Milano, 25 maggio 2024 – L’Olimpia resiste al tentativo di rimonta di Brescia, come nella sfida di campionato di aprile al Forum, e si prende gara 1, guidata dal protagonista che non ti aspetti: Voigtmann segna 19 punti nell’allungo biancorosso dei primi 20 minuti e contribuisce alla fuga di Milano, che si trova a 61 punti segnati dopo 2 quarti nonostante Shields e Mirotic restino quasi totalmente a secco.
La Germani alza l’intensità difensiva solo nel secondo tempo, ma è tardi: Brescia arriva a due possessi di distanza e ha la tripla del -2, ma non va. Non bastano 33 punti di Della Valle, finisce 95-89.
Quella del primo tempo è stata una delle migliori versioni dell’Olimpia dell’anno, con tanti protagonisti e un buono sforzo nelle due metà campo: dopo un primo quarto equilibrato in cui Tonut è stato il migliore in campo, ci ha pensato il tedesco a prendere in mano la situazione.
Milano ha raggiunto il vantaggio in doppia cifra e ha trovato tante cose positive anche dalla sua panchina, senza pagare troppo i problemi di falli di Mirotic e Melli. Il primo tempo si è chiuso con un divario di 12 punti tra le due squadre, con la difesa di Brescia che concede ben 61 punti agli avversari e non riesce ad entrare in ritmo: la nota stonata di questa prima metà di partita è un metro arbitrale estremamente fiscale e totalmente inadatto ad una semifinale playoff.
La Germani non riesce a trovare soluzioni spalle a canestro con Bilan e Burnell e a contrastare la fisicità dei biancorossi: questo è evidente sia all’intervallo che alla sirena finale, quando il conto dei rimbalzi dirà 44-30 e quello dei rimbalzi offensivi premierà Milano con 15. Nei primi 20 minuti è Massinburg a tenere lì i suoi, ma la difesa è insufficiente negli 1c1 e sui pick and roll: non si può pensare di competere al Forum concedendo 60 punti in un tempo.
La scossa non arriva neanche nella ripresa, con l’Olimpia che tocca il +14 e rallenta sapientemente il ritmo tenendo la partita in mano: bene in questo frangente anche la second unit, con Hall ed Hines a dare contributo. A tenere lì la Germani ci pensa un Della Valle clamoroso, che non sbaglia più da oltre l’arco: con due bombe insperate Brescia è incredibilmente a -7 al 30′. Milano sembra non lasciare spiragli ad inizio quarto quarto, ma commette l’errore di smettere di attaccare troppo presto e Brescia ne approfitta per provare l’ultima rimonta.
A 2 minuti dalla fine Massinburg ha la tripla del -2 e la Germani è lì a contatto: servono delle giocate preziosissime di Melli per chiudere la contesa a favore di Milano e contrastare le prodezze offensive di ADV. Brescia arriva fino al -4, poi capitola: finisce 95-89. E’ sicuramente l’inizio di serie che Milano sperava e con una vittoria in gara 2 i meneghini metterebbero le mani sulla semifinale: ma Brescia, pur con un netto svantaggio in termini di fisicità, può giocarsela e il secondo tempo lo dimostra.
Armani Exchange Olimpia Milano 95 – Germani Brescia 89
Parziali: 34-29; 27-20; 16-21; 18-19
Progressione: 34-29; 61-49; 77-70
Le pagelle
Germani Brescia
Semaj Christon 5,5: non è uno di quelli a pagare le maggiori difficoltà difensive tra le fila di Brescia e in attacco si fa vedere con un paio di canestri importanti. Alcuni errori però sono da matita rossa: la palla persa sul contropiede nel -8 è grave ed è poco spiegabile il fatto che attacchi sempre frontalmente Napier invece di portarlo in post basso. Non malissimo ma un po’ troppo ad intermittenza.
Amedeo Della Valle 8,5: dopo un primo tempo con qualche difficoltà al tiro da fuori e “solo” 13 punti, diventa una furia e ne segna 20 tra terza e quarta frazione. Bravo ad approfittare del metro fiscale da parte degli arbitri e a guadagnarsi tanti liberi (12/12), il resto ce lo mette con la sua solita classe in fase di realizzazione: chiude con 33 punti, 5/11 da 3.
David Cournooh sv: le altre guardie a roster sono in ritmo e David gioca solo 4 minuti.
C.J. Massinburg 7: nel primo tempo è praticamente perfetto e si inventa dei tiri dalla lunga distanza con cui Brescia riesce incredibilmente a rimanere “solo” sul -12 del 20′. Nella seconda parte di gara lascia spazio a Della Valle, che si prende meritatamente i riflettori: per l’ex Limoges si tratta comunque di una partita molto positiva, anche considerando che non è al 100% fisicamente. 12 punti, 6 rimbalzi e 4/8 per lui.
