Bologna, 14 giugno 2023 – Nella prima gara casalinga di questa serie finale la Virtus vince l’iniziale nervosismo e riesce a battere l’Olimpia grazie ai due protagonisti dei fattacci di gara#2 Milos Teodosic e Daniel Hackett.
Come dicevamo, l’inizio di partita è stato nervoso da ambo le parti ma mentre l’Armani riusciva a sopperire alle scarse percentuali con i rimbalzi offensivi, ben 8 nel solo primo quarto, Bologna arrancava, fino all’ingresso del miglior Teodosic della serie, che cambiava ritmo e scelte dell’attacco.
Non avendo saputo approfittare del vantaggio iniziale Milano, come ha fatto Bologna in gara#1, ha cominciato ad innervosirsi ed è solo grazie al grande primo tempo di Billy Baron e ad alcune amnesie difensive bolognesi, che permettevano ben tre canestri identici con tagli sulla di fondo che gli uomini di Messina, che i biancorossi andavano al riposo con sole cinque lunghezze di svantaggio.
Chi si aspettava una reazione meneghina è rimasto deluso poichè, nonostante le polveri bagnate in attacco, Bologna prosciugava ogni stilla di energia al peggior Napier di questi play off, montando su di lui una staffetta difensiva degna di un bidone delle Sturmtruppen e anche quando i biancorossi riuscivano a trovare tiri aperti, soprattutto con Voigtmann, la mira risultava deficitaria permettendo alla Virtus di mantenere un costante vantaggio intorno alla doppia cifra, fino agli ultimi minuti di garbage time con le panchine in campo.
Diamo qualche dato che potrebbe essere interessante sulla partita, ma anche sulla serie: per la prima volta nella serie Bologna ha praticamente impattato la sfida a rimbalzo, quindi si deduce che se riuscirà ad evitare le maree di secondi tiri concessi in questa serie la Virtus avrà grosse possibilità di rimettere in careggiata la serie.
Altro dato interessante sono i 34 punti di vantaggio per gli uomini di Scariolo nella valutazione delle due squadre, segnale non troppo incoraggiante in verità perchè, se anche con un divario del genere non riesci a chiudere la partita, significa che Milano non è mai morta e che le partite le devi vincere più e più volte. Impressionante il 71% nel tiro da due punti dei virtussini.
Archiviata questa gara#3 il pensiero vola già alla sfida di venerdì prossimo e che potrebbe essere la partita chiave della serie perchè dovesse vincere Bologna impatterebbe la serie, cambiando l’inerzia della serie, mettendo tonnellate di pressione sulle spalle di Shields e compagni, in caso contrario la Virtus sarebbe con le spalle al muro e dovrebbe compiere una vera e proprio impresa per portare a casa il suo diciassettesimo scudetto.
Le domande da porsi sono: le ridotte rotazioni di Messina non affaticheranno troppo i suoi giocatori, stasera Shields e Melli sono stati visti abbastanza sulle ginocchia? Eppoi, Bologna riuscirà ad impattare ancora la lotta a rimbalzo e Teodosic riuscirà a disputare un’altra gara in controllo come stasera?
Ai posteri l’ardua sentenza.
Highlights
Sala Stampa
Virtus Segafredo Bologna vs EA7 Emporio Armani Milano 69-61
Parziali: 15-17; 19-12; 18-13; 17-19
Pagelle
Nico Mannion n.e.
Marco Belinelli 6: anche questa sera va in doppia cifra, ma le percentuali non lo premiano, in più ha qualche amnesia difensiva di troppo, raggiunge la sufficienza per aver fatto spendere due falli subito a Shields.
Alessandro Pajola 6,5: alla Segafredo Arena ritrova la vecchia aggressività difensiva e asfissia Napier prendendosi anche qualche bella conclusione a centro area.
Mouhammadou Jaiteh 6,5: gioca dei discreti minuti e fa anche qualche aiuto con tempismo, se riuscisse a tenere in mano le palle che i compagni gli regalano…
Tornike Shengelia 7: non segna molto, anzi, ma fra assist e rimbalzi incide, eccome se incide, non forza nulla, e questo è un sintomo di una tranquillità raggiunta e mette il canestro dopo palla rubata probabilmente più importante della gara.
