Dopo un attesa di 4 anni la Coppa Italia torna ad essere proprietà di Milano e dopo questa edizione della Final 8 dominate in lungo e in largo non poteva che finire così.
Come molti avevano fatto notare se la vera finale anticipata doveva essere la semifinale contro Venezia, finita così, a maggior ragione la finale contro la Cenerentola Pesaro avrebbe dovuto essere più scontata della venuta del Natale il 25 dicembre.
L’equilibrio praticamente dura 8 minuti, poi l’Olimpia decide di attivare la modalità difesa Eurolega e per i marchigiani è notte fonda. Solo 6 punti segnati nel secondo quarto, quello del break spaccapartita.
I restanti minuti sono stati solo un lungo trascinarsi verso la sirena finale prima dei festeggiamenti milanesi e dell’uscita di scena a testa altissima della squadra di Repesa.
Il buon Jasmin è tornato così a giocarsi una finale di un trofeo dopo tanti anni, ha riassaporato il profumo di grandi sfide dopo le sfortunate esperienze all’estero susseguenti al biennio in casa Olimpia iniziato molto bene ma finito nel peggiore dei modi.
Ora entra in scena la nazionale che ferma il campionato ma non l’Eurolega, appuntamento quindi giovedì per un big match contro il Maccabi piuttosto importante per la classifica.
Siamo sicuri che l’Olimpia ci arriverà pronta e che, dopo i meritati festeggiamenti di questa sera, domani la truppa sarà già in palestra per prepararsi ad affrontare i vari Wilbekin e Caloiaro.
Olimpia Milano – Vuelle Pesaro 87-59
LE PAGELLE
Carpegna Prosciutto Pesaro
J. ROBINSON 4,5: dopo due partite stellari il piccolo grande uomo è crollato davanti alla salita più ripida. Troppo il gap fisico, troppa la disabitudine a giocare contro questo tipo di difese.
FILLOY 5: l’ex di giornata ormai non è più il trascinatore di Avellino e Venezia e pure lui contro la fisicità milanese affoga.
DELFINO 4: stritolato dalla difesa di Messina, spara a salve e commette errori non da lui. La faccia alla premiazione era tutta un programma, lui che una finale di 40 e più punti l’aveva già persa…..
G. ROBINSON 4: un ectoplasma. Dopo buone prestazioni gioca questa pessima partita che sarà anche l’ultima in maglia Carpegna
ZANOTTI 6: come i suoi minuti giocati, onestamente troppo pochi e chi lo sa il perché…
TAMBONE 4: combina parecchi disastri ma ragazzi, provate voi a fronteggiare Punter e Delaney con un fisico da ragioniere….
DRELL 6,5: ha la tendenza a combinare una sciocchezza e l’azione dopo una super giocata….Questi mesi con Repesa saranno fondamentali per la sua carriera. L’approdo NBA mi pare un filo ottimistico comunque….
FILIPOVITY 6,5: potrei copia incollare il commento di Drell, tralasciando però la parte sull’NBA. Per lui il treno non passerà più
CAIN 7: solo soletto là sotto contro gli energumeni milanesi fa già molto e si conferma giocatore tutta sostanza molto sottovalutato. Andate a chiedere a Brescia se potendo tornare indietro nel tempo lo lascerebbero andare…..
Olimpia Milano
PUNTER 6,5 : primi 5 minuti in cui presumibilmente ha fatto innervosire tutti i tifosi milanesi. Poi si sblocca da dietro l’arco ed è un altro Punter, anche se quello che di solito vediamo in Eurolega è di altro livello.
DELANEY 7: annulla il folletto Robinson e davanti è concreto e senza fronzoli.
RODRIGUEZ 6: giornata in ufficio per Sergio. Non servivano i suoi punti ed allora si limita a passarla di qua e di là (8 assist).
MORASCHINI 6,5: più deciso del solito offre minuti di qualità.
SHIELDS 6: scentrato da fuori ma sempre presente sui due lati del campo.
DATOME 7,5: l’uomo in più di queste Final 8, anche oggi il migliore per distacco nel plus minus (+36). Vince il suo secondo trofeo italiano da MVP. Poteva andare peggio.
LEDAY 6,5: solito buon contributo realizzativo ma oggi meno ficcante di altre volte.
HINES 7: un uomo che gioca con gli juniores. Strappa palloni già in mano altrui, difende su tutti, fa recuperare palloni, aiuta come nemmeno sui manuali cestistici dedicati all’arte di non prendere canestri…..vincente.
BILIGHA 7: prima azione, scivolamento come difesa vuole su Delfino costretto a forzare….un giocatore che esce da questa Coppa Italia ritrovato e rinfrancato.
CINCIARINI, MORETTI , WOJCIECHOWSKI NG
SALA STAMPA
Ettore Messina
“E’ stata una partita condizionata dalla stanchezza di Pesaro che veniva da due gare molto dure, ma io voglio dare merito ai ragazzi di aver cominciato la gara con attenzione, non hanno mai alzato il piede dall’accelleratore e così è stata una grande progressione, anche se loro ovviamente avevano le gambe affaticate.
Abbiamo giocato una coppa di alto livello e dopo i primi minuti della semifinale con Venezia ci siamo sbloccati ed è stato davvero bello. Ci siamo affidati alle nostre armi, alla difesa, difendere bene insieme e mostrando tanta voglia di passarsi la palla.
Sono state tre partite di grande solidità, quindi è una vittoria che ci dà fiducia in vista della retta finale del campionato e dell’EuroLeague. Sento gratitudine per il sig. Armani, per la sua famiglia, per Leo Dell’Orco perché alla fine di una stagione non facile come quella passata hanno manifestato fiducia in quello che io e lo staff volevamo fare.
Hanno avuto fiducia e pazienza credendo in noi come persone prima che come professionisti. Mi sento davvero fortunato di essere all’Olimpia in questo momento. Ma già giovedì abbiamo il Maccabi e cercheremo di fare un passo avanti. Nei playoff poi si azzera tutto. Speriamo di farci trovare nelle condizioni giuste.