Uno dei motti che più mi piace in ambito sportivo è senz’altro quello che recita non c’è sconfitta nel cuore di chi lotta.
Ed è senz’altro vero perché una delle basi dello sport è dare il massimo e tirare le somme alla fine: questo però non sempre avviene, per tanti fattori. Sicuramente non è successo in quel bel palazzetto nuovo vicino a Lione, dove l’Olimpia Milano non solo è stata giustamente sconfitta ma non ha praticamente lottato mai.
Ed allora bisognerebbe coniare uno slogan negativo, del tipo “possano gli dei del basket punire chi tutto non offre al capezzale comune”. Forse troppo aulico ma il senso è quello.
Questa Olimpia Milano ha dato proprio l’impressione di non aver dato tutto ed a dire il vero, nemmeno la metà tant’è che la vittoria contro il Real sembra di 14 anni fa, non di 14 giorni fa.
Entrati in campo con un approccio da ufficio inchieste, roba che se il presidente fosse stato Romeo Anconetani o Costantino Rozzi avrebbe subito congelato lo stipendio di tutti quanti.
Questi 40 minuti non meritano nemmeno di essere commentati tecnicamente, con Milano piena di assenze e con questo approccio.
Inutile commentare oggi le rotazioni ed i minutaggi, gli aggiustamenti che avrebbe dovuto fare Messina e che non ha fatto. Quando in campo non danno il 100% la tattica passa in secondo piano.
Queste parole vi sembra di averle già lette? Bravi, risalgono a 14 giorni fa. E non mi sento di aggiungere nulla, se non che toccato il fondo l’Olimpia di Messina continua a scavare, con una pala dalle dimensioni generose
IL TABELLINO: Baskonia – Olimpia Milano 88 – 73
DIAMO I NUMERI
0 – la tolleranza che ormai i tifosi hanno nei confronti di questa squadra. Costantemente si fanno grandi vittorie contro grandi squadre quando non c’è pressione e ci si scioglie come neve al sole quando bisogna vincere. Questo è un problema del roster odierno ma i tifosi ne hanno ben donde da anni, e vorrebbero che cambiasse (più che) qualcosa. Ma, temo, non verranno accontentati a breve
SALA STAMPA
Ettore Messina
“Hanno chiaramente vinto con merito. Noi per tanti motivi quest’anno non abbiamo mai avuto continuità di lavoro e continuità di gioco nel corso della partita. E questo è il risultato. Purtroppo, siamo molto fragili e quando prendiamo un pugno non riusciamo a rispondere. Succede soprattutto in trasferta. Anziché rispondere, andiamo al tappeto.”
Cristiano Garbin
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