Ok la Viola da lunedì sera aprile è a meno 2 nella classifica del girone Ovest della A2 maschile. Deve giocare tre partite, due da calendario come le altre più il recupero con Treviglio. Dovesse vincerle arriverebbe al massimo a +4. Se tutto rimanesse così sarebbe retrocessa in serie B per via di quella fidejussione di cui ormai sappiamo tutto e dei relativi 34 punti di penalizzazione che il Tribunale Federale ha inflitto alla società.
Ma mentre alcune società esultano perché si sentono salve ed altre già si accaparrano il posto dei calabresi nei play off, però esprimono solidarietà a Marco Calvani ed ai giocatori – io ho provato a fare un pensiero diverso. O meglio delle ipotesi.
- La Corte d’Appello ammorbidisce la penalizzazione e toglie 14 punti alla prima sentenza lasciandone 20. La Viola va a 12 ma se vince le tre partite che le restano e la Virtus le perde tutte e tre si affiancano a quota 18. In questo caso la squadra calabrese ( è 2 a 0 negli scontri diretti con la Virtus) e Roma fanno i play out
- La Corte d’Appello dimezza la pena (17 punti), la Viola va a 15 e vince le tre partite salendo a 21; la Virtus Roma ne vince solo una delle tre che le rimangono (due + un recupero): Viola a 21 Virtus a 20, Viola e Virtus ai play out.
- La Corte d’Appello riduce ancora i punti penalizzazione della Viola ed allora si apre un mondo nuovo tutto da scoprire.
Ipotesi, sia chiaro per adesso solo supportate da supposizioni e da alcuni ricordi di situazioni simili. Anche perché su tutta la vicenda aleggia una domanda che ho rivolto ad amici che lavorano in banca: ma davvero ci vogliono tanti mesi per controllare una fidejussione bancaria o assicurativa? La risposta è stata in tutti i casi e decisamente : NO!!
Dunque c’è molto che non funziona nel sistema di controllo, a prescindere dal fatto che la fidejussione si falsa o meno – cosa sulla quale ovviamente non ho alcun diritto di interloquire – perché niente giustifica dieci mesi di tempo per verificare una cosa di una semplicità disarmante.
Eduardo Lubrano