IL COMMENTO
L’abbiamo invocata ieri dopo la batosta arrivata sul muso delle azzurre, è arrivata oggi anche se non è bastata per vincere. Che cosa? Semplice, una reazione.
Fin dal primo possesso si è capito subito che l’aggressività e la determinazione nelle facce delle ragazze sarebbero state ben diverse da quelle di sabato.
E ciò ha permesso di giocare una partita equilibrata, lasciando molti meno tiri aperti alle spagnole, lottando di più e meglio sulle palle vaganti ed in difesa. Ovviamente poi i limiti offensivi sono rimasti, ma anche qui una maggior convinzione ha permesso alle ragazze di Capobianco di stare a contatto per quasi tutto il match
Dicevamo dei problemi offensivi: è naturale che l’obiettivo non poteva e non doveva essere costruire il 99% dei tiri con equilibrio, dato che queste ragazze sostanzialmente insieme non hanno mai giocato. Però si poteva e forse doveva fare un pochino meglio.
Ad esempio nel coinvolgere e nello sfruttare i nostri punti di forza. Natali ad esempio non è mai stata innescata a dovere per sfruttare il suo mortifero palleggio arresto e tiro, oppure Eleonora Villa in 10 minuti sul parquet ha avuto zero opportunità per scoccare un tiro verso il canestro.
Potrei andare avanti ad elencare situazioni simili ma il concetto è questo: ok la non conoscenza, ok lo stato di forma non al top ma è proprio una questione di letture che sfocia quasi nella nostra cultura cestistica.
Non avendo giocatrici che sanno creare continuativamente per sè e per gli altri, bisogna giocoforza sfruttare i vantaggi che le nostre ragazze sanno creare.
Ed invece, oggi come ieri, ho visto tante forzature delle singole, tanti uno contro uno fini a se stessi.
Dato che siamo in periodo di finali giovanili, che molte di queste ragazze hanno disputato poco tempo fa, volevo ribadire la necessità di costruire giocatrici a tutto tondo per il nostro movimento.
Invece se faccio un confronto con le spagnole noto, come ho scritto anche ieri, una grande differenza nei fondamentali, specie in quelli offensivi.
Oltre a fare poco canestro, facciamo proprio fatica a costruirci la possibilità prima di crearlo e poi di realizzarlo.
Ad esempio, rispetto a ieri è cambiata un pelo la distribuzione dei tiri: 42 da due punti e solo 12 da tre punti, un chiaro segnale della fatica che ha fatto questo Green Team nel creare e sfruttare vantaggi.
Comunque sia, faccio fatica a valutare la portata di questo progetto e l’effettiva utilità di queste due partite in terra spagnola.
Di certo alle ragazze va sempre fatto un plauso (anche qualcuna si beccherà un insufficienza nelle pagelle…), perché dopo una lunga stagione hanno ancora voglia ed energie da mettere sul parquet, anche se rappresentare l’Italia è un altra cosa.
Le aspettiamo in campionato (la maggior parte) speranzosi che cercheranno in questa lunga estate di migliorare individualmente.
Ultimo appunto: secondo me il coach avrebbe dovuto far giocare a tutte le ragazze un numero congruo di minuti.
Che senso ha portare Poggio se poi ha potuto giocare 4 minuti in due partite? Che valutazione si potrà fare su di lei? E poi, perché convocare atlete come Villa e Fantini che dovranno poi fare gli Europei U20? Fantini infatti si è infortunata, e crediamo che coach Piazza non sia rimasto troppo contento…
Con questi dilemmi salutiamo quindi le azzurre ed apriamo ufficialmente la stagione delle rappresentative giovanili, che a breve saranno impegnate chi agli Europei e chi ai Mondiali. Buona fortuna a tutte.
LE PAGELLE
ANASTASIA CONTE 6: anche oggi usata spesso da play, meglio di ieri ma ancora lontana dal suo standard. D’altra parte saremmo in off season, avrebbe dovuto essere su un lettino al mare…..
ELEONORA VILLA 6: sarà capitato a molti di voi lettori che state o avete giocato di entrare in campo, sbracciarsi n volte per ricevere palla, assistere a tiri scriteriati delle compagne e quindi fare su e giù per il campo con la faccia un po’ rassegnata e un po’ indispettita? Ecco, è stata la sua partita. Quindi solidarietà, e come dicevo sempre quando è stato il mio turno, la prossima volta mi metto la pettorina gialla catarifrangente, così mi vedranno!
GIORGIA SAMMARTINI 7: mi era piaciuta già ieri per la verve, oggi è stata meno timida e si è visto. E potrebbe esserlo ancora meno, con quelle gambe in penetrazione farebbe male a tante se solo ci credesse di più
ALESSANDRA ORSILI 5: 8 tiri in 13 minuti, sei dei quali forzature senza far toccare palla alle compagne. Talento ne ha, ma deve scegliere cosa fare da grande; l’opzione playmaker prevede anche mettere in ritmo le compagne, in queste due partite diciamo che non ha messo il flag nelle impostazioni alla voce “e’ possibile passare la palla”
MARTINA SPINELLI 6,5: discreta partita la sua, pronta a convertire qualche occasione sotto canestro ( e se ne è mangiate un paio…), e una fisicità difensiva che ieri non si è vista
GIULIA NATALI 6: se riceve sui blocchi è automatica, palleggio arresto tiro e ..ciuff! Il problema è fagliela ricevere nei tempi e modi corretti. Quest’anno per lei sarà importante per evitare di essere a vita la specialista dalla panca.
IRENE GUARISE 6: meno brillante e precisa rispetto a ieri ma comunque dimostra di essere una delle poche con gambe per battere l’avversaria dal palleggio e penetrando. Secondo me avrebbe tanto bisogno di fare una stagione in A2 avendo la squadra in mano, imparando a gestire i ritmi ed a servire meglio le compagne
SARA SEKA 5: ha il fisico ma quando parte in uno contro uno poi manca nella tecnica, e le spagnole riescono sempre a fermarla. Ha ancora tanto lavoro da fare in palestra
CATERINA MATTERA 7: mi fa rimangiare il giudizio che le ho dato ieri. Oggi sta in campo benone, sfruttando il suo tempismo, la sua mano dai 4 metri e il suo senso della posizione fa delle ottime giocate. Brava.
SARA TOFFOLO 5: sembra in difficoltà perenne sotto le plance contro le fisicate avversarie. Non punge in difesa, e nemmeno in attacco e nelle piccole cose dove di solito è maestra.
LAURA VALLI 6: da ala forte paga in centimetri e chili ma regge dignitosamente l’impatto, sfruttando la sua mobilità per cercare di chiudere qualche falla difensiva altrui anche se non sempre ci riesce. In attacco non viene mai giocato un pick and pop, e ha un sola occasione per scoccare una tripla. Penalizzata.
SALA STAMPA
Capobianco
“Rispetto a ieri abbiamo giocato completamente un’altra partita, attaccando meglio le loro varie difese, perdendo la metà dei palloni e tenendo decisamente a rimbalzo. Siamo arrivati a contatto negli ultimi minuti, poi per vincere partite come queste devi limitare al massimo le imperfezioni nel finale ma nel complesso sono molto contento della reazione delle ragazze dopo la prestazione opaca di ieri. Siamo venuti qui per questo, per accumulare esperienze e crescere insieme in consapevolezza dei nostri limiti e delle nostre possibilità. Sono stati giorni intensi e di grande lavoro, voglio ringraziare le ragazze per la disponibilità e tutti coloro che ci sono stati vicino”.
CRISTIANO GARBIN
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