Vitoria (SPA), 19 aprile 2024 – E’ meritatamente Baskonia la vincitrice di questa gara 2 di Play-in 2024 che lascia la Segafredo con l’amaro in bocca per come ha affrontato il solito tragico terzo quarto di questi ultimi mesi.
Bologna è riuscita a giocare un primo tempo in linea con il game plan, riuscendo a limitare molto la verve di Howard e concedendo qualche spazio in più a Sedekerski e Costello, ma l’inizio di Belinelli e Lundberg e la crescente forma di Cordinier riuscivano a limitare i danni e le due squadre andavano al riposo lungo sul 41 pari, nonostante la messe di palle perse dei felsinei.
Al rientro dagli spogliatoi si materializzava il solito incubo per gli uomini di coach Banchi e, come nella partita di venerdì scorso alla Segafredo Arena, la Virtus perdeva completamente il bandolo della partita adeguandosi al ritmo di Vitoria, che, come un topo nel formaggio, dilagava ogni minuto di più.
La sensazione, dall’esterno, è che i bianconeri fossero rapiti dal canto delle Sirene di Odisseo, tanto il senno nella gestione della gara sembrava sparito dalle menti dei virtussini.
Cody Miller-Mcintyre menava le danze, senza dare un attimo di respiro agli ospiti che, travolti dal ritmo dei padroni di casa, dimenticavano anche di marcare il solito Howard che, in questa situazione, banchettava da ogni posizione. Fra uno sbilanciamento e l’altro pure i lunghi avevano metri di vantaggio per punire una Virtus, oggettivamente, allo sbando.
L’ultimo quarto restava solamente una lunga agonia con una squadra che arrancava per trovare un canestro ed un’altra, che, sull’onda dell’entusiasmo gestiva il finale di partita in tutta tranquillità.
Qualche cifra per dare l’idea del match che si è disputato alla Fernando Buesa Arena: 22-11 a gli assist, 103-81 la valutazione, 84% contro 64% la percentuale ai liberi.
Spiace per la Segafredo Virtus Bologna che, dopo l’impresa di Istanbul, sperava da ripetersi nei Paesi Baschi, ma il non aver saputo imparare dagli errori del 12 aprile scorso è imperdonabile. Come è imperdonabile riproporre un Mickey che, più che un giocatore di basket, sembra uno spettatore non pagante che vaga su un parquet.
Applausi comunque per la Virtus che, visti i pronostici di inizio anno, ha disputato una competizione ben al di sopra delle previsioni, con l’amarezza delle forze calate proprio nel momento più importante.
Complimenti a Vitoria che ha disputato una gara importante, e senza Chima Moneke, al palo dopo l’infortunio occorsogli contro il Maccabi.
Ora i baschi sono attesi dai play off contro il Real Madrid, ma vista la gara #33 di regular le Merengues non dormiranno sonni tranquilli, o no…
Solite note sull’arbitraggio: nel secondo quarto il primo fallo a Baskonia viene fischiato a 2′ 34″ dal termine a Chiozza che prima di farsi comminare l’infrazione deve commetterne 4. Nel terzo parziale ci sono tre decisioni talmente cervellotiche e demenziali che si fa fatica a credere alla buona fede.
Ultima nota polemica della mia stagione di Eurolega: il Dott. Zanetti, che ringraziamo, ma soprattutto il Dott. Baraldi dovrebbero cominciare a farsi un po’ sentire presso il board a Barcellona. Accettare supinamente la designazione del Sig. Belosevic, dopo il suo operato di venerdì scorso, è una dimostrazione di debolezza incredibile e di totale mancanza di peso politico, se vorranno fare crescere la Virtus in Europa sarà il caso che si diano una mossa.
Highlights
Sala Stampa
Queste sono state le parole di coach Luca Banchi al termine della partita contro il Baskonia:
“Congratulazioni al Baskonia, ai giocatori, agli allenatori e alla società: stasera hanno giocato una grande partita. Credo sia importante congratularsi anche con i miei giocatori perché siamo arrivati a giocare questa partita dopo una stagione molto lunga, facendo crescere la nostra identità come squadra partita dopo partita e dimostrando che possiamo davvero competere con tutti su ogni campo contro ogni avversario.
Lascio a chiunque il giudizio su quanto avremmo meritato di essere tra le prime otto, ma stasera il Baskonia ha avuto uno sforzo e una prestazione migliori, soprattutto sui rimbalzi offensivi e sui tiri da 3 punti, la maggior parte di questi tiri sono stati generati da extra possessi e questo è il nostro più grande rammarico. Lo sforzo prodotto nei primi 20 minuti meritava un vantaggio che non siamo riusciti a materializzare perché i segnali erano già quelli.
A dispetto delle percentuali realizzative Baskonia ha segnato molti canestri successivi a seconda opportunità, dando la sensazione di essere estremamente aggressivi e come immaginavo avrebbero fatto, dopo una partita dove subisci 113 punti era ipotizzabile che mettessero in campo tutta l’energia che abbiamo visto.
Siamo riusciti a far fronte a questi errori che ho sperato che dopo l’intervallo fossimo in grado di risolvere, invece sono scaturiti 10 minuti nei quali loro sono entrati con ancora più determinazione e noi abbiamo ingigantito i loro meriti con qualche palla persa di troppo e non riuscendo in queste situazioni di palla vagante o rimbalzo a controllare traiettorie che ci avrebbero potuto permettere di avere migliori opportunità o non essere costretti a rincorrere come abbiamo fatto nel secondo tempo.
