Dopo la vittoria sulla Lettonia l’Italbasket U20F ha due colpi per andare a medaglia. Il primo in questa difficilissima semifinale contro la favorita Spagna, che fin qui ha travolto chiunque come un rullo compressore, il secondo per il bronzo eventualmente domani contro la Germania che ha perso malamente contro una Francia non irresistibile.
Purtroppo le iberiche non hanno sbagliato partita e sono riuscite, dopo un inizio equilibrato, ad allargare la forbice piano piano fino allo scarto finale, forse severo per l’Italbasket per la prestazione profusa ma che rispecchia la differenza tra le due compagini
Differenza che è principalmente nel ritmo con cui si gioca, oltre ovviamente ad una base tecnica migliore; concetto che vale soprattutto per il supporting cast più che per le nostre stelle. Stelle che sono state efficacemente ingabbiate dalla difesa arcigna e spesso ai limiti della legalità da parte delle furie rosse
Il piano partita del coach Ruben Burgos alla fine è riuscito alla perfezione, con Matilde Villa pressata sui 25 metri che ha trovato l’area sempre intasata e quindi ha dovuto forzare spesso e volentieri una serie di tiri dalla qualità molto bassa, e sua sorella Eleonora che, anche lei guardata a vista ed anticipata il più possibile.
Date queste premesse è stata Zanardi a godere di un briciolo di libertà in più e l’ha sfruttata bene risultando la più continua e pericolosa in attacco: non altrettanto si può dire delle altre, tutte quelle che non si chiamino Villa o Zanardi (Osazuwa a parte, che ha fatto dei canestri facili) hanno collezionato un terrificante 2/16 al tiro.
Ma è una statistica normale se pensiamo che molte delle azzurre stanno giocando ad un livello ben più alto della nostra Serie A2, specie a livello di ritmo e velocità di esecuzione. In più sentirsi battezzati dalla difesa non è sempre facile, bisogna affrontare la questione di petto ma anche con la testa.
Bene, le analisi finiscono qua, ora la testa va a domani perché come dicevamo all’inizio le chances erano 2 ed ora ne rimane una soltanto. E’ una chances ghiotta con la Germania che ha perso contro una Francia non trascendentale.
Le tedesche sono una squadra aggressiva e fisica nelle esterne e nelle ali, non ha un centro alto e grosso ma tende spesso a giocare 5 fuori o a mandare in post basso qualche ala per sfruttare qualche mismatch
Per come si era messa la semifinale contro la Francia potrebbero essere più deluse loro rispetto alle azzurre, vedremo quale squadra riuscirà a dimenticare la semifinale e a dare tutto in questa finalina che mette in palio il bronzo
Avendola vista praticamente solo per una partita e mezza posso arrivare a dire che le Germania tenterà di copiare la Spagna cercando di limitare Matilde e di non farle fare le scorribande classiche in area.
A mio modo di vedere non hanno però lo stesso tipo di atlete della Spagna, per cui sia Matilde ma anche Carlotta potrebbero trovare un vantaggio dal palleggio per poi farlo finalizzare ad Eleonora o alle lunghe e al supporting cast.
La chiave invece per me sarà il confronto tra i front court: più alto e potente il nostro, più mobile e con range di tiro il loro. Se Osazuwa Cancelli e Piatti dovranno inseguire le tedesche in giro per il campo allora le cose potrebbero mettersi male, specie se saranno sorrette da buone percentuali da fuori
Se invece l’Italia riuscirà a rifornire le lunghe in attacco con un minimo di costanza e se soprattutto la lotta a rimbalzo vedrà prevalere le azzurre allora la medaglia potrebbe avvicinarsi.
Lo vedremo domani alle 17.00, sperando che vi possa raccontare una bella medaglia, e sarebbe pure meritata per quanto fatto fin qui (anche troppo, avessimo perso con Polonia ad esempio avremmo dato in pasto la Spagna a qualcun altro, ma si fa per ciarlare…)
IL TABELLINO : Italia –Spagna 58 – 85
LE PAGELLE
ELEONORA VILLA 5: partita non facile la sua davanti alla sua coach di Washington University, è stata anticipata sempre e comunque dato che le spagnole hanno capito la sua importanza per l’attacco azzurro ed ha ricevuto poco aiuto dalle compagne. Con questo tipo di difensori davanti di più non poteva fare, a mio parere.
SOPHIA LUSSIGNOLI 6: entrata nel finale, ha voglia di fare e raccatta due falli trasformando i liberi con discreta precisione.
MATILDE VILLA 5,5: forse meriterebbe un voto ancor più basso, ma chi ha giocato può capire quanto abbia sofferto oggi nei 30 minuti in campo. Pressata dalla tre quarti, una fatica continua per trovare lo spazio per il tiro, anche quando è riuscita a superare l’avversaria poi ha dovuto affrontare gli aiuti delle lunghe, energici e spesso al limite del fallo. Sono fiducioso per domani, Matilde vorrà riscattarsi, mi aspetto una partita di livello.
CARLOTTA ZANARDI 7: super primo tempo da 15 punti in cui tiene più o meno a contatto l’Italia, quando cala nella ripresa non casualmente anche il divario tra le due squadre si allarga.
BEATRICE CALORO 6: la sua partita è senza infamia e senza lode.
RAMONA TOMASONI 5: oggi la buona volontà e l’applicazione non bastano. Affonda in difesa su Brito all’inizio e in attacco ha la mano ghiacciata non punendo i raddoppi sulle esterne.
CATERINA PIATTI 4: ridicolizzata dalle lunghe spagnole, semplicemente questo non è (per ora) il suo livello .
ADELE CANCELLI 4: vedi Piatti.
ILARIA BERNARDI 5: non è certo lei a dover tirar fuori dai guai l’Italia, raccatta un paio di falli ma poi sbaglia i liberi (sorvolo sull’episodio del fallo tecnico, l’arbitro nell’occasione ha fischiato un idiozia). Deve fare un salto di qualità tecnico, ha troppe poche armi in faretra.
CRISTINA OSAZUWA 5: il commento di Piatti si adatta anche a lei, anche se fa qualcosina in più in attacco ma subisce l’impossibile in difesa e a rimbalzo.
LE PAROLE DEL POST PARTITA
CRISTIANO GARBIN
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