Casale Monferrato (AL), 18 maggio 2024 – Volle, sempre volle e fortissimamente volle raggiungere gara 5 la Bertram Derthona, lo aveva detto Walter De Raffaele dopo gara 3, e “bella” alla fine è arrivata grazie ad una prova ancora impeccabile dal punto di vista balistico e caratterizzata da grande energia per i piemontesi.
Per raggiungere gara 5 è stato necessario gettare il cuore oltre l’ostacolo e trovare un altro protagonista forse insperato come Leo Candi, finora non troppo in evidenza per i padroni di casa, ma autore stasera di una prova eccellente che ha consentito alla sua squadra di avere la meglio su una Virtus molto stanca, debilitata e priva di fatto dei suoi uomini migliori, quelli che finora avevano retto la baracca.
Luca Banchi sapeva che sarebbe stata dura: senza Lundberg, con Shengelia ancora a mezzo servizio, Dunston in chiaro debito di ossigeno dopo le sontuose prime due gare, si è trovato alla vigilia con anche capitan Belinelli debilitato da un’influenza, ma in compenso ha trovato un grandissimo Abass che ha sfoderato una prestazione da campione vero, anche se non è bastato per raggiungere la vittoria.
La cronaca: De Raffaele conferma il quintetto con Strautins da tre e Weems da quattro, completato da Ross e Obasohan guardie ed il lungo Kamagate. Banchi lascia precauzionalmente in panchina Belinelli e sceglie un quintetto con simultaneamente in campo Pajola e Hackett, poi Abass da tre, Shengelia da quattro e Bryant Dunston da centro.
L’avvio è da squadre ancora stanche per la partita di 48 ore fa: tanti errori e perse da una parte e dall’altra, la Bertram ci impiega 2’30’’ per segnare il suo primo canestro (tripla di Kyle Weems), la Virtus addirittura un minuto in più.
Una volta scaldati i motori, Derthona riprende da dove aveva lasciato giovedì sera: grande fisicità, corsa, uso massiccio del tiro da tre, che anche stasera entra spesso e volentieri (5/8 nel primo quarto) e canovaccio che sembra ripetere quanto visto in gara tre, con la Virtus che si ritrova presto ad inseguire.
Sono due giocate di grande atletismo di Isaia Cordinier a permettere di chiudere il primo parziale con un solo possesso di svantaggio (21-18) ed è ancora il francese con due liberi in apertura di secondo quarto a riportare i suoi a contatto. Un paio di liberi di Jordan Mickey potrebbero dare addirittura il primo vantaggio a Bologna dopo 60’’, ma lo statunitense ne realizza solo uno.
L’impressione è che stavolta la Virtus non voglia più lasciar scappare gli avversari come in gara tre, ma esattamente come in gara tre sono le triple (per l’occasione di Radosevic prima e Chris Dowe poi) a scavare ancora una volta un solco a favore dei padroni di casa (29-23 a -6’50’’ con time out immediato di Banchi).
Un’altra tripla di Baldasso regala il +8 a Derthona a metà quarto, ma se la Virtus aveva trovato un buon Hackett in gara tre, stasera è Abi Abass a togliere le castagne dal fuoco per la squadra di Banchi: difesa, grinta, canestri e grande fisicità per il comasco, che non permette agli avversari di scappare.
Proprio il numero 55 Virtus con una gran tripla chiude il secondo parziale che recita 43-37 per i padroni di casa. Dopo metà gara Derthona tira 10/16 da tre e per come sono andate le cose il -6 è un grandissimo affare per i bolognesi.
Il terzo quarto inizia con una persa di Dowe dopo nemmeno 5 secondi e Cordinier ne approfitta per ridurre lo scarto addirittura a -4: manna dal cielo per gli uomini di Banchi, che hanno bisogno di energia e non riescono a capitalizzare la supremazia sotto i tabelloni ed i conseguenti extrapossessi.
Viste le condizioni fisiche non ottimali degli avversari, De Raffaele cerca di mettere in campo più fisicità, alternando difesa ruvida a uomo con una zona che dà molto fastidio ai bolognesi.
