Trento, 14 dicembre 2021 – E’ veramente una stagione un pò matta quella in corso per la Dolomiti Energia Trentino che anche nel #Round7 della 7DAYS Eurocup 2021-22 deve arrendersi, questa volta in casa, ai turchi del Turk Telekom Ankara per 70-76.
Eh sì, proprio una stagione un pò matta dicevamo. Mentre il team di Lele Molin si sta issando ad essere una delle probabili protagoniste in LBA dopo 11 gare, in Europa sta avvenendo paradossalmente l’esatto contrario di quanto accadeva lo scorso anno di questi tempi: Dolomiti Energia Trentino qualificata alle Top 16 di 7DAYS Eurocup, nei bassifondi della classifica in Italia nel dicembre del 2020.
Complesso comprenderne i motivi di questo totale ribaltamento ad un solo anno di distanza. Di sicuro la rivoluzione totale del pacchetto stranieri in estate ha generato qualche difficoltà nell’assemblare al meglio il roster, la brutta Supercoppa LBA con sole sconfitte lo testimonia.
Ma sebbene le caratteristiche tecnico-atletiche globali del roster di questa nuova Dolomiti Energia Trentino facessero pensare ad un miglior rendimento medio in entrambi i tavoli da gioco, questa sesta sconfitta su sette gare nella 7DAYS Eurocup 2021-22 suona un pò come una sentenza, negativa, quantomeno per il cammino nella manifestazione.
Infatti questa sera nel match perso vs i volenterosi ma non imbattibili turchi del Turk Telekom Ankara son di colpo scomparse quelle sensazioni positive che avevano caratterizzato le ultime due gare della Dolomiti Energia Trentino in Europa, sia la prima vittoria vs i polacchi dello Slask Wroclaw che la cocente sconfitta vs il Lokomotiv Krasnodar, quest’ultima forse immeritata e che poneva comunque i bianconeri in un’ottica prestazionale positiva.
Questa sera è dunque andata in scena la versione più sdrucita dell’Aquila bianconera in Europa: primo periodo disputato ad un ritmo di gara da precampionato, errori marchiani al tiro e difesa diversamente molle da un budino, una manna per il Turk Telekom Ankara con un Anthony Clemmons, appena da due settimane fuoriuscito da Sassari, questa sera per niente scoppiettante.
Quindi sempre ad inseguire gli avversari, tirando male nell’insieme (37,5% da due, 22,2% da tre…), sempre in affanno dove al termine dei 40′ di gioco sono certamente gli italiani, nello specifico i giovani Luca Conti, Max Ladurner e Capitan Toto Forray a brillare per verve e voglia di combattere, dettaglio poco applicabile alla coppia Cameron Reynolds-Jordan Caroline che colleziona sì 41 punti in due (21 p.ti il primo ed addirittura una doppia doppia il secondo con 20 più 12), con il texano mancino che addirittura sbaglia più da dentro l’arco che da fuori (50% da tre).
Sono quindi proprio gli italiani, ad eccezione forse del peggior Diego Flaccadori della stagione (2 p.ti…), che mettono nel match di più di ciò che serve a tentare la classica rimonta proprio come accade da inizio stagione per Trento, dal -13 di metà terzo periodo (36-46), fino ad arrivare a contatto con il Turk Telekom Ankara.
Però negli ultimi 3’ di gioco sono proprio Toto Forray, Luca Conti e Max Ladurner a fallire un paio di occasioni per pareggiare ed il match di chiude appunto sul 70-76. Ultima posizione adesso nel Gruppo A per la Dolomiti Energia Trentino con un record di 1 vinta e ben 6 perse, per risalire la china occorrerà ben altro atteggiamento durante l’intero arco del match…
Sala Stampa
Lele Molin
“La squadra oggi ha fatto fatica per tutti i 40’ sotto il profilo dell’energia e della concentrazione: anche quando nel secondo tempo con il contributo dei giocatori usciti dalla panchina abbiamo avuto una reazione non siamo riusciti a mettere Ankara in difficoltà o sotto pressione. Può succedere quando si giocano tante partite ravvicinate, ma oggi sono critico nei confronti dei miei giocatori, e non è un discorso di stanchezza: oggi non abbiamo avuto la mentalità giusta e non abbiamo mostrato voglia di competere, mettendo in campo una prestazione mediocre”.
Dolomiti Energia Trentino – Turk Telekom Ankara 70-76
Parziali: 15-17; 16-19; 18-22; 21-18.
Progressione: 15-17; 31-36; 49-58; 70-76.
Fabrizio Noto/FRED
@Fabernoto