ROMA – Non è un esame per tutte e due le contendenti ma ci siamo molto vicini. Roma che vince a Montegranaro non è roba da tutti i giorni ed anche una Varese che soffre, combatte ed alla fine doma un’ottima Junior Casale sono segnali importanti per due compagini che sono ancora probabilmente alla ricerca della propria identità. Non ci sia aspetta dunque spettacolo ma molto tatticismo, soprattutto se si studiano le caratteristiche tecnico-tattiche dei due allenatori nel corso della loro carriera: Lino Lardo opposto a Charlie Recalcati. Due modi simili forse di vedere il basket attraverso una lente tipicamente difensiva in primis ma al tempo stesso generare la voglia di rendere un gruppo coeso. Vincerà allora chi avrà il fattore “I” dalla propria, “I” come Imprevidibilità come solo forse Datome, gli Hurtt od i Djedovic e Diawara possono dare.
Virtus Roma
La vittoria di Ancona ha di colpo fatto tornare il sorriso in trasferta alla Virtus Roma. Una vittoria tanto attesa lontano da casa lo scorso anno e mai arrivata dopo l’ultima di gennaio in quel di Brindisi, una vittoria mai più arrivata e che ha finito poi per rendere impossibile il piazzamento per i Playoffs: ne sarebbe bastata appunto solo una e clamorosa fu la mancata vittoria proprio contro la Sutor a Roseto, dove giocava sino a 5 mesi fa la Fabi Shoes. Ma, come ribadito anche dallo stesso Lardo a fine partita, aldilà del sorriso che la vittoria porta sempre con se, note positive sono arrivate dal modo in cui Roma ha condotto in porto la sfida, esattamente come pensava di doverlo fare. E questo non è un dettaglio da poco dopo annate vissute ai limiti dell’anarchia gestionale tecnico-tattica in campo, segno tangibile quindi che l’operato del coach di Albenga comincia a dare i suoi frutti. Compattezza, voglia di sbattersi per il compagno (nonostante Roma non abbia impressionato in difesa), dedizione alla causa e grinta da vendere. Eppoi la prova monstre di Gigi Datome. Un 35 di valutazione che suona a mò di consacrazione per un ragazzo che non appena è riuscito finalmente a sistemare positivamente il suo fisico, in passato troppo avvezzo a malanni ed acciacchi, sta dimostrando di quale pasta sia fatto. Oltre infatti ai 26 punti in attacco, 6 rimbalzi a proprio favore, uno solo in meno di Clay Tucker ed addirittura solo due di Andrea Crosariol. Accanto a lui Nihad Djedovic. Dove c’è da combattere il ragazzo bosniaco non si tira mai indietro, dove c’è spazio lui cerca sempre di passare in mezzo alle maglie avversarie e sta anche migliorando col tiro dalla lunga, domenica un lusinghiero 1/2 che esplicita anche una garbata selezione dei tiri, non un arruffato modo di cercare di prendere le redini la gara da solo senza però averne i mezzi tecnici per poterlo fare, specie appunto dalla linea del tiro da tre come sembrava essere l’anno scorso (27% ieri, 42% oggi). Note liete ma anche note stonate, anche se di differente tonalità. Tucker, Slokar e Maestranzi che ancora sembrano in fase di rodaggio, Dasic che dopo tanto tempo ha toppato una partita e che quindi non sembra allarmare (problemi fisici per lui in settimana ma ci sarà), Crosariol e Tonolli che vanno a corrente alternata. Preoccupa invece Nemanjia Gordic. Che fine ha fatto il play pulito, ordinato, mortifero da 3 che s’era intravisto nella Lottomatica versione Filipovski di fine inverno e che adesso sembra letteralmente vagare senza costrutto per il campo? Dov’è finito con quella sua voglia di mettersi a servizio della squadra e di cercare i compagni mettendoli in ritmo al tiro che avevamo ammirato sino alla fine di febbraio scorso ? Contro Varese che fa del gioco perimetrale la propria forza trainante, liberando il più possibile al tiro i vari Diawara e Kangur e non solo, Gordic dovrà dare cenni di risveglio specie quando il gioco passerà dalla propria parte di campo altrimenti sarà per lui, e per la Virtus intera, una serata di passione. Ipotizzare infine una Virtus a zona appare follia contro cecchini come Rannikko, Diawara appunto e Kangur, bisognerà quindi centellinare energie mentali e fisiche.
Cimberio Varese
Charlie Recalcati si gode una buona partenza di Torneo, proprio come l’anno scorso, ma teme la gara di domani. Ed ecco allora le trappole che pensa di piazzare al Pala Tiziano. Innanzitutto farà in modo che la Virtus debba tenere a bada quel vecchio drago di Diego Fajardo, indimenticato protagonista di quell’Olimpia Milano allenata proprio da Lardo e beffata in finale scudetto dalla tripla di Douglas allo scadere. Contro Casale, domenica scorsa, una prova da incorniciare nel tentativo poi ben riuscito di ribattere colpo su colpo allo scatenato Garrett Temple. Che Fajardo sia sempre stato un giocatore di tempra non comune lo si sapeva ma ora, con il passare del tempo, sta assumendo anche quella leadership che in passato gli faceva difetto, elemento cardine nel roster varesino. Roma ha problemi sotto canestro, perciò spazio anche ad un ex sempre molto polemico con il pubblico di Roma, Luca Garri, e se anche l’estone Janar Talts farà il suo dovere, l’inerzia della sfida potrebbe pendere facilmente dalla propria parte, proprio come accadde l’anno scorso dove Varese battè gli avversari grazie ad un’ottima prima parte di gioco in cui Galanda, Fajardo e Slay fecero la voce grossa nel pitturato, coadiuvati da uno straordinario Jobey Thomas e da Phil Goss che martellarono a proprio piacimento da fuori, a nulla valse la riscossa di Djedovic nella ripresa. Perciò, contro una Roma che sembra avere poche risorse vicino al ferro, portare lì la sfida significherebbe mettere la gara in un modo consono alle proprie caratteristiche, in fin dei conti la Virtus Roma non è certo la EA7 Milano. In settimana Kangur ha avuto dei problemi ma dovrebbe farcela come Rannikko
Precedenti: le sfide tra romani e varesini sono quasi in parità, in 62 partite disputate Varese prevale di solo 2 vittorie per un globale che fa 32 contro le 30 vittorie capitoline. E’ una sfida in cui il fattore campo ha un certo peso perchè tra le 30 vittorie messe in fila dall’Urbe, ben 21 sono state conquistate in casa, idem per i lombardi che ne vantano 22.
Si gioca: domenica 30 ottobre, ore 18:15, palazzetto di Viale Tiziano in Roma.
Arbitri: Chiari – Barni – Vicino
Fabrizio Noto/FRED