Tutti i tentativi delle V nere di rientrare in partita sono rintuzzati dalla verve di Baldasso, ancora una volta tra i protagonisti, ma la spallata che si rivela alla fine decisiva la dà un protagonista che non ti aspetti: è Leo Candi a realizzare cinque punti in fila a -2’ e poi altri cinque negli ultimi secondi con una gran tripla ed una rubata sull’ultimo attacco avversario che permette di siglare in contropiede solitario il +12 sulla sirena.
Il vantaggio dei leoni arriva anche a 16 punti nel quarto periodo, poi più con il cuore che con il talento la Virtus cerca di riavvicinarsi, sfoderando una difesa in pressing a tutto campo e avvalendosi anche del contributo dei riesumati Ante Zizic (ma perché nemmeno un minuto in campo nella prima metà gara?) e Dobric.
La grinta di Bologna assieme al classico braccino che colpisce i padroni di casa (in black out offensivo per un paio di minuti) permettono ai felsinei di ridurre lo svantaggio fino al -4 (75-71 a -3’), quando l’ennesima tripla di Baldasso, di peso specifico enorme, affossa nuovamente gli avversari.
Nel finale il cuore V non basta, Derthona resiste ad una scavigliata di Strautins, difende il vantaggio fino al +3 (78-75 con due liberi di Belinelli a -1’), poi lo stesso capitano virtussino sbaglia la tripla del possibile pareggio e Kyle Weems mette il sigillo sul successo della Bertram.
Cosa succederà adesso? Certamente in casa Virtus la stanchezza e gli infortuni la stanno facendo da padroni, però la bella si giocherà pur sempre alla Segafredo Arena. Derthona è lanciata sulle ali dell’entusiasmo e giocherà senza nulla da perdere, consapevole che vincere la serie partendo da 0-2 contro una grande del campionato italiano sarebbe un’impresa da annali del basket.
Il pronostico non è così semplice e tutto veramente può accadere. Come spesso succede nelle serie playoff, chi avrà più condizione atletica e più solidità mentale la spunterà.
SALA STAMPA
Walter De Raffaele: “Con tutti i problemi capitati abbiamo fatto una gara clamorosa, non soltanto di cuore, questa è una squadra che gioca anche di sistema, con regole, con tattica… poi certo i giocatori ci hanno messo tantissimo cuore per superare certi limiti. Una grande soddisfazione per questo pubblico, per il nostro patron Beniamino Gavio.
Questa squadra deve portarsi dietro la consapevolezza di essere stati competitivi per tre partite su quattro, di essere cresciuti nella serie, di aver la possibilità di giocarsela sia pure fuori casa e non avere niente da perdere”.
Leo Candi: “Siamo stati bravi in difesa, a limitare i loro punti forti, possiamo ancora migliorare su alcune cose, recuperiamo le energie e andiamo a Bologna a giocarcela. La mia prestazione? Siamo una squadra che ha tanto talento, tutti possiamo essere pericolosi, quindi non dipende solo da me, ma da tutti”.
Luca Banchi: “Un’altra partita segnata dall’energia e dall’efficienza realizzativa dei nostri avversari, che hanno trovato un’altra ottima serata, a cui non abbiamo saputo rispondere. Siamo stati colpevoli di aver un po’ perso la scia in quel finale di terzo quarto, il gap che si è creato ci ha costretto ad uno sforzo importante.
Siamo arrivati a un possesso solo di distacco, poi sono stati decisivi due errori con i due falli in attacco. Lì avremmo potuto crearci dei tiri e ci saremmo giocati il finale. E’ stato uno sforzo importante, ma quando accumuli uno svantaggio così consistente, in gare come queste, combattute e intense, diventa tutto più difficile. Le recriminazioni sono sui singoli episodi, il mancato rimbalzo che ci è costato la bomba di Baldasso, oppure come ho detto prima quei due falli in attacco consecutivi che avrebbero potuto darci il pareggio o il vantaggio.