Daniel Hackett 7,5: domina Napier, insieme a Pajola lo toglie dalla gara, in più mette anche tiri importantissimi sfruttando lo spazio creatogli dai compagni.
Jordan Mickey 6-: prestazione balistica quasi perfetta, ma un lungo 1 rimbalzo, dico almeno un rimbalzo dovrebbe prenderlo.
Gora Camara n.g.: gioca un paio di minuti di garbage time, però potrà dire di aver segnato 1 punto in una finale scudetto.
Semi Ojeleye 6+: ha perso la mira nel tiro da fuori, ma la sua duttilità difensiva ed il secondo tempo su Shields gli fanno guadagnare una sufficienza abbondante.
Milos Teodosic 8: è una di quelle sere che sembra Herbert Von Karajan, dirige e dispone di tutti i dieci giocatori in campo, gioca ad un ritmo unico e fa girare l’orchestra bianconera come un sol uomo, il 23 di +/- in 21 minuti è impressionante.
Awudu Abass 5,5: l’impegno difensivo c’è, ed è quello che gli fa guadagnare minuti di campo, ma ha perso completamente il tiro.
Isaia Cordinier 6: la pressione ed il lavoro difensivo gli fanno sudare la sufficienza, ma c’è un dubbio che mi opprime: come è possibile che nella sua peggior partita raggiunga il maggiora minutaggio di tutta la serie?
Nicolò Melli 6,5: solito contributo in difesa, a rimbalzo, in attacco. Finisce, come al solito, sfinito nonostante il minutaggio non sia altissimo, ma le 75 partite stagionali ed i suoi millemila minuti (metà dei quali non necessari) iniziano a farsi sentire.
Shabazz Napier 4,5: la prima, vera, partita di sostanza marrone di Shabazz da quando è arrivato. Scelte scellerate, passaggi scentrati, perse da categoria Uisp Bronze. Lui che è il motore, quando non gira manda tutti gli altri fuori sincrono.
Giampaolo Ricci 6: in 10 minuti i miracoli non li avrebbe potuti fare né Tim Duncan né il Mago Otelma. Pare comunque in ripresa rispetto al recente passato.
Devon Hall 6,5: primo tempo scialbino, poi però si sveglia con due triple in attacco, ed in difesa fa a sportellate con chiunque, dal play al centro. In gara 4 difenderà pure su Scariolo, su Baraldi e sul buon Fioravanti (lo speaker).
Kyle Hines 5: poche altre volte l’abbiamo visto così poco incisivo. Certo, bisogna dare merito pure agli avversari qualche volta, ma potrebbe aver finito la benzina per davvero.
Shavon Shields 5: l’altro perno della squadra dopo Napier, anche lui non brilla. Quelle mani troppo spesso a coprire il volto dopo ogni fallo ( o presunto tale…Anzi molto presunto tale), non sono un buon segnale.
Billy Baron 6: primo tempo da solita macchina da punti da lontano, nel secondo sparisce anche grazie alle cure speciali della difesa bolognese.
Luigi Datome 5,5: soli 9 minuti con un paio di errori al tiro dalla media per lui inusuali…Va bene selezionare i momenti, ma una partita da protagonista su 10 è un filo poco…
Johannes Voigtmann 5: la sua scarsa vena offensiva è uno dei principali motivi della debacle, poiché è l’unico lungo capace di aprire il campo col suo tiro da fuori. Quando non entra, sono dolori atroci per l’attacco biancorosso. E lo si è visto benissimo…
Tommaso Baldasso 7: entra e spara due triple così, per far aumentare i dubbi a Messina…Sbagliato! Ettore non ha dubbi e Tommaso giocherà nella serie sempre e solo a partita decisa.
Stefano Tonut 5: dopo la manciata di secondi di gara 1 e 2 stavolta causa falli di Shields, Messina si ricorda di averlo tra le fila amiche e lo manda in campo. Non ha ricevuto una risposta soddisfacente, velo garantisco. Stefano torna in panca ed anche per lui c’è l’impressione che la finali siano finite qua.
Paul Biligha sv: lui invece , dato questo Hines, qualche minutino lo potrebbe ancora strappare. Fossi io il coach anche qualcosina in più, magari tra primo e secondo quarto quando la partita difficilmente si decide. Ma io non sono il coach…
Pezzo by tromba
Le pagelle di Milano sono dell’ottimo, si fa per dire, garbo