Cominciamo dalla cronaca: Carpegna Prosciutto Pesaro-Allianz Trieste 78-82. Sedicesima sconfitta per Pesaro su 16 gare del girone di andata. Questione salvezza complicata, difficilissima per non dire impossibile. Questione dignità, meglio non parlarne. L’Allianz Trieste ha vinto la seconda partita consecutiva con pieno merito (dopo la vittoria vs la Fortitudo Bologna), e guarda al girone di ritorno – in vista dell’innesto di Wasghinton e forse di Hickamn – con giustificato ottimismo.
Come è andata la partita? Benino per due quarti finchè il tiro da tre ha retto più o meno e finchè soprattutto Paul Eboua ha fatto pentole e coperchi con 16 punti in 20 minuti, rimbalzi, botte, tuffi e quant’altro non entra nel tabellino ma è utile ad una squadra. Magari qualche distrazione difensiva su quella vecchia volpe di Hrovje Peric ma insomma non si può chiedere di tutto ad un ragazzo di 19 anni al suo primo campionato tra i professionisti, che però ha un futuro molto brillante e prossimo visti i progressi.
Pesaro ha dunque vivacchiato su questi due elementi per 20 minuti con Trieste che ha provato ad allungare nel punteggio più volte prima con i tiri di Jones, poi con tre triple consecutive di Elmore, le invenzioni di Fernandez ma anche i giuliani hanno qualche problema ed inoltre la tensione per una partita decisamente importante ha cancellato dal campo le difese per i primi due quarti che si sono chiusi sul 47 a 48.
Il terzo quarto per almeno 3 minuti è sembrato somigliare agli ultimi secondi di una partita spareggio per non retrocedere tale e tanta è stata la confusione in campo con scelte e tiri orribili, dai quali è emersa prima Trieste con i canestri del redivivo Mitchell – a secco nei venti minuti d’avvio – prima che Barford ed Eboua ancora, rimettessero un pò di pace in campo e di equilibrio con la chiusura dopo 30 minuti sul 64 pari.
Quarto periodo con canestri un pò di qua ed un pò di là per 360 secondi poi Pesaro si ferma alla trpila di Zanotti del 70 pari a 7 minuti dalla fine. Per Trieste esplode Cook ed a meno 3’27 dal termine il punteggio è 70 a 78. Tocca ancora a Zanotti suonare la carica per Pesaro dalla lunetta questa volta ad Eboua riavvicinare ancora, 74-78 e dopo che Trieste ha avuto 3 possessi consecutivi senza frutto, Williams ha trovato il canestro del 76 a 78 con 1’37 da giocare. E qui la frittata dello stesso Troy Williams che nei due possessi successivi ha prima tirato da tre un mattone impressionante, poi giocato un coast to coast 1 contro 4 concluso malissimo e con protesta non sanzionata dagli arbitri per bontà d’animo della terna e per non infierire. Fernandez e Jones dalla lunetta ne hanno approfittato ed ora eccoci alla domanda del titolo: ma chi ha scelto Troy Williams?
Ecco nel dettaglio la sua partita: 14 punti con 3 su 9 da due…0 su 6 da 3…8 su 9 ai liberi e vabbè…7 palle perse sulle 12 della intera squadra. Con una serie di scelte insensate ed assurde da giocatore assolutamente fuori contesto : dannoso altro che giocatore che fa punti.
Dunque è lecito chiedersi se prima di prendersela con i giocatori – che certamente hanno le loro responsabilità sia chiaro – non sia utile, non per salvare la stagione ma la faccia, che la dirigenza in blocco della VL Pesaro basket si dia una risposta senza nemmeno farsi una domanda: abbiamo sbagliato tutto quest’anno.
Questo eviterebbe le dichiarazioni assurde fatte nei giorni scorsi con i rimpianti di non poter fustigare i giocatori, le minacce di sanzioni economiche nei confronti degli stessi. E lo sponsor che dovrebbe fare allora dopo che è esposto al pubblico ludibrio?
Carpegna Prosciutto Pesaro Basket – Allianz Pallacanestro Trieste 78-82
Parziali: 27-25; 47-48; 64-64
Sala Stampa
Eduardo Lubrano