Belgrado (SRB), 10 gennaio 2024 – Sul campo neutro della Aleksandar Nikolic Arena, dopo un tempo sostanzialmente equilibrato la Virtus Bologna cede nel secondo tempo dando via libera ad un Maccabi in grande spolvero.
Inizio di partita con gli israeliani che hanno iniziato la contesa schierandosi a zona e cercando di sfruttare sempre il loro ritmo offensivo provavano a staccare Bologna, ma i bianconeri, con l’ ingresso di un Marco Belinelli molto ispirato, reagivano e con la second unit in campo nel secondo quarto riuscivano a raggiungere anche il +9.
La scarica del capitano felsineo non destabilizzava i gialli di Tel Aviv che, guidati da un Baldwin quasi perfetto, riuscivano a rintuzzare la fuga felsinea chiudendo il primo tempo addirittura in vantaggio di una lunghezza a testimonianza di uno scontro equilibrato come durante la gara di andata.
A differenza del match dell’8 dicembre il Maccabi è riuscito a mantenere la sua continuità offensiva, grazie anche all’apporto di Sorkin e Dibartolomeo mentre in casa Virtus Bologna è scesa la nebbia. La mano di Belinelli si è leggermente raffreddata e senza l’unico vero terminale offensivo bianconero gli uomini di coach Kattash hanno pian piano preso il largo.
La sterilità offensiva ha provocato ansia nei giocatori bianconeri che hanno smesso di eseguire i giochi cercando troppo le soluzioni personali, e la serata difficoltosa di Shengelia ha fatto il resto: Cordinier ha collezionato palle perse a non finire; Lundberg non ha trovato una delle sue serate magiche e la squadra non è riuscita a supportare le difficoltà difensive che il capitano bianconero ha palesato, soprattutto sui pick and roll.
Con questa evoluzione di partita l’imperativo della Virtus Bologna era almeno mantenere il vantaggio negli scontri diretti, ma la Segafredo scarica del secondo tempo di ieri non è riuscita a mantenere neanche quella.
Alcune cifre che possono spiegare abbastanza bene il risultato di ieri: 9-14 il conto delle palle perse; 90-46,7% ai tiri liberi; 2 solamente i rimbalzi catturati da Toko Shengelia, a testimonianza di quanto la Segafredo ed il suo leader fossero mentalmente scarichi ieri sera.
Brutta battuta d’arresto per i ragazzi di coach Luca Banchi ottenuto contro la squadra peggiore da incontrare se si è in difficoltà fisica. Le cose da sistemare in vista della trasferta di Istanbul contro l’Efes sono principalmente le palle perse e la lucidità che ieri è sicuramente mancata, basti pensare che nessuno ha mai attaccato con costanza Lorenzo Brown gravato di 4 falli.
Altra cosa da registrare, ma con i pochi allenamenti che questa frenetica stagione permette sarà complicato, è la convivenza fra Zizic e Shengelia: il primo ha bisogno di ricevere spalle a canestro per essere efficace, ma così facendo va ad intasare la zona dove il n° 21 trae i maggiori vantaggi e l’assenza di Mickey e del suo pick and pop è oltremodo grave.
Poche cose da dire sul Maccabi: ha giocato la partita che voleva, ai suoi ritmi e con un Baldwin così in controllo non è servita neanche la classe di Lorenzo Brown per portare a casa la contesa, anche perché lo staff israeliano ha avuto grandissime risposte da parte del supporting cast, Sorkin e Dibartolomeo su tutti.
Highlights
Sala Stampa
Coach Banchi nel post-gara di Belgrado contro il Maccabi:
“Il secondo tempo è la sintesi della partita. Questo è il quadro. Nel primo tempo siamo riusciti a seguire il flusso del Maccabi. Loro hanno continuato a tirare molto bene, e noi non abbiamo mostrato la stessa qualità, non riuscendo a prendere vantaggi quando dovevamo farlo. Ma è un aspetto che dobbiamo analizzare e portare avanti nella prossima gara. Siamo nella prima settimana di doppio turno, più le partite del campionato nazionale, è un calendario molto duro. Non è facile. Ogni sera l’intensità è la stessa, perché parliamo di un livello altissimo e stasera il Maccabi ha giocato al meglio.”
