Bologna, 10 novembre 2021 – 17/20, non è una percentuale di tiro, ma la percentuale dei quarti in cui la Segafredo Bologna ha subito più di 20 punti. Basterebbe questa cifra per capire quale sia ad oggi il problema della squadra del patròn Massimo Zanetti.
I giocatori bianconeri, si badi bene i giocatori, non la squadra perchè questa al momento non c’è, hanno cominciato il match con numeri e percentuali da All Star Game, arrivando anche sul +21 ma, nonostante questo inizio scoppiettante, non hanno mai dato l’idea di poter chiudere la partita sia per la rimarcata porosità difensiva che per l’imperizia dei lunghi bolognesi, che hanno gettato alle ortiche non meno di 5 cioccolatini servitigli da un Milos Teodosic fino a quel momento divino.
Valencia, che si presentava a questo incontro senza Claver, Dimitrijevic e Tobey ha avuto la pazienza, la costanza e la forza mentale per rimanere attaccata al match e guidata da una Klemen Prepelic sempre lucido e chirurgico, è riuscita a sorpassare nel finale.
Anche oggi, come contro la Carpegna Prosciutto Pesaro, coach Sergio Scariolo ha provato ad introdurre qualche novità difensiva come il cambio sistematico usato pur se spesso abusato la scorsa stagione con coach Sasha Djordjevic ma qualcosa, evidentemente, non è andato per il verso giusto se gli iberici hanno avuto almeno 15 tiri da 3 con non meno di 4 metri di spazio, o se hanno preso 13 sanguinosi rimbalzi offensivi.
Magari con Jaiteh o Tessitori in campo questa fine alchimia poteva essere accantonata e provata in partite un pò meno importanti ed impegnative, visto che si è assistito a scene quasi comiche con due giocatori bianconeri che marcavano lo stesso uomo lasciando grandi autostrade a dieci e più corsie agli avversari.
Nel finale punto a punto decisiva è stata la bomba di Prepelic, che ha sfruttato l’ennesimo cambio fatto coi piedi, causato da un Jaiteh appena rientrato, inspiegabilmente, al posto di Isaia Cordinier, come decisive sono state le forzature di Milos Teodosic, il cui nervosismo verso gli arbitri è montato durante tutta la partita.
Capitolo arbitri, che purtroppo va affrontato: gravemente insufficienti, come dicevano i miei professori al liceo parlando di me, hanno avuto un metro incomprensibile, hanno indotto uno come Alessandro Pajola a protestare ripetutamente, ma mentre coach Pejnarroya ha pensato di intervenire prendendo un fallo tecnico, oltretutto in occasione di una delle poche decisioni giuste presa dal terzetto in azzurro, coach Scariolo ha lasciato che a protestare fossero i giocatori che, secondo il mio modesto parere, hanno perso in concentrazione.
Complimenti a Valencia, squadra seria, esperta e che sa quello che vuole, mentre per la Segafredo Virtus Bologna è un’altra brutta battuta d’arresto dopo Budcnost e vs Napoli e Derthona in questo scorcio di stagione che fa preoccupare.
E’ vero che la stagione è agli inizi, ma il vuoto lasciato dall’ infortunio di Udoh pare al momento incolmabile e gli innesti fatti non sembrano, al momento, troppo centrati.
Virtus Segafredo Bologna vs Valencia Basket 96-97
Parziali: 33-23; 24-22; 22-27; 17-25.
Sala Stampa
Pagelle
Amedeo Tessitori 6: ha giocato per soli 6 minuti, causa falli, ma è sembrato l’unico in grado di stare in campo.
Nico Mannion 5,5: ha iniziato bene, sfruttando il buon momento di tutta la squadra, ma quando c’era da prendere in mano la squadra nel momento difficile è sparito.
Marco Belinelli 6+: il suo in attacco lo fa, ha segnato, dato assist, il problema è dall’altra parte del campo, se poi lo si vuole proteggere dietro col cambio sistematico, facendo cambiare i lunghi odierni, auguri.
Alessandro Pajola 5,5: appare molto stanco, non riesce a mordere i garetti avversari come le scorse stagioni, e soprattutto non può avere queste percentuali ai tiri liberi.
Amar Alibegovic 6: partenza lanciata, un tornado che si è abbattuto sui giocatori spagnoli, nel secondo tempo titubante e spaesato come tutti i compagni.
Kevin Hervey 5+: due falli dopo 52 secondi. Fine della sua partita, svagato in difesa, ed egoista in attacco, soprattutto quando si dimentica per due volte Kyle Weems in angolo, libero, per prendersi, e sbagliare, il tiro da 3.
Michele Ruzzier n.e.
Mouhammadou Jaiteh 4,5: scalpella almeno 2/3 Pietà Rondanini che Milos Teodosic gli aveva servito, vaga per il campo indeciso se cambiare o meno, aprendo voragini, anche a rimbalzo.
Jackaar Sampson 4: al rientro da un infortunio commette 4 falli in 6 minuti, unica nota statistica della sua partita.
Kyle Weems 7,5: è sempre l’ ultimo ad arrendersi, sta mettendo assieme cifre offensive mostruose, ha sulla coscienza una palla persa nel finale e che gli costa mezzo voto.
Milos Teodosic 6,5: la media del 8 del primo tempo, dove difende anche con costrutto, ed il 5 del secondo tempo. Lotta contro tutto e contro tutti, soprattutto gli arbitri.
Isaia Cordinier 6+: fisico, concentrato, entra nel finale, quando gli spagnoli segnavano ad ogni azione, e nel quintetto piccolo cambia l’energia della squadra, inspiegabilmente panchinato poi.
Josep Puerto 6: da minuti di riposo a Prepelic, solo per questo un po’ della vittoria è sua.
Klemen Prepelic 8: gestisce, colpisce e punisce ogni errore difensivo avversario, praticamente perfetto.
Jaime Pradilla 7+: sembra un adulto che scherza con i bambini più inesperti, gioca a nascondino con Sampson e Jaiteh non facendosi mai trovare.
Xabi Lopez-Arostegui 6,5: non preciso al tiro dalla lunga, ha il grande merito di caricare di falli gli avversari, prezioso.
Louis Labeyrie 6+: inizia male, facendo disperare coach Pejnarroya, nel finale si riprende e mette una bomba importantissima.
Guillem Ferrando n.e.
Sam Van Rossom 7+: se Valencia non affonda è molto merito suo, del suo tiro e dei suoi assist, la sua esperienza è preziosissima nel finale.
Gonzalo Bressan n.e.
Bojan Dubljevic 7,5: l’anima storica del Valencia, fa una partita di grandissima sostanza, spinge, lotta, ma soprattutto mette la bomba del primo sorpasso iberico, dal peso specifico enorme.
Millan Jimenez 6,5: poco più di 11 minuti in campo, ma si è fatto sentire, quasi infallibile al tiro sfruttando le praterie.
Martin Hermannsson 7: preciso ed arcigno, non sbaglia quasi nulla ed innervosisce a turno tutti i piccoli avversari, utilissimo.
Jasiel Rivero 7+: inizio tragico, ma si rifà con gli interessi nel secondo tempo, mette a ferro e fuoco il canestro virtussino regalando preziosissimi possessi ai suoi compagni.
tromba