Da un paio di giorni era ormai il segreto di Pulcinella, ma l’ufficialità è arrivata solo oggi: Gerald Robinson è il nuovo playmaker della Dinamo Sassari.
La cabina di regia sarda ha nuovo proprietario, dopo la sfortunata esperienza di Anthony Clemmons naufragata in soli due mesi e conclusasi con il suo taglio. Per questo l’arrivo di Robinson era quanto mai necessario per tappare l’enorme falla creatasi nel roster biancoblu.
Il nativo di Nashville ritrova coach Piero Bucchi a distanza di un anno, insieme nelle file della Virtus Roma prima dei problemi societari del club capitolino, che l’ha voluto fortemente e ha convinto la società sarda a versare un buyout per liberarlo dai tedeschi del Chemnitz, dove ha fatto registrare una media di 10.9 punti e 6 assist nelle prime dieci sfide di Bundesliga.
Robinson è una classica combo guard, che avrà l’arduo compito di oliare al meglio un attacco sassarese mai così arrugginito in 11 anni di LBA, ad oggi è infatti l’ultimo attacco di tutto il campionato con una, misera, media di 74.9 punti segnati a partita.
Il nuovo acquisto ha la Dinamo nel proprio destino: infatti dopo l’esperienza sfortunata a Roma, firmò a Pesaro e con i marchigiani arrivò fino all’insperata finale di Coppa Italia persa contro la corazzata milanese, prima di abbandonare l’Italia per andare al Dijon, ma due giorni prima si distinse nella clamorosa vittoria nei quarti in cui eliminò proprio la favorita Sassari di Pozzecco, segnando 15 punti e smazzando 4 assist.
Ora la Dinamo ha uno straniero di troppo e tutti gli indizi portano al taglio di Tyus Battle, giocatore che ha giocato spesso a corrente alternata nelle ultime gare, con un potenziale mai veramente espresso in maglia biancoblu. Potenziale che però fa gola a tanti e infatti le sirene del mercato parlano di un forte interessamento della Fortitudo Bologna, che risparmierebbe un visto in caso di tesseramento tra le proprie file, ma con Brescia in agguato e alla ricerca di un rinforzo per risollevare le sorti di un campionato iniziato male, viste le grandi ambizioni annunciate quest’estate.
Adesso toccherà a coach Bucchi far quadrare finalmente il cerchio, dando una mentalità solida ad una squadra apparsa spesso troppo fragile davanti alle prime difficoltà. Da domani il gruppo tornerà a lavoro in palestra, dopo aver concesso una settimana di riposo a tutto il roster, con gli americani che hanno potuto far ritorno negli USA per ricaricare le batteria in vista del forcing dei prossimi mesi. Costretti agli straordinari invece Treier e Bendzius, impegnati nelle qualificazioni al prossimo mondiale con le proprie nazionali.
La Dinamo è attesa da un trittico al limite del proibitivo, tre trasferte in una sola settimana che potrebbero essere la svolta nella stagione sassarese: prima a Bologna in casa della corazzata Virtus, poi in Ucraina dal Prometey in cerca del pass per i play-in della BCL, chiudendo infine la settimana di fuoco in laguna contro la Reyer Venezia di coach De Raffaele, ormai una classica degli ultimi anni in LBA.
Giovanni Olmeo