Loro sono stati puntuali nel punirci, nel finale non siamo riusciti ad agganciarli. Gara 5 sarà una gara intensa, combattuta, dovremo lavorare con fiducia, sapendo che abbiamo la qualità e l’esperienza per far fronte agli infortuni ed a situazioni come questa. Dobbiamo cercare di ritrovare tutte le risorse che abbiamo, anche se non siamo al meglio della condizione, ma anche i nostri avversari non lo sono”.
PAGELLE
VIRTUS BOLOGNA (a cura di Andrea Tromba)
Marco Belinelli 5: è debilitato, e si vede. Dopo un primo stint deprimente viene inserito nel finale come mossa della disperazione e in attacco qualcosa si muove, ma i suoi problemi difensivi non migliorano sicuramente con la febbre.
Alessandro Pajola 4,5: partitaccia da dimenticare, non morde in difesa, spadella in attacco e non riesce a mettere in ritmo nessuno.
Bruno Mascolo s.v.
Ognjen Dobric 5,5: evidentemente non è nelle simpatie del coach, in quintetto coi 4 piccoli viene impiegato raramente, nei soli 7 minuti in campo non demerita.
Tornike Shengelia 5: scarico.
Daniel Hackett 5: è in evidente difficoltà fisica, non riesce mai a prendere il ritmo della gara e contro la difesa a zona piemontese rumina il pallone inutilmente.
Jordan Mickey 5: inconcludente e spaesato, ma almeno non dannoso, un passo avanti rispetto a giovedì scorso.
Achille Polonara 5: abbastanza in confusione, sia in attacco che in difesa, non riesce a farsi sentire e ha un paio di amnesie difensive che costano carissime.
Ante Zizic 6: un altro che non è nelle grazie del coach, ma in sei minuti segna 6 punti ed ha un +/- di +9, magari cambiare qualche rotazione sarebbe un aiuto.
Bryant Dunston 4,5: boccheggiante.
Awudu Abass 7,5: ancora una volta il miglior virtussino in campo, se abbiamo una partita a Casale è solo merito suo.
Isaia Cordinier 5,5: l’energia che mette è sempre enorme, il fosforo meno, ma che stasera abbia giocato 8 minuti meno di Pajola e 4 meno di Hackett è un mistero Banchiano.
BERTRAM DERTHONA
Andrea Zerini 6 – Non si vede davanti, ma è prezioso a difendere l’area e ad aiutare i compagni.
Leonardo Candi 8– Trova la seratona mettendo triple a ripetizione e permettendo ai suoi di raggiungere il +12 a fine terzo quarto che di fatto ha deciso la partita.
Chris Dowe jr. 6,5 – Meglio nella prima metà, quando segna e dà ritmo all’attacco tortonese. Nella seconda metà perde qualche pallone di troppo e si vede di meno.
Riccardo Tavernelli n.e.
Arturs Strautins 7 – Bravo a convertire le triple che si è preso e a resistere ad una scavigliata. In difesa è utile, anche se Abass gli fa vedere i sorci verdi.
Tommaso Baldasso 7,5 – Ancora una grande prestazione balistica, con quattro triple, la cui ultima è di enorme peso specifico.
Nicholas Errica n.e.
Ismael Kamagate 6,5 – Fa un po’ fatica a rimbalzo, sale di tono nei momenti decisivi, in cui converte un paio di palloni e difende il pitturato.
Retin Obasohan 6,5 – A volte non è lucidissimo (eufemismo), ma dà il suo contributo con solidità ed energia.
Kyle Weems 6,5 – Mette il punto esclamativo con liberi e schiacciata in reverse finale, ma anche durante i primi parziali è stato tanto silente quanto efficace.
Leon Radosevic 7– Bravissimo a farsi trovare pronto nei momenti caldi, lotta e contribuisce in maniera decisiva alla vittoria.
Colbey Ross 6 – Si degna di dare un segno della sua presenza soltanto nel terzo quarto, sbaglia diverse soluzioni, ma ci mette qualcosina anche lui nel finale.
HIGHLIGHTS
Bertram Derthona Tortona – Segafredo Virtus Bologna 82-75
Parziali: 21-18, 22-19, 24-18, 15-20
Progressivi: 21-18, 43-37, 67-55, 82-75