Venezia-Mestre (VE), 7 dicembre 2021 – Davanti ai 2105 spettatori del PalaTaliercio, l’Umana Reyer Venezia soccombe agli spagnoli del Valencia Basket per 67-81.
E’ la quarta sconfitta su sei incontri in 7 DAYS EuroCup per la formazione oro-granata, quarta vittoria invece per Valencia che dopo l’affermazione a Bologna contro la Virtus Segafredo, ottiene lo scalpo esterno anche della Reyer.
Un match mai in discussione, Venezia ha sofferto pesantemente dal primo quarto e non è MAI tornata sotto la doppia cifra di scarto.
Valencia, pur priva di tre elementi fondamentali come Dimitrijevic, Claver e il covidizzato Van Rossom ha preso il controllo del match praticamente subito grazie allo sloveno naturalizzato Mike Tobey che ha dominato il match insieme a Louis Layberie e Klemen Prepelic, in doppia cifra per il team spagnolo assieme al montenegrino Bojan Dubljevic. Nella Reyer si salvano a tratti Martynas Echodas e Michael Bramos in un match perso nettamente a rimbalzo (30 a 46) e con un più che pessimo 3/28 dall’arco.
CRONACA
Avvio super di Mike Tobey che con sette punti consecutivi piazza lo 0-7 dopo 2’02”, time-out Reyer Venezia. Il break spagnolo continua, Lopez-Arostegui, Pradilla e Hermansson fanno toccare il +16 ospite (4-20 dopo 5′) su una Reyer Venezia quasi annichilita, ma le triple di Stone e di capitan Bramos fanno riemergere gli orogranata, 10-20 dopo 8′ e time-out Valencia. La difesa dei padroni di casa concede troppo spazio ai viaggianti che con Labeyrie sotto-canestro ha vita facile, la tripla di Brooks lima il passivo sul -9 Reyer prima del canestro del francese, 16-27 dopo il primo quarto.
Secondo periodo e la Reyer Venezia soffre tantissimo mascherando lacune evidenti sulla tripla di Prepelic e sulle incursioni di Lopez-Arostegui e Puerto, è un 24-40 al 15′ in favore di Valencia sul TV time-out. L’Umana con un pizzico di difesa guidata da uno straordinario Bramos, lima il divario con Watt e Echodas, è 28-40 al 17′, time-out coach Penarroya. Venezia alza finalmente l’asticella difensiva e calano visibilmente le % di Valencia, la Reyer riduce il gap con il gioco che viene spezzettato continuamente dai tiri liberi e il primo tempo si conclude sul 32-42.
Si rientra sul parquet e un caldissimo Mike Tobey ritorna a martellare la retina della Reyer Venezia, ci mette la mano dai 6.75 anche Prepelic con la tripla del +15, Valencia comanda sul 38-53 al 26′. Dubljevic prima, Pradilla poi, fanno toccare il massimo vantaggio agli ospiti sul +17 (40-57 dopo 27′), Venezia però tenta nel cercare di limare lo svantaggio con i recuperi e grazie a un tecnico sanzionato a Pradilla (45-57 al 29′), ma Dubljevic chiude sapientemente il quarto sul 47-62 in favore di Valencia Basket.
Ultimo quarto. Un 2+1 di Phillip illude la Reyer Venezia, infatti un antisportivo di Bramos e una tripla di Prepelic sembrano chiudere la contesa in favore di Valencia Basket, è 50-67 a 8’03” dalla fine su time-out di coach De Raffaele. Altra tripla di Prepelic per il +20 di Valencia (50-70 a 7’20” dal termine), Brooks e De Nicolao con il -16 fanno suonare un piccolo campanello d’allarme per Penarroya che chiama due time-out di fila sul 6’37” dalla fine. Labeyrie e Prepelic portano il +21 ospite e quindi massimo scarto, la Reyer Venezia con Sanders e Echodas lima il gap grazie a un abbassamento di intensità di Valencia, 60-75 a 3’53” dal termine. Labeyrie e Dubljevic chiudono di fatto una partita mai in discussione, da citare nel garbage time i falli tecnici sanzionati a Prepelic e a Sanders con Lopez-Arostegui, protagonisti quest’ultimi di un battibecco a distanza. Finisce 67-81.
Sala Stampa
Coach Joan Penarroya (Valencia Basket)
Coach Walter De Raffaele (Umana Reyer Venezia)
Umana Reyer Venezia vs Valencia Basket 67-81
Parziali: 16-27; 16-15; 15-20; 20-19.
