Olbia (SS), 14 settembre 2020 – Si chiude con l’ennesima, pesante sconfitta per 98-62 vs l’Happy Casa Brindisi di Frank Vitucci l’ultimo match di questa sciagurata Supercoppa LBA 2020 al GeoVillage di Olbia della Virtus Roma più malandata della sua storia.
All’andata in questo Girone D finì 69-90 per l’Happy Casa Brindisi e di fatto, sino ad oggi, era stata la migliore (o meno peggio…), prestazione della Virtus Roma in questa kermesse sarda.
Oggi poi, quantomeno fino all’intervallo lungo, era anche stata gara vera e Virtus Roma a soli 6 p.ti di distacco dalla Happy Casa Brindisi (39-33), impattando addirittura sul 27-27 al 15′.
Motivo? Semplice, un maggiore impiego dei giocatori più solidi ed esperti del roster virtussino da parte di coach Piero Bucchi, ad eccezione dell’infortunato Luca Campogrande, fermo da un pò e di Ygor Biordi (mi perdonerete se non cito Liam Farley?). Occorre fare fiato ed allungare il periodo di sforzo in campo.
Poi, al rientro in campo dalla pausa più lunga, ecco l’Happy Casa Brindisi a premere vistosamente sull’accelleratore ma sfruttando soprattutto il calo logico e vistoso proprio dei giocatori più rappresentativi della Virtus Roma, come tutti sanno in chiaro ritardo di condizione.
Come al solito dunque gara finita anzitempo al 30′ di gioco, grazie ad parziale da 32-12 che si tramutava in un complessivo 71-45 senza replica!
Quarto periodo e, come al solito, periodo in classico garbage time con l’Happy Casa Brindisi che poteva così far segnare tutti i propri giocatori scesi in campo, tenendo a riposo precauzionale James Bell, oggi assente.
Senza quindi lodare eccessivamente una Happy Casa Brindisi che, con coach Frank Vitucci giunto al suo 4° anno consecutivo in Puglia, nei primi venti minuti ha dovuto far ricorso comunque a tutta la classe della sua prima punta D’Angelo Harrison (21 p.ti ed 8 rimbalzi), per stare sempre davanti, si potrebbe quasi dire di una Virtus Roma positiva, finalmente nel match per almeno due quarti.
Ma ci sono state anche un paio di cose che han comunque destato più di qualche dubbio in chi Vi scrive. Dubbi, niente di preoccupante ma tangibili.
Innanzitutto la peggior gara di Tommaso Baldasso, sino ad oggi il più positivo della sparuta truppa tricolore in questa spedizione al GeoVillage di Olbia da cancellare.
Difficile tenere per lui testa fredda e cuore caldo in queste difficili condizioni psicologiche ed è comprensibile quindi che oggi abbia marcato visita.
Ma se vuol diventare (e può farlo), un giocatore con la “G” maiuscola, deve passare anche attraverso queste prove, mostrando sempre mentalità e carattere, senza insomma sbracare perchè oggi era il più lungo e sofferto ultimo giorno di scuola.
Eppoi il duo Riccardo Cervi e Damir Hadzic. Il primo, lo sappiamo, è da sempre stato limitato nelle sue perfomances da un fisico che non eccelle in reattività e dinamismo.
In queste gare al GeoVillage ed oggi in particolar modo (6 p.ti e 10 rimbalzi), ha confermato che si dovrà attendere ancora un pò prima di riaverlo in una condizione accettabile.
Tecnicamente, poi, pensare che nel cuore dell’area (ad altezza dello smile), non riesca a far canestro dall’alto della sua stazza, beccando sovente il primo ferro lascia un pò perplessi: problema di gambe che non caricano bene? Glissiamo poi sui 5 falli nei primi minuti del terzo periodo…
L’italo bosniaco invece non ha l’attuale legnosità del Ricky reggiano bensì si capisce non essere esattamente una panacea per i problemi di gioco offensivi di Piero Bucchi. La stazza c’è, la rapidità anche, il problema appare essere la sua scarsa attitudine a far canestro nei pressi del ferro avversario: non paragonatelo ad Amar Alibegovic, a dirla tutta!
Ma ci sono state anche note liete.
Anthony Beane, ad esempio. Una vera e propria furia in attacco nel secondo periodo, capace da solo di riportare nel match la Virtus Roma che nel primo periodo era anche stata sul -9 (19-10 al 9′) e che si è appunto trovata sul 27-27 al 15′. Top scorer dei suoi, Anthony Beane ha fatto vedere velocità, rapidità attaccando il ferro oltre che un buonissimo senso del tiro da fuori.
Eppoi c’è stata la conferma della leadership in attacco da parte di Chris Evans, tenace e puntuale nelle sue soluzioni offensive. Per lui 10 p.ti, mentre Gerald Robinson è parso andare a corrente alternata, preoccupandosi anche di far giocare gli altri.
Sensazione globale? Squadra logicamente work in progress, ingiudicabile nel complesso questa Virtus Roma 2020-21 che però non sembra “essere nata” per dannarsi in difesa.
Ma chi vi scrive può sicuramente sbagliarsi, aspettiamo quindi di vederla anche con Dario Hunt e Jamil Wilson, quest’ultimo che dovrebbe arrivare a Roma per domani, frenato per tematiche legate a questo dannatissimo Covid-19 negli States.
Da domani si rientra a Roma, prevista un’amichevole (indovinate un pò contro chi?), con la Givova Scafati domenica 20 al PalaTellene.
Il tempo non gioca a favore della Virtus Roma ma adesso occorre raccogliere tutta la fiducia del mondo e lavorare sodo.
Sperando tra l’altro in questo cambio di proprietà, che avrebbe un sapore da Playoff vinti sul campo!
Sala Stampa
Piero Bucchi
«Primi venti minuti nei quali abbiamo fatto sicuramente meglio rispetto alle altre uscite perché alcuni giocatori stanno migliorando la propria condizione; nel secondo tempo siamo andati più in affanno dopo due triple sbagliate da Evans che potevano starci. Ci mancano giocatori e minuti nelle gambe quindi non facciamo drammi, ma bisogna chiudersi in palestra in queste due settimane anche se il tempo è poco per cercare di lavorare e fare il massimo. Gli assenti? Hunt sta lavorando ma è piuttosto indietro di condizione; Campogrande sarà rivalutato al ritorno a Roma per valutarne i tempi di rientro in gruppo; Biordi dovrebbe riprendere a lavorare con la squadra da mercoledì così come Farley; Wilson ha il visto in mano da due settimane ma per ragioni mediche attualmente in vigore è in ritardo, è una situazione che non dipende da noi ma domani è finalmente previsto il suo arrivo. C’è bisogno di tutti per fare 5vs5 con grande continuità per trovare ritmo gara e crescere».
Happy Casa Brindisi – Virtus Roma 98-62
Parziali: 19-13; 20-20; 32-12; 27.17
Fabrizio Noto/FRED
@FaberNoto