale, ma è stato decisivo”.
Alessandro Magro
“La cornice di pubblico è stata bellissima, con tantissimi tifosi arrivati da Brescia a sostenerci e sono felice e orgoglioso del fatto che si sia riacceso grande entusiasmo intorno a questa squadra, per i ragazzi, che si meritano tutto questo, per il club e per la città. È stata una partita tosta, contro una squadra che ci ha messo in difficoltà: abbiamo tirato con percentuali sicuramente non usuali ma non è un caso, perché di fronte noi avevamo una difesa molto fisica. Da questa esperienza sono certo che i giocatori sapranno trarre la giusta consapevolezza per terminare la parte finale di campionato, che sarà molto complessa. Sono davvero orgoglioso dei miei ragazzi”.
Olimpia Milano – Germani Brescia 69-63
Parziali: 21-12; 15-25; 18-13; 15-13
Progressione: 21-12; 36-37; 54-50; 69-63.
Le pagelle
Olimpia Milano by Cristiano Garbin
Nicolò Melli 4: sbaglia la sua prima partita da suo ritorno a Milano tira malissimo e nemmeno difende come al solito avrebbe dovuto giocare molto ma molto di meno.
Sergio Rodriguez 8: la risolve lui con la sua immensa classe e la capacità di scappare ai raddoppi avversari. Immenso.
Devon Hall 6: fa fatica a trovare le sue solite scorribande però mette dei punti pesanti ed aiuta a rimbalzo.
Malcolm Delaney 5: vero che è nel primo tempo è poco tutelato dagli arbitri ma s’innervosisce sempre troppo facilmente e non è un fattore canestro nel finale appoggiato alla tabella escluso.
Gigi Datome 7: uno dei fattori della Vittoria Milanese diversamente dal solito non con le triple, che anzi sbaglia, ma con dei rimbalzi d’attacco preziosissimi convertiti in punti pesanti
Benjamin Bentil 6: visto il meglio di stasera meriterebbe di giocare molto di più ma non si sa per quale motivo Messina lo relega in panchina praticamente per tutto il secondo tempo.
Troy Daniels 5,5: i compagni faticano a prendere vantaggi e faticano a trovarlo dietro l’arco da tre punti quindi il suo tabellino è vicino al trilione.
Tommaso Baldasso 6: messo in campo in un momento non facile non demerita tentando di limitare Mitrou-Long.
Giampaolo Ricci 5: cavalcato da Messina per aprire il campo non riesce mai ad incidere ed anzi commette parecchi falli in difesa.
Kyle Hines 7,5: parte con 6 punti e, commette 2 falli che avrebbero potuto toglierlo dalla partita, ma alla fine è decisivo con dei rimbalzi incredibili convertiti in canestri on in riaperture per i compagni. E poi ovviamente i soliti aiuti e la solita difesa.
Germani Brescia by Sergio Bertazzi
Kenny Gabriel 5,5: grande fatica, come da copione, contro la fisicità di Milano. L’ex Mornar Bar prova con la sua mobilità difensiva a creare qualche problema ma non è abbastanza. 2 triple nel primo tempo importanti, poi si ferma.
Lee Moore sv: come contro Trento non è la sua partita. Solo 4 minuti in cui prova una tripla ma viene respinta.
Naz Mitrou-Long 4,5: purtroppo inguardabile questa sera. Terza partita di fila sottotono: 3/13 al tiro conditi da errori nella gestione del pallone e del ritmo gravi. La voglia di incidere ce la mette, a volte anche troppa. Qualche problema fisico nelle ultime ore: si vede.
John Petrucelli 6,5: piovra, agisce sempre al limite del fallo, dando fondo a tutta l’energia che ha in corpo. Prende ritmo anche nell’altra metà campo: peccato per due triple dall’angolo nell’ultimo quarto che sarebbero state importanti.
Amedeo Della Valle 6,5: rispetta la sua media di punti stagionale, facendo comunque molta fatica. Chiaramente l’attenzione su Milano è in buona parte su di lui e i due falli commessi all’inizio non lo aiutano. Arriva scarico alla fine, ma chiude comunque con 19 punti (2/7 da 3 punti).
Paul Eboua ne
Micheal Cobbins 6: un leone, per la voglia di battersi sotto canestro (7 rimbalzi). Il talento è quello che è, non puoi pretendere che ti decida la partita…però in termini di presenza e aggressività almeno non sfigura.
David Moss 5,5: 10 minuti in cui tenta di difendere forte, alla vecchia maniera. Vecchia, però. Non riesce a stare al passo, da segnalare solo un bel canestro nell’ultimo periodo con cui prova a tenere viva la partita
Christian Burns 5,5: qualche buon aiuto quando marca Hines e non deve dunque muoversi sull’arco, ma per il resto una gran fatica. La differenza di energia con Cobbins sotto le plance oggi è evidente.
Tommaso Laquintana 6,5: contro un’avversaria di alta Eurolega per ricevere una sufficienza a Tommy basta la scarica di energia che ha dato nel secondo quarto. Poi poco altro, ma cosa si poteva pretendere contro Chacho, Delaney e compagnia?