Assago (MI), 28 aprile 2024 – Era la partita più attesa della settimana, quella che avrebbe deciso una buona fetta della lotta per il primo posto e le gerarchie delle prime 3: a livello di intensità ed equilibrio, Milano-Brescia non ha tradito le attese e ha premiato i meneghini per 83-77 al termine di 40 minuti molto combattuti e che potrebbero essere l’antipasto di una semifinale playoff tra queste squadre.
Con questa vittoria l’Olimpia si prende il secondo posto e mantiene nel mirino la Virtus Bologna: in caso di un passo falso dei bianconeri nell’ultima di campionato contro Trento, Milano potrà farsi trovare pronta per il sorpasso vincendo in casa di una Cremona già salva. Brescia abbandona invece i sogni di primo posto, al termine di una stagione regolare molto positiva in cui per tante settimane ha guardato tutti dall’alto verso il basso: ma al cospetto di due corazzate da Eurolega, la sua dimensione giusta è il terzo gradino del podio.
Sono sicuramente arrivati buoni segnali per coach Ettore Messina: Milano ha battuto un avversario fisico e di qualità, muovendo bene il pallone e trovando delle ottime soluzioni in penetrazione e dall’arco, soprattutto nel secondo tempo. Ottimo il primo quarto con un irripetibile 7/7 da oltre l’arco, meno positiva la seconda frazione, in cui Milano si è troppo spesso accontentata di continuare a tirare da fuori: Brescia ne ha approfittato e si è riavvicinata e a quel punto la classe di Shields e Napier hanno permesso all’Olimpia di restare davanti.
I biancorossi hanno poi piazzato la zampata decisiva con la solita arma della difesa: il secondo quintetto ha alzato l’intensità ad inizio quarto quarto, bloccando l’attacco di Brescia. Ottime indicazioni da Napier e da Tonut, buono il rientro di Hall: ora si aspetta il recupero di Mirotic.
La Germani esce sicuramente dal Forum a testa alta, considerando soprattutto l’assenza di Christon e il fatto che Petrucelli non fosse al 100%: con questi presupposti e il fatto che Milano sia partita con un 7/7 da oltre l’arco, l’essere riuscita a giocarsela fino agli ultimissimi minuti è un buonissimo segnale.
Brescia ha sofferto bene in difesa e sotto canestro, ha utilizzato di nuovo con continuità la zona ottenendo buoni risultati e ha trovato per la seconda partita di fila un Kenny Gabriel in doppia cifra. Buone anche le prestazioni di Massinburg e Della Valle, chiamati a reinventarsi anche da playmaker per sopperire all’assenza di Christon: positiva pure la partita di Bilan, che solo nell’ultimo quarto ha capitolato contro la fisicità milanese.
E’ chiaro che in una serie al meglio delle 5 Brescia avrà poche possibilità di venire a capo di questo matchup: ma l’obbiettivo della Leonessa era (ed è) quello di entrare nelle prime 4 e passare il primo turno playoff. La prima parte è riuscita ormai da diverse settimane, per la seconda bisognerà molto probabilmente passare da Pistoia: non sarà semplice e saranno da tenere monitorate le condizioni di Christon e Petrucelli, ma questa Germani partirà comunque favorita. In attesa di possibili novità nelle prossime ore…
EA7 Emporio Armani Milano 83 – Germani Brescia 77
Parziali: 28-21; 13-19; 23-21; 19-16
Progressione: 28-21; 41-40; 64-61
Le pagelle
Olimpia Milano
Giordano Bortolani: NE
Stefano Tonut 7: il tabellino dice pochissimo della sua prestazione, con tanta abnegazione difensiva e impegno in marcatura su Massinburg e Della Valle. Non prende ritmo al tiro (2/6) ma gioca una partita preziosa, a maggior ragione con un Devon Hall a mezzo servizio.
Nicolò Melli 7,5: gioca la solita bella partita da sergente difensivo sotto canestro. Sale di livello nel quarto quarto, quando conta: mette la museruola a Bilan e per tutti i 40 minuti lotta su tutti i rimbalzi, anche nella metà campo offensiva. Per lui 13 punti e 8 rimbalzi.
Shabazz Napier 8,5: E’ sicuramente l’MVP della partita, con 3 triple in fila nel terzo quarto che ridanno un po’ di spinta a Milano proprio dopo che Brescia aveva preso il comando nel punteggio. Fa quasi sempre le scelte giuste, forzando poco e trovando i compagni quando serve in transizione o sui giochi a due: chiude con 19 punti, 8 assist e 3/6 da 3.
Giampaolo Ricci 6,5: una quindicina di minuti senza dare troppo nell’occhio ma mandando a bersaglio una tripla importante.
Diego Flaccadori 6: una decina di minuti in campo senza incantare. Piazza anche lui una tripla, ma fatica un po’ di più in difesa: Tonut è in forma nella metà campo difensiva, Napier è on fire in attacco e allora per l’ex Trento arrivano tanti minuti in panchina.
