di Michele Longo (Vox&One podcast)
Pesaro 28 gennaio 2024 – Era la classica scena da film in cui gli amici fraterni si trovavano a combattere uno contro l’altro per salvarsi la vita, quasi con il dispiacere che la vittoria di uno sarebbe significata la quasi certa condanna dell’altro. A esultare è l’Happy Casa Brindisi, vincente per la prima volta in trasferta per 86-78 al termine di una partita condotta dall’inizio alla fine.
Per la Carpegna Prosciutto Pesaro invece la domenica è amarissima, con l’ennesima sconfitta, la sesta consecutiva, ma con la magra consolazione di aver mantenuto il vantaggio nella differenza canestri.
Non è di certo stata una bella partita sia per l’importanza della posta in palio, sia per la qualità non eccelsa dei due roster, ma è in questi momenti che si vede chi davvero è disposto a dare tutto per la vittoria e Tommaso Laquintana rappresenta perfettamente questa definizione. Dopo una stagione a dir poco difficile, Tommy ha sfoderato contro Cinciarini la miglior prestazione dell’anno fatta di carisma e difesa intensa, conditi da ottime letture in attacco. Bravo.
Il resto lo ha fatto la fisicità di Brindisi che con Bartley, Sneed, Lombardi e Bayehe ha chiuso a chiave il pitturato e ha trovato recuperi importanti con un gran lavoro fatto sulle linee di passaggio. La salvezza per i pugliesi è ancora un miraggio, ma la vittoria e il nuovo centro in arrivo (si parla di Beverly o Omic) ridanno nuovamente quella speranza che si era infranta sulla tabellata di Pullen domenica scorsa.
LA CRONACA – Senza JaJuan Johnson volato in Israele e non ancora sostituito, Brindisi si presenta con Lombardi in quintetto e Laszewski a dare sostanza alla panchina, mentre Pesaro fa esordire il neoacquisto McDuffie.
Inizio in cui si segna poco, ma le triple di Senglin e Bluiett accendono la gara (16-16). Laquintana e Bartley, ottimi in attacco e difesa segnano il primo mini parziale e Brindisi chiude il primo quarto sul +6 (22-28).
Il secondo quarto si apre con Lombardi che genera solo caos, ma due grandi difese di Bartley costringono Sacchetti al primo time out della gara (27-34). Il quintetto con Laquintana funziona e la schiacciata di Bayehe porta i pugliesi sul +10 (29-39) e dalle tribune della Vitifrigo Arena iniziano a piovere i primi fischi.
Brindisi raggiunge anche il +16, ma Pesaro ricuce fino al -10 grazie a un paio di attacchi mal gestiti da Senglin e due triple di Bluiett e Ford. Bartley però non ci sta e tira fuori il coniglio dal cilindro, tripla da 25 metri sulla sirena e +13 con cui si chiude il primo tempo (40-53).
Nel terzo quarto Pesaro entra in campo con un’altra faccia soprattutto in difesa, ma in attacco continua a faticare. Il terzo fallo di Totè costringe Sacchetti a cambiare assetto e giocare la carta small ball con Ford da 5. La mossa funziona perché Pesaro arriva fino al -6 proprio con una tripla di Ford (49-55), per Sakota il time out è obbligatorio.
Bartley fa e disfa, McDuffie inventa da tre, Laquintana è solidissimo, mentre gli arbitri soffrono di manie di protagonismo e dispensano tecnici senza senso, poi la schiacciata di Sneed chiude il quarto sul 59-68.
Ultimo quarto che si apre con Sneed a martellare su entrambi i lati del campo, mentre gli arbitri continuano a fischiare anche i sospiri spezzettando oltremodo una partita già di suo non bella.
Dopo un paio di minuti di confusione il miglior Laquintana della stagione e Bartley, entrambi con un sottomano, portano Brindisi sul +15, ma la tripla di Bluiett e un libero di Visconti ridanno ossigeno a Pesaro (65-77).
I 4 falli di Laquintana costringono Sakota a rimettere Senglin e l’attacco di Brindisi si blocca nuovamente. Bamforth dalla lunetta accorcia fino al 68-77 a 3′ dalla fine, ma Bayehe ottimamente servito da Morris e Bartley ristabiliscono le distanze fino al 68-81.
La partita finisce qui, ma la differenza canestri mantiene vivo l’interesse fino alla fine con Pesaro che prova a difendere il +13 dell’andata. Bartley segna da 9 metri, Ford risponde dall’angolo e poi segna allo scadere per il 78-86 finale.
QUI PESARO – In una celebre scena del Primo Tragico Fantozzi, il ragionier Ugo per la prima volta invitato a una cena di gala chiede continuamente come sta andando. La risposta è: “Male per D..”. Se Sacchetti durante la partita si fosse rivolto agli spalti facendo la domanda di Fantozzi, la risposta sarebbe stata esattamente la stessa.
Diciamo la verità questo roster non sembra proprio nelle corde di Meo e il solo McDuffie, tra l’altro con solo tre allenamenti nelle gambe, non può bastare a far cambiare pelle. Cinciarini, Mazzola e Totè, insieme a una panchina decisamente carente non hanno nelle corde i dettami del basket veloce sacchettiano e si vede.