E’ un po’ nelle loro caratteristiche, i quintetti sono estremamente versatili e i giocatori molto atletici. Penso che su Howard abbiamo fatto un lavoro egregio, la maggior parte dei canestri che ha segnato sono nati da rimbalzi nei quali noi dopo abbiamo perso il contatto.
E’ un ritmo di pallacanestro dove la maggior parte dei tiri da tre viene generata dopo situazioni di transizione successivi al rimbalzo di attacco. Purtroppo questa sera in questo siamo mancati, il nostro attacco non è stato preciso quanto siamo capaci di fare e a rimbalzo abbiamo sofferto la loro aggressività ed energia.
Per quella che è la mia esperienza, è rara memoria di un programma che è stato capace in un lasso di tempo così breve di scalare i vertici del basket nazionale e continentale, basta vedere il palmares della Virtus la cui storia attuale di questa gestione nasce solo 6 anni fa.
Pensare che questo è solo il secondo anno di Eurolega e siamo a recriminare il non aver centrato la top 8 dopo 34 partite di stagione regolare. Ci voltiamo indietro e vediamo quali squadre siamo stati capaci di lasciarci indietro e che per buona parte della stagione erano anche di più.
Credo sia giusto sottolineare che questo è un programma in crescita e che deve avere la forza di prendere energia e impulso da un percorso come quello fatto negli ultimi due anni, che si misura in termini di vittorie, di piazzamento, di credibilità e di riconoscibilità.
Ad oggi la Virtus Bologna è una squadra che viene considerata al pari delle migliori squadre di Europa dopo soli due anni dal ritorno in Eurolega. Lo abbiamo testato sulla nostra pelle per il modo in cui i nostri avversari partita dopo partita ci hanno affrontati. Penso sia un dato che debba essere da motore per un club che sta facendo grandissimi sacrifici per tenere la squadra a questi livelli, dove capite qual è la portata dei budget e la struttura che le squadre hanno.
Rimanere in questa élite sarà determinante, spero che la Virtus riesca ad ottenerlo grazie al percorso avuto e ai risultati in campo, oltre che agli evidenti successi che si misurano in termini di partecipazione di pubblico, organizzazione societaria e aderendo al fair play finanziario. Il club ha dimostrato di essere virtuoso anche sotto questo profilo, sono tutti dettagli che sembrano proiettare questo club ai vertici del basket continentale.”
Baskonia Vitoria Gasteiz vs Virtus Segafredo Bologna 89-77
Parziali: 21-22; 20-19; 31-16; 17-20
Pagelle:
Markus Howard 8,5: 28 punti in 24 minuti, non esiste per lui un tiro che non possa prendere. Ben contenuto nel primo tempo si scatena nel secondo approfittando del ritmo imposto da Miller-Mcintyre.
Sander Raieste 6+: messo in campo per difesa e rimbalzi lui esegue.
Chris Chiozza 5: un fabbro con licenza di picchiare.
Joseba Querejeja n.e.
Tadas Sedekerskis 8: praticamente infallibile, senza Moneke si assume responsabilità e con personalità dà una svolta alla gara.
Vanja Marinkovic 6,5: non ripete la grande gara di Bologna, ma non forza nulla e toglie dalla partita Belinelli.
Codi Miller-McIntyre 8: semplicemente un caterpillar. Nel secondo tempo travolge tutto ciò che gli si para davanti.
Daniel Diez s.v.
Nikolaos Rogkavopoulos 7: rispolverato per l’assenza di Moneke si fa trovare pronto e punisce ogni sbilanciamento avversario.
Maik Kotsar 6,5: partita molto intelligente, tira poco, ma fa da centro boa pallanuotistico dispensando assist, bravo.
Matthew Costello 8: altra partita di una solidità pazzesca, segna, difende e sgomita come si deve fare in queste partite, volpone.
Jordan Theodore n.e.
Iffe Lundberg 6,5: gioca un grande primo tempo per poi eclissarsi nel secondo. Non trova il tiro da fuori, ma ha l’intelligenza di tornare ad attaccare il ferro.
Marco Belinelli 5: inizia alla grande, ma dopo 4 minuti sparisce, forza e purtroppo in difesa fa fatica come al solito.
Alessandro Pajola 4: sembra aver speso tutte le energie a Istanbul, spento e confusionario, irriconoscibile.
Ognjen Dobric s.v.
Toko Shengelia 5,5: è l’ultimo ad arrendersi, ma all’interno di una gara confusa e con le solite palle perse.
Daniel Hackett 5: serata buona al tiro, ma la lucidità nel secondo tempo gli manca e si fa imbrigliare nel ritmo di gara che vuole Baskonia.
Jordan Mickey 4: basta, vi prego, basta. Dovrebbe marcare Costello e tutte le volte il 24 rossoblu ha almeno 3 metri di spazio. Continua a difendere sui pick and roll di schiena, vi prego, basta.
Achille Polonara 6,5: nel primo tempo prende il posto di un confusionario Shengelia, come a Istanbul, sul Bosforo il terzo quarto lo ha ricominciato in campo, a VItoria no.
Ante Zizic 5,5: Banchi evidentemente non ha ancora troppa fiducia nei suoi aiuti e recuperi, però che abbia quasi gli stessi minuti Mickey NO!
Bryant Dunston 5,5: viene abbastanza preso di mira dalla terna con un terzo fallo ridicolo, ma non ha ancora smaltito le tossine di Istanbul.
Awudu Abass 6,5: fino a quando la squadra è equilibrata mette in grossa difficoltà Howard ed anche in attacco si fa notare ampiamente, quando nel secondo tempo tutta la squadra è sbilanciata anche lui fa fatica.
Isaia Cordinier 6: l’unica vera buona notizia di Vitoria, sembra in netta ripresa, almeno quello…