John Petrucelli 5,5: lo sforzo difensivo è di qualità, nonostante anche un metro arbitrale che non avvantaggia la sua aggressività. Magari un po’ meno continuo rispetto al solito, ma comunque buono. Shields e Napier non entrano mai in ritmo a livello realizzativo e un po’ di meriti ce li ha proprio JP: dall’altra parte del campo le cose vanno in modo assai diverso. 0/6 dal campo… ma era al rientro dall’infortunio e ci sta che non fosse proprio in ritmo.
Jason Burnell 4,5: la sua partita spazia dal male al malissimo. Non riesce a dare quell’energia e quella “gara” dalla panchina che servirebbero come il pane a Brescia: non si fa sentire sotto canestro, non prende nessun rimbalzo in 9 minuti (il conto delle carambole negativo della Gemrani si spiega anche così) ed esce da questa gara 1 a testa bassa. Tra 48 ore giocherà sicuramente in modo diverso.
Nicola Akele 6: parte in quintetto e non sfigura. Si meritava questa fiducia dopo l’ottima serie giocata con Pistoia e lui non la tradisce negli 11 minuti in campo: forse poteva anche giocare un po’ di più. Singolare la scelta di Brescia di partire con un quintetto con 4 guardie nel quarto quarto quando Akele era pronto a dare il suo contributo…
Kenny Gabriel 6: tira giù rimbalzi importanti e, anche se alcuni closeout sul perimetro sono eseguiti in modo abbastanza scomposto, si fa sentire abbastanza nelle due metà campo. Mette 2 triple pesanti su 6 tentativi, tira giù 7 carambole ed è tra gli ultimi a mollare.
Mike Cobbins 5,5: un paio di sussulti nel quarto quarto, quando va a schiacciare due volte per provare a tenere a contatto Brescia e fa un, per lui inusuale, 2/2 ai liberi. Ma è un po’ pochino: deve dare più energia ed imporre di più la sua fisicità nei minuti in campo.
Miro Bilan 6: i numeri, come quasi sempre capita, non sono negativi nei suoi confronti. 11 punti, 6 rimbalzi e 4 assist: ma, almeno in attacco, è mancato qualcosa dal nativo di Sebenico. Come è normale che sia, non riesce a dominare come nella serie con Pistoia e la sua produzione nel gioco spalle a canestro è quasi nulla: considerando poi che in difesa può faticare contro i quintetti più mobili di Milano, Magro si affida a Cobbins nel quarto quarto.
Olimpia MIlano
TONUT 7,5: nel primo tempo attacca furiosamente Della Valle mettendolo in difficoltà in attacco, e si attacca ad ADV mettendolo in difficoltà in difesa. Poi cala commettendo qualche errore ma torna importante nel finale
MELLI 7,5: primo tempo passato in panca condizionato dai falli, ma non se n’è accorto nessuno data la prestazione di Giovannone. Nella ripresa sale in cattedra in ogni aspetto del gioco, dalla difesa su Bilan all’attacco dove mette canestri pesanti (con la chicca di un tap in pazzesco)
NAPIER 6: mi è piaciuto il suo primo tempo ordinato e poco pasticcione. Nella ripresa i primi sintomi di affaticamento, nel finale deraglia con 3-4 scelte fuori contesto (sul lancio lungo alla Bonucci stavano svenendo interi settori del Forum)
RICCI 6,5: gioca poco ma fa in tempo ad incidere sulla gara con il classico canestro di rapina e un bell’aiuto a rimbalzo.
FLACCADORI 6,5: appena mette piede in campo e già è costretto a commettere falli per fermare gli avversari. Fa fatica a carburare ma poi si gasa nella ripresa con una tripla, Messina lo lascia in campo e fa bene.
HALL 7: anche lui all’inizio ha la missione di perforare la difesa bresciana, e lo fa con costrutto. Non gli entra il tiro da fuori però, ed allora continua nella sua opera come fosse un Black&Decker raccattando gite in lunetta e distribuendo assist
SHIELDS 4: prima azione, back door di Akele con lui distratto come fosse ancora riscaldamento. Un po’ lo specchio delal sua gara, sempre a forzare il pick and roll o a cercare di creare situazioni: contro la difesa bresciana però, non ne cava un ragno dal buco
MIROTIC 4: uno della sua caratura non si può far fischiare tecnico dopo pochi minuti del primo quarto…avrà avuto anche ragione ma doveva finirla lì….partita rovinata quindi, perché quando rientra gli è rimasto addosso il nervosismo. 3 punti e 4 falli in 8 minuti e l’Olimpia ha vinto lo stesso, un buon segno.
HINES 7,5: sempre al posto giusto nel momento giusto, è pazzesco, anche se merito dei suoi canestri vanno anche ai compagni che lo hanno cercato e trovato
VOIGTMANN 9: finisce con 21 punti ma sembrava ne avesse fatti di più, tanto ha dominato questo match. Stava già giocando bene appena è entrato, poi è andato “in the zone”, come dicono in America, e nel secondo quarto sembrava non potesse sbagliare anche avesse tirato dalla stazione della metro. Nella ripresa qualche erroruccio fisiologico ma decisamente il migliore della gara.