Oristano, 4 settembre 2022 – Al PalaRodia si chiude il 2° Torneo Città di Oristano con il capitano dell’Hapoel Tel Aviv, Lotam Amsalem, che alza al cielo il trofeo dopo aver battuto per 92-89 una Dinamo Sassari mai doma, capace di rimontare un -14 in avvio di ripresa, quando ormai sembrava aver spento definitivamente la luce.
Una due giorni in cui coach Piero Bucchi può dirsi più che soddisfatto, nonostante l’assenza del lungodegente Kaspar Treier, frattura del gomito, e di due titolari come Gerald Robinson e Jamal Jones, lasciati precauzionalmente a riposo per un affaticamento muscolare. Una squadra che è riuscita lo stesso a reggere benissimo il campo contro due squadre di Eurocup, anche se con un paio di assenti a testa causa Europei, come il Cedevita Olimpia Lubiana in semifinale, battuta per 98-97 dopo un overtime, e l’Hapoel Tel Aviv in finale, dopo aver inseguito per quasi 40′ e sbagliando allo scadere la tripla che avrebbe forzato gli israeliani al supplementare.
In grandissimo spolvero Eimantas Bendzius, ormai uno dei senatori dello spogliatoio dopo il suo rinnovo triennale e autentico faro offensivo dei sassaresi, con 23 punti in semifinale e una doppia doppia da 26 punti e 11 rimbalzi contro l’Hapoel. Dei “vecchi” molto bene anche Ousmane Diop specialmente nella gara contro gli sloveni, dove ha confezionato una doppia doppia da 17 punti e 11 rimbalzi, confermandosi una pedina fondamentale nelle rotazioni di coach Bucchi; mentre in finale ha pagato fisicamente la seconda gara in meno di 24 ore disputando una gara non al stesso livello della precedente.
Ma sono stati i due nuovi innesti a destare le impressioni migliori: Chris Down e soprattutto Chinanu Onuaku; con il primo che ha dovuto sobbarcarsi interamente la responsabilità del playmaking biancoblu, vista l’assenza di Robinson, e chiudendo sempre in crescendo, nonostante la grande stanchezza evidenziata alla fine di ogni match, con 11 punti e 6 assist sabato e 18 punti, 5 assist e 7 rimbalzi nella generosissima finale. Incoraggiante l’affiatamento con Onuaku, con un paio di alley-oop che hanno fatto saltare in aria tutto il pubblico presente nel piccolo PalaRodia.
Proprio il botto del mercato Dinamo sembra già essere diventato un idolo dei tifosi biancoblu, dominando l’area fin dal primo minuto contro il Cedevita, chiudendo con 21 punti e 11 rimbalzi in soli 22′ a causa dei suoi problemi di falli già nel primo tempo. Ma la sola casa che i tifosi aspettavano era il suo primo in viaggio in lunetta, un’attesa quasi spasmodica per poter finalmente ammirare il suo celebre “granny shot“, il tiro libero con le due mani che partono dal basso verso l’alto impartendo anche uno spin deciso al pallone, risultato? Retina bruciata e boato del pubblico presente al palazzo!
Piero Bucchi, al termine della finale:
Sono stati due buoni allenamenti che servono per andare avanti e per migliorare. C’era bisogno di giocare e riuscire a fare una partita con questo livello di intensità. L’Hapoel secondo me è più avanti atleticamente, abbiamo fatto fatica, ma ci sta. Abbiamo alle spalle solo due settimane di preparazione e c’è ancora da pedalare per trovare la condizione migliore. Nei 20 giorni che ci separano all’esordio in Supercoppa dovremmo recuperare dagli infortuni e cercare di entrare in condizione.
Con il Torneo di Oristano si chiude la prima parte della preparazione della Dinamo, 20 giorni in cui la squadra si è ritrovata e sembra già aver amalgamato almeno due dei tre nuovi innesti, in attesa dell’esordio di Jamal Jones. Esordio che potrebbe arrivare già venerdì prossimo in un grande classico della preparazione dei biancoblu, il City of Cagliari, il 9 settembre contro i fortissimi greci del Panathinaikos, nell’altra semifinale un’altra grande del basket europeo e nostrano come l’Olimpia Milano contro la rinnovata Openjobmetis Varese.
Ma prima di allora la squadra è attesa al rientro alla base a Sassari dove questo lunedì alle 20:30 verrà presentata ai propri i tifosi in piazza Moretti, insieme ai roster delle Women e della Dinamo Lab, le tre squadre che militano nei rispettivi massimi campionati, l’unica società in tutta Italia a vantare un simile primato.
Dinamo Banco di Sardegna Sassari – Cedevita Olimpia Lubiana 98-97
Parziali: 21-21; 28- 22;18-21; 25-26; OT: 6-5.
Progressivi: 21-21; 49-43; 67-64; 92-92, OT: 98-97.
Sassari: Pisano 2, Piredda, Dowe 11, Kruslin 7, Gandini 2, Devecchi 2, Chessa 3, Bendzius 23, Gentile 10, Raspino, Diop 17, Onuaku 21. All. Piero Bucchi
Cedevita: Ferrell 25, Radovic 5, Jeremic 13, Alibegovic 9, Mulalic 2, Adams 23, Kosi, Kucic 3, Omic 12, Batinic, Radovanovic 5, Daneu. All. Jurica Goleman
Dinamo Banco di Sardegna Sassari – Hapoel Tel Aviv 89-92
Parziali: 22-22; 21-30; 26-20; 20-20.
Progressivi: 22-22; 43-52; 69-72; 89-92
Sassari: Pisano, Piredda, Dowe 18, Kruslin 11, Gandini 5, Devecchi 4, Chessa 10, Bendzius 26, Gentile 5, Raspino, Diop, Onuaku 10. All. Piero Bucchi
Tel Aviv: Horton 6, Tokoto 8, Harel 6, Munford 4, Benny 14, Amsalem 2, Yannay, Ariel 16, Young 9, Hoard 11, Brown 16. All. Denny Franco
Giovanni Olmeo