Volos (GRE), 4 agosto 2019 – La solita Italbasket U18M delle ultime due gare vinte contro Croazia prima e Montenegro dopo e cioè solida, ordinata, vincente e convincente si sbarazza anche della Serbia per 72-81 nella finalina valida per il 9°-10° posto e chiude così il suo europeo greco FIBA Men’s U18 2019 posivitamente, cancellando di fatto le brutte gare perse nella prima fase del torneo (vs Montenegro all’esordio e dopo vs la Russia), e soprattutto quella degli ottavi vs la Turchia.
Incredibile, in positivo ovviamente, come questa squadra anche oggi abbia dato una lucida rappresentazione dei suoi limiti ma anche dei suoi pregi sino a venerdì scorso perfettamente nascosti, oseremmo scrivere, appunto nella prima fase della manifestazione. Va quindi dato merito al di nuovo urlante coach Antonio Bocchino ed al suo staff – tra cui Paolo Galbiati, futuro Head Coach di Biella in A2 – di aver comunque portato a compimento una missione resasi realmente difficile, quasi imbarazzante alla luce specialmente della gara persa contro la Turchia (comunque in finale per il titolo contro la solita Spagna…), in cui l’Italbasket U18M era apparsa nervosa, morbida come un budino ma soprattutto inadeguata a restare almeno in questa Division A, che le appartiene da sempre. Certo, il nono posto non è da spellarsi le mani (anzi), migliora di poco la 10^ piazza dello scorso anno ma considerando che la Lituania, battuta anche nettamente da questa Italbasket U18M nella fase a gironi, sia giunta settima battendo l’emergente Gran Bretagna, allora è facile pensare che questa squadra non fosse poi così male come purtroppo aveva fatto a vedere ad inizio torneo.
Ad avvalorare questa tesi ci sono inoltre alcune considerazioni in ordine sparso. La prima, salta agli occhi in maniera evidente. La bella vittoria di oggi di questa Italbasket U18M vs una Serbia apparsa anch’essa però dal talento presente in dosi omeopatiche (eccezion fatta per l’ala forte Alexander Langovic, un mancino letale dalla lunga ma anche capace di giocare bene internamente), è stata conseguita con ben quattro assenze: quella di Sasha Grant (fuori, come ieri, per motivi disciplinari…Avrà fatto un gavettone a coach Bocchino?), e degli acciaccati Davide Casarin (anche ieri out), ma oggi anche del play Lorenzo Deri e dell’esterno Niccolò Filoni: quindi, rotazione ad otto ma soprattutto, noi non ce ne siamo accorti!
La seconda, meno evidente ma avendo seguito questa squadra dal debutto amarissimo vs Montenegro possiamo scriverlo con certezza: questi ragazzi han subìto troppo all’inizio di questo torneo greco la pressione di provenire da una fase di avvicinamento al torneo negativa, con uno score composto da ben 7 sconfitte e sole due vittorie. Quindi morale basso al quale va anche aggiunto una lunga sfilza di acciaccati ed infortunati che avevano decimato il team!
E’ molto, molto probabile dunque che la tensione abbia attanagliato l’Italbasket U18M sin dall’inizio e che le brutte gare vs Montenegro e Russia abbiano regalato più dubbi che certezze a staff e giocatori. Terminata la tensione o perlomeno abbassatasi dopo l’eliminazione agli ottavi per mano di una buonissima ma non imbattibile Turchia, la squadra si sia ritrovata con una sana voglia di riscatto ma passando attraverso un gioco offensivo maggiormente corale e meno “uno vs tutti”, cercando molto di più il gioco interno e usando il tiro da tre solo come alternativa e non come arma ossessivamente abusante.
Ecco quindi la metamorfosi, la rinascita di una squadra che ha espresso sul campo oggi, ad esempio, ancora una volta un gioco ordinato con i due playmaker saliti in cattedra come Lorenzo Donadio (strepitoso oggi lo stellino, con 27 p.ti, 9 rimbalzi e 7 assist!), e Matteo Schina che hanno dettato ritmi e dato il “la” per i ben 29 assist di squadra di oggi! E sebbene Nicolò Ianuale abbia decisamente litigato con ferri e pallone come accaduto sovente al lungo Beniamino Basso (ancora acerbo il ragazzo ma gran fisico e cuore, con 9 rimbalzi oggi), Gabriele “Tira&Molla” Procida (13 p.ti, 3 rimbalzi ed 8 assist), ed il redivivo Matteo Picarelli (11 p.ti, 3 rimbalzi e 6 assist), abbia fatto vedere una rapidità d’esecuzione al tiro insospettabile sino a ieri, l’Italbasket U18M ha letteralmente macinato sequenze, cadenze ed energie, dando la netta sensazione di poter battere chiunque in queste condizioni. In difesa poi la solita voglia di aiutarsi, di chiudere i varchi e di combattere anche se la prestanza fisica dei serbi (come i croati) abbia prevalso a rimbalzo (33-25), nonostante l’impegno di un Luca Possamai che ha fatto vedere dei momenti di buonissimo gioco da pivot puro (14 p.ti e 4 rimbalzi), e Maximilian Ladurner abbia usato più l’agilità che la potenza, come sempre.
Il bilancio finale dice quindi 4 vittorie e 3 sconfitte ma la vittoria di oggi vs la Serbia assume sempre un sapore particolare. Partita un pò male, l’Italbasket U18M ha trovato lentamente geometrie e ritmo (primo periodo -6, 20-14 per la Serbia), e nel secondo periodo si è trovata con maggiore facilità a dare palla dentro chiudendo sul 41-39 per gli adriatici al 20′ di gioco. Ma nel terzo periodo è arrivato lo strappo decisivo, con un Donadio quasi ovunque ed un parziale che recitava un 15-24, da sommarsi poi al 16-18 per un finale netto, da 72-81.
Per chiudere, ecco le parole di coach Antonio Bocchino che, come da prassi, commenta il torneo alla fine:
“Devo sottolineare per prima cosa il Cuore di questi ragazzi. E’ stata un’estate che si è complicata già dal raduno in Italia, con tanti infortuni che hanno ritardato la nostra preparazione. A Volos abbiamo incontrato squadre di assoluto spessore: il Montenegro, vice Campione d’Europa U16M di due anni fa; la Lituania, che chiude l’evento al settimo posto con un bilancio di 3 vittorie e 4 sconfitte; la Russia, ottima squadra che proprio in questo momento sta giocando per il quinto posto contro la Francia; la Turchia, che stasera sfida la Spagna per il titolo; la Croazia, di cui conosciamo bene la tradizione cestistica; la Serbia, medaglia di Bronzo nell’Europeo U16M 2017. Insomma, è stato un Campionato in cui ogni partita è stata una sfida affascinante e tosta. Lo sapevamo, ci siamo preparati al meglio e il merito di questo risultato è tutto della squadra, che ha dimostrato, ogni partita sempre di più, coesione, carattere, spirito di sacrificio. Abbiamo fatto giocare i ragazzi nei ruoli per noi più futuribili, il nostro obiettivo è portare giocatori in Nazionale maggiore. Con la giusta mentalità, che in questo gruppo c’è stata, c’è, e ci sarà sempre. Un’ultima parola la voglio dedicare allo staff che mi ha accompagnato dal primo giorno di raduno ad oggi: grazie”.
Finale 9°/10° posto
Parziali: 20-14, 21-25, 15-24, 16-18
Fabrizio Noto/FRED