Devon Hall 6,5: un buon rientro in campo, seppur con un minutaggio limitato. Non sfigura in difesa, cattura un paio di rimbalzi e si butta dentro bene in penetrazione (2/2): buoni segnali.
Guglielmo Caruso 5,5: bene la tripla iniziale che dà una spinta importante a Milano nel primo quarto, poi si perde un po’. Contro Bilan spende troppi falli (saranno 4 in 7 minuti) mentre con la palla in mano commette qualche pasticcio.
Shavon Shields 7,5: si prende giustamente tante responsabilità in attacco e non tradisce le aspettative. Per lui 24 punti con 6 rimbalzi e 5 assist (6/13 dal campo): la tripla che chiude i conti negli ultimi due minuti è la sua. A volte ferma un po’ troppo il pallone fidandosi delle sua abilità di battere in 1c1 il difensore, ma glielo si può perdonare.
Kyle Hines 5,5: 17 minuti in cui non si fa sentire se non per una bella entrata a canestro. Anche difensivamente non sembra essere proprio in una delle migliori serate: l’importante è che faccia meglio ai playoff.
Denzel Valentine 5,5: 4 minuti in campo con altrettante conclusioni e un solo canestro. Una bella palla recuperata con tanta intelligenza, intuendo prima un passaggio: questa la descrizione della sua partita. Rimane un rebus.
Johannes Voigtmann 5: quando c’è lui in campo le cose tendono ad andare male nei pressi del canestro, a parte ad inizio quarto quarto quando condivide il parquet con 4 ottimi difensori (Flaccadori, Ricci, Tonut, Hines). Bilan non ha particolari problemi contro di lui: il tedesco chiude solo con 2 punti e 2 rimbalzi in 21 minuti, non convincendo nemmeno questa volta.
Germani Brescia
Semaj Christon NE
Kenny Gabriel 6,5: fa un buon lavoro sotto canestro in aiuto e a contestare i tiri sul perimetro quando schierato nella zona (solo un grave errore su un closeout su Napier nel terzo quarto). Raccoglie anche 5 rimbalzi e segna 12 punti: sbaglia un paio di triple importanti, ma il bilancio finale è positivo (5/9 al tiro).
Miro Bilan 8: se la gioca molto bene fino agli ultimissimi minuti, quando la stanchezza e il livello di fisicità altissimo imposto da Milano costringe il nativo di Sebenico a commettere qualche errore. Si procura bene i tiri liberi, è un riferimento continuo in post e tra secondo e terzo quarto è soprattutto lui a tenere in scia Brescia: per lui 20 punti, 5 rimbalzi, 4 assist e 9 falli subiti. Gli ultimi minuti, in cui commette qualche sbavatura, servono da antipasto per quelli che saranno i playoff.
Jason Burnell 6: la sua grinta è importante nelle cosiddette “50-50 ball” e il suo lavoro si sente nelle pieghe della partita, tanto è vero che è il secondo migliore di Brescia per plus minus con +7. Manca un pizzico di precisione con la palla in mano, sia per gli errori al tiro (1/3) che per le palle perse (2).
C.J. Massinburg 7,5: si sacrifica e si reinventa con successo anche da playmaker data l’assenza di Christon, portando il solito buon lavoro in difesa e aggiungendoci canestri pesanti come quello del sorpasso nel terzo quarto. Il bottino finale dice 13 punti, 3 rimbalzi, 2 assist e 2 recuperi a fronte di 2 perse.
Amedeo Della Valle 7: meglio nel primo tempo rispetto al secondo. Quando la fisicità sale anche lui fa fatica a liberarsi dalla morsa degli esterni di Milano, ma è comunque bravo ad attirare i raddoppi e a servire gli altri: per lui 14 punti e 6 assist.
John Petrucelli 6,5: è sicuramente condizionato dalle due settimane di stop e un po’ si vede, ma prova comunque ad inseguire al meglio gli avversari in uscita dai blocchi, anche se deve fare i conti con qualche problema di falli. Bene anche il 2/3 dall’arco.
Micheal Cobbins 6-: è un po’ ingeneroso dare un’insufficienza tra le fila di questa Brescia, ma forse il centro di Amarillo è stato l’unico che ha faticato a dare una scossa. Un paio di difese con intensità anche sui cambi, ma anche un paio di defaillances.
David Cournooh 6: si sacrifica molto in entrambe le metà campo essendo l’unico play a disposizione (che poi non è che sia nemmeno il suo ruolo al 100%). Ottima la prova nel primo tempo, mentre sparisce un po’ con il passare dei minuti: ma il bilancio è positivo, con 6 punti, 2 recuperi, 1 assist e tanta difesa. Mezzo voto in meno per due falli evitabili che concedono 6 liberi.
Nicola Akele 6: solo 8 minuti in campo, in cui difficilmente sbaglia delle scelte e si fa trovare pronto con un appoggio a canestro.
Sergio Bertazzi