Non vincere in casa tirando con il 40% da tre e segnando 78 punti contro il peggior attacco LBA è un peccato mortale e aver mantenuto la differenza canestri a favore non può essere motivo di soddisfazione.
Con Mockevicuis fuori dalle rotazioni Pesaro ha urgente bisogno di ricorrere la mercato, altrimenti la strada per la A2 rischia di essere pericolosamente in discesa.
QUI BRINDISI – Al termine di una settimana difficile, con il morale sotto i tacchi dopo la sconfitta casalinga contro Napoli e l’addio di Johnson, con conseguenti speculazioni giornalistiche portate avanti dai procuratori del giocatore, Brindisi si è ritrovata proprio quando tutto sembrava perso. È il classico caso in cui si fa di necessità virtù e Sakota ha vinto la partita proprio interpretando la partita nell’unico modo in cui gli interpreti permettevano: fisicità, difesa e controllo dei rimbalzi.
Brindisi ha trovato minuti importantissimi da un quintetto atipico e mai usato in stagione quest’anno. Laquintana, Bartley, Sneed, Lombardi e Bayehe hanno scavato il solco decisivo in un secondo quarto giocato a tratti magistralmente. I cinque in campo hanno dato vita a una difesa da 10 e lode, fatta di aggressività sulla palla e chiusura perfetta delle linee di passaggio.
Salutato il fantasma di Johnson, in settimana dovrebbe arrivare un nuovo innesto sotto canestro, ma la notizia più importante è il fatto che per la prima volta Brindisi è sembrata squadra e non ha perso la calma nei momenti di difficoltà in cui Pesaro è arrivata anche fino al -4. Se i pugliesi vogliono salvarsi devono mantenere questa unità e chimica di squadra, perché proprio queste sembra il principale problema delle dirette concorrenti Pesaro e Treviso.
Carpegna Prosciutto Pesaro – Happy Casa Brindisi 78-86
I parziali: 22-28, 18-25, 19-15, 19-18
LE PAGELLE
Carpegna Prosciutto Pesaro
Scott Bamforth 6: la migliore condizione è ancora lontana, ma i suoi lampi di classe deliziano la Vitifrigo Arena. Il suo recupero è fondamentale per le ambizioni di salvezza
Trevon Bluiett 6: va a strappi ed è tremendamente incostante nel corso della partita, ma segna comunque 15 punti con 4/5 dall’arco
Riccardo Visconti 4,5: non ci siamo proprio. I progressi delle ultime giornate si spengono su un facile layup fallito che decreta la fine della partita di Pesaro
Quincy Ford 7: dall’arco è una sentenza, mette triple importanti e se Pesaro ha mantenuto la differenza canestri favorevole è più che altro per merito suo
Octavio Maretto sv
Matteo Tambone 5: sia in regia, sia da guardia non combina nulla e sbaglia anche importanti triple aperte
Andrea Cinciarini 5: dove sei finito Cincia? Sovrastato da Laquintana, poco incisivo in attacco e mai in controllo del ritmo. È davvero il play giusto per il gioco di Sacchetti?
Valerio Mazzola 5: anche lui fatica a entrare in ritmo. Si prende solo due tiri e soffre l’egoismo degli americani
Leonardo Totè 5: poco e mal servito, fatica moltissimo contro Bayehe e i raddoppi di Lombardi. I falli lo limitano per tutta la partita
Egidijus Mockevicius ne
Markis Mcduffie 6: non gli si può chiedere di più dopo soli tre allenamenti. La sua versatilità può essere però molto importante per Pesaro
Happy Casa Brindisi
Jamel Morris 6: Per 27 minuti rischia di essere il protagonista della prossima puntata di Chi l’ha visto, poi sfodera un tripla e una gran difesa. Nel finale ha letture molto importanti
Niccolò Malaventura ne
Tommaso Laquintana 7,5: l’eroe che non ti aspetti. Gioca più minuti di Senglin e se li merita tutti con una gran difesa e canestri di astuzia. Con lui in cabina di regia la squadra ha girato alla grande
Xavier Sneed 8: doppia doppia da 19 punti e 12 rimbalzi, per la prima volta incisivo in trasferta. Senza ombra di dubbio la pescata migliore della scorsa estate
Nate Laszewski 5: soliti problemi in difesa, non riesce mai a incidere,
Joonas Riismaa 6: una buona difesa nei pochi minuti in campo
Eric Lombardi 6,5: fa impazzire chi guarda la partita che alterna diversi stati d’animo che vanno dalla depressione per alcune scelte in attacco, all’esaltazione per giocate difensive notevoli. È così, prendere o lasciare
Frank Bartley 7,5: le cinque palle recuperate sono di gran lunga più importanti dei 25 punti fatti. Si prende la squadra sulle spalle in attacco e in difesa ed è sempre più nelle vene di questa squadra
Jordan Bayehe 7: domina Totè, finalmente incisivo anche in attacco. Chiunque sia il rinforzo che arriverà, il titolare ormai è lui
Jeremy Senglin 5: non è un play e paga le scelte fatte in estate da chi lo ha voluto a Brindisi in quel ruolo. Fa rabbia vedergli rifiutare alcune triple aperte, ma il vero problema è che non crea mai vantaggio dal palleggio, limitato dalla velocità dei suoi pari ruolo
Davide Buttiglione ne