Foshan (CHN), 31 agosto 2019 – Alla Foshan International Sports & Cultural Arena l’Italbasket di Meo Sacchetti debutta ai FIBA World Cup 2019 con una prova confortante battendo per 62-108 le Filippine e mettendo subito in chiaro diversi concetti, non dimenticando però la scarsa consistenza degli avversari…Magari accentuata pure dalla smagliante prova di Capitan Datome&Co.?
Il primo concetto è che quanto (di pessimo) si era visto nelle gare di avvicinamento era vero a metà. L‘Italbasket a tratti inguardabile come approccio difensivo e di applicazione in attacco ha oggi lasciato posto ad un Italbasket che ha letteralmente demolito gli avversari, disputando un primo periodo da manuale del basket, specialmente eccellendo in attacco grazie alle ottime scelte effettuate. Questo ottimo periodo azzurro (8-37), ha messo subito in chiaro le cose, non consentendo agli asiatici magari di “avere una partita” da giocare come invece si temeva alla vigilia. Esemplare, ad esempio, la difesa del Gallo schierato da 5 su Andrey Blatche da post basso, ottima.
Il secondo concetto è direttamente connesso al primo: quando questa squadra gioca “con la testa” ben accesa, non vincerà certamente la FIBA World Cup 2019 ma almeno regala dei bei momenti di gioco del basket, aldilà dei suoi evidenti limiti che, ad essere sinceri, ha mostrato anche oggi nonostante il +46 non ammetta repliche apparenti: sono stati ben 13 i rimbalzi offensivi concessi ai filippini!?!!? Ma comunque vada come vada, come ho spesso affermato anche in passato, Marco Belinelli, Danilo Gallinari, Gigi Datome o Dani Hackett non sono dei fenomeni ma ottimi giocatori che possono anche dipingere pallacanestro in certe fasi di una partita, ma sempre e solo a patto che siano fattivamente disposti a farlo. E l’unico modo di farlo è giocare di squadra, passandosi la palla alla ricerca del miglior tiro possibile, come esattamente visto per larga parte di questo debutto mondiale.
Il terzo concetto è altresì connesso ai due precedenti: se i “Big Four” citati prima (ai quali non associo Alessandro Gentile perchè aspetto che il Figlio del Grande Nando acquisisca definitivamente lo status con prove maiuscole e continuative), trascinano molto bene il carro con la loro predisposizione positiva, allora è molto probabile che anche gli altri, non esattamente degli altri fenomeni del basket, alzino il loro rendimento prima di tutto offensivo. Entrando in fiducia ecco che, come per incanto, l’Italbasket aumenta i giri del motore e la scarsezza a questi livelli di questo o di quel convocato da Meo Sacchetti in questa avventura rimane ma si attenua, con evidenti risultati finali. E soprattutto anche, ed in particolar modo, la fase difensiva ne guadagna esponenzialmente!
Quarto ed ultimo concetto: sebbene adesso ci si senta come quando si effettua il primo lancio con il paracadute della propria vita da 10.000 metri atterrando sano e salvo , occorre riporre la bandiera nel cassetto ed attendere almeno altre 36 ore prima di lasciarsi andare a ululati di giubilo o peana vari. Bisogna infatti attendere lunedì 2 settembre, quando cioè l’Italbasket se la vedrà con Angola (stritolata oggi per 59-105 da una Serbia a dir poco stellare e con un punteggio simile nello scarto all’Italbasket), prima di affermare con certezza che questa squadra sia uscita da quella brutta fase ahimè ammirata nei matches di avvicinamento a questi Mondiali.
La gara non ha proprio avuto storia. La coppia Gigi Datome e Paul Biligha ha dato fuoco alle polveri immediatamente (4-11 al 4′), coadiuvati da un ottimo giro palla, rapido ed incisivo da parte di Dani Hackett, Marco Belinelli e Danilo Gallinari con cui Meo Sacchetti ha voluto iniziare la gara. Possesso dopo possesso, in virtù anche di un eccellente difesa sul pericolo pubblico n.ro 1 delle Filippine, l’ex Washington Wizards Andrey Blatche, la gragnuola di triple che si abbattevano sul canestro asiatico consegnava il +24 all’Italbasket (4-28 all’8′). Lato positivo: difesa attenta e canestri giunti con tiri ben presi perchè orchestrati a meraviglia. Primo periodo chiuso sull’8-37 con 11 assist Italbasket e gioco onestamente paradisiaco!
Secondo periodo, anche Jeff Brooks, Alessandro Gentile ed Andrea Della Valle s’univano alla festa delle triple ma senza forzare (forse quella di Gentile, allo scadere…), e se gli asiatici collezionavano un esaustivo 0/12 dalla lunga, l’Italbasket invece continuava a martellare con Gallinari, chiudendo sul 24-62 il match anzi tempo.
Il terzo ed il quarto periodo erano oggettivamente un lungo garbage time con le Filippine comunque sempre sul pezzo seppure in evidente difficoltà vs un’Italbasket comunque molto ordinata. Filippine quindi mai a mollare, con in evidenza una buona doppia doppia di Andrey Blatche (15 p.ti e 13 rimbalzi), mentre dall’altro lato del campo c’era spazio ovviamente per tutta la panchina, con buone cose anche per Amedeo Tessitori (autore di una quasi tripla allo scadere del terzo periodo sul 39-85), e per Awudu Abass con schiacciata ad una mano al volo nel canestro filippino imbeccato da Amedeo Della Valle.
Alla fine le cifre sono straripanti: Italbasket con il 48,4% da tre ed addirittura con un fantastico 66,7% da due. Ben 13 recuperi e 30 assist sono poi un corollario che specifica la prova a 360°, come anche le 13 perse che non sono poche ma bisogna pure ammettere che ad un certo la gara non aveva quasi più appeal.
Top scorer ed MVP del match Capitan Gigi Datome con 17 p.ti come anche Amedeo Della Valle, ottimi i 5 assist di Luca Vitali e la mancata doppia doppia di Amedeo Tessitori (9 p.ti ed 8 rimbalzi).
Infine, la lotta ai rimbalzi che non è stata stra-vinta come ci si potesse attendere, 38-34 per l’Italbasket a confermare che questa sarà il tasto su cui lavorare da domani (giornata di riposo), sino al match di lunedì 2 settembre sempre alle 9:30 italiane vs Angola. Comunque almeno il minimo sindacale si è fatto, da quì possiamo dire che tutto quello che verrà andrà bene, viste le premesse di avvicinamento?
Sala Stampa
Meo Sacchetti
“Dovevamo vincere e l’abbiamo fatto. Alla vigilia avevo detto che la partita più delicata sarebbe stata questa e aver vinto, anche in maniera larga, ci fa partire con il piede giusto. Un bel messaggio della squadra dopo lo 0/6 nelle ultime gare di preparazione. Mi è piaciuta molto la difesa perché non ha lasciato nulla alle Filippine anche quando il punteggio era ormai a nostro favore. In attacco buone percentuali. E’ l’inizio che mi aspettavo e che speravo. Abbiamo fatto il nostro e ora pensiamo alla prossima gara. Contro l’Angola sarà più difficile”.
Danilo Gallinari
“E’ molto bello cominciare così questa avventura mondiale. Si è vista una buona intensità e una buona energia. Mi è piaciuto il ritmo durante tutto il match e siamo stati bravi a indirizzare la partita fin dalle battute iniziali. Un buon lavoro ma ora pensiamo all’Angola”.
Parziali: 8-37; 24-62; 15-23; 23-23
Fabrizio Noto/FRED