Progressione: 16-27; 32-42; 47-62; 67-81.
Le Pagelle
Umana Reyer Venezia
Julyan Stone 5,5: nel giorno del suo compleanno tenta le sue solite scorribande, invano. 4 recuperi ma le % dall’arco non lo accolgono.
Michael Bramos 6,5: fin quanto c’è stata partita un esempio per i compagni. E’ al 30% di condizione fisica ed è stato uno dei pochi a reggere sulle due metà campo per spirito di resilienza anche se l’1/6 dall’arco non lo assiste.
Stefano Tonut 4,5: malissimo per uno come lui, quando tenta le penetrazioni viene oscurato dalla difesa spagnola, non si accende mai.
Andrea De Nicolao 5: non porta la sua solita energia, in regia Hermansson sa come pungerlo e batterlo sui possessi.
Victor Sanders 5,5: ci prova alla fine di un match chiuso con un fallo tecnico e un battibecco con Lopez-Arostegui, dall’arco uno 0/5 che pesa tanto e troppo, nonostante qualche buona iniziativa attaccando il ferro.
Tarik Phillip 5: entra a fine terzo quarto, e in sei minuti quel che dà in difesa (o almeno, ci prova) in attacco si perde mangiandosi qualche possesso.
Martynas Echodas 6,5: il migliore oro-granata, dicono così le stats da 23 di valutazione. Gioca un match solido per efficienza e caparbietà, almeno in attacco, ma purtroppo i compagni non lo assistono come dovrebbero e in difesa non è proprio sulla sufficienza, ecco.
Valerio Mazzola 4,5: non è proprio partita per lui, il peggior plus/minus del match con un -19 in 13′ di utilizzo.
Jeff Brooks 6: nei bassi quintetti reyerini cerca di fare il suo, chiude come secondo miglior realizzatore di squadra e confezionando 11 punti soprattutto a match quasi chiuso. Incontro disputato sufficientemente senza troppi squilli.
Bruno Cerella NE
Michele Vitali 4,5: 0/4 da tre, annaspa sempre, non riesce a pungere come dovrebbe fare in una serata di fatto negativa.
Mitchell Watt 5: sofferenza continua contro Tobey e Dubljevic, i falli lo limitano (infatti esce per penalità commesse), difensivamente troppo morbido e sempre un passo indietro nonostante 8 falli subiti, Valencia sa come ben contenerlo.
Valencia Basket
Josep Puerto 6: la guardia sa come contenere gli esterni reyerini con intelligenza, perde tre possessi, ma non risultano determinanti.
Klemen Prepelic 7,5: quando tira dall’arco si rende sempre pericoloso contro una difesa che all’inizio gli lascia sempre spazio, porta a spasso la difesa oro-granata.
Jaime Pradilla 6,5: incide con sapienza sotto-canestro, si rende complice nella vittoria con molta bravura.
Xabi Lopez-Arostegui 7: la guardia 24enne che contiene gli avversari con buonissima difesa e tanto costrutto offensivo.
Guillem Ferrando 6: la guardia nativa del 2002 si rende complice alla causa e lo speaker non lo nomina quando segna il canestro del 20-33 (al suo posto chiamato Lopez-Arostegui…), si segnala anche anche per un antisportivo ininfluente su De Nicolao.
Mike Tobey 8: il lungo naturalizzato sloveno, al rientro dall’infortunio al dolore inguinale, fa capire subito alla Reyer dal primo minuto che trova una serata deliziosa al tiro anche complice lo spazio lasciatogli sul perimetro. A rimbalzo e da sotto poi incide anche lì nella scarsa opposizione Reyer, chiude con un solidissimo 16+8.
Bojan Dubljevic 7: il suo giro e tiro fa tanti prigionieri, tanta intelligenza nel capire quando agire, solo i falli e qualche persa di troppo lo limitano.
Millan Jimenez S.V. 3’43” di gioco in un match vinto dagli altri.
Martin Hermansson 7: il play islandese che capisce quando innescare i compagni e come battere i diretti avversari.
Jasiel Rivero 5: la nota negativa della positiva serata valenciana, 5’26” di gioco insufficienti.
Alejandro Bellver NE
Louis Labeyrie 7: il lungo francese che sa come mettere punti a referto per utilità, incide bene anche a rimbalzo con presenza preziosa.