Vi hanno sorpresi? “Li conosciamo. Sappiamo che anche nell’ultima partita in casa con il Monaco hanno fatto una grande prestazione. Ma ricordo molto bene la partita che hanno giocato a Bologna. E per noi era un grande compito battere una squadra del genere, che naturalmente è costruita per essere una delle migliori squadre del campionato.”
Qual è la situazione infortunati? “Per Cacok la stagione è finita, Dobric è ancora in riabilitazione. Sembra che sia lontano il rientro in azione. E per Jordan Mickey siamo solo all’inizio e questo calendario non aiuta perché i giocatori, come i nuovi arrivati, hanno bisogno di allenarsi, così come i giocatori infortunati hanno bisogno di allenarsi. Il problema è che non ci stiamo allenando.
Stiamo solo giocando e viaggiando. Giocare e viaggiare. Abbiamo quattro partite di fila in trasferta e senza alcun allenamento, solo viaggi. Quindi è anche difficile prevedere quando un giocatore come Jordan Mickey potrà rientrare, perché ha bisogno di mettere un po’ di ritmo, di provare se stesso in campo. Quindi è difficile anche usare le partite per testarlo, quando le partite sono a quel livello di competitività. Quindi è solo all’inizio, è tornato in azione ieri. Valutiamo insieme al giocatore e allo staff medico quando ci aspettiamo che possa rientrare.”
Oleg Kattash
“Le due metà gara sono state difensivamente differenti, nel secondo tempo i giocatori hanno compito un grande sforzo difensivo ed abbiamo portato a casa la partita.”
Maccabi Playtika Tel Aviv vs Virtus Segafredo Bologna 95-78
Parziali: 18-21; 28-24; 24-15; 25-18
Pagelle
Antonius Cleveland n.g. :
James Webb III 5,5: non sfrutta le invenzioni di Baldwin che gli lascia tiri aperti.
Lorenzo Brown 6,5: insolitamente impreciso al tiro da 2, gestisce con la solita maestria il ritmo della gara.
Wade Baldwin IV 8,5: è in una di quelle serate in cui gli riesce tutto. Praticamente quasi perfetto, ha un piccolo passaggio a vuoto ad inizio ultimo quarto, ma per il resto fa il bello e cattivo altro.
Rafi Menco 5,5: un tiro da due, uno da tre, e poco altro.
Roman Sorkin 7+: si prende la rivincita rispetto alla gara d’andata togliendo i punti di riferimento a Shengelia e punendolo puntualmente in attacco.
John Dibartolomeo 7,5: partitona della guardia di origine italiane, oltre al solito impegno difensivo trova una grandissima serata al tiro, sfruttando gli enormi spazi che la Baldwin gli ha creato.
Jasiel Riveiro 6: in attacco fa il suo, ma sembra l’unico giallo in campo senza la cattiveria difensiva mostrata dai compagni, ma le mani sono dolcissime.
Jake Cohen n.e.
Omer Meyer n.e.
Josh Nesbo 7: in attacco fa fatica, con i corpaccioni di Dunston e Zizic davanti, ma 12 rimbalzi sono un tesoretto che ha scatenato la transizione israeliana.
Bonzie Colson 7: partita chirurgica. Non sbaglia praticamente nulla, ruba palloni, prende rimbalzi e difende su ogni possesso con veemenza.
Iffe Lundberg 5: è una di quelle serate dove non ha il sacro fuoco addosso. Oltre a non incidere non si prende neanche iniziative.
Marco Belinelli 7,5: offensivamente ha sfoderato una delle sue gare più belle, peccato sia stato lasciato troppo solo. Qualche pecca difensiva di troppo, ma non gli può chiedere anche la luna.
Alessandro Pajola 6,5: non ha la mano delle serate migliori, ma è l’unico che prova a far girare un po’ la squadra e mette la solita pressione difensiva.
Bruno Mascolo n.e.
Rihards Lomazs n.e.
Toko Shengelia 5: spia della riserva accesa per l’ala georgiana. Soffre Sorkin, non riesce a sfruttare il suo atletismo e perde palloni banali. Il 3/7 ai tiri liberi denota una stanchezza anche mentale.
Daniel Hackett 5,5: l’impegno c’è, la lucidità no.
Achille Polonara 6: gioca pochi minuti nel primo tempo, ma positivi. Dimenticato nel secondo tempo.
Ante Zizic 6: offensivamente i suoi movimenti sono da centro puro, deve ancora trovare le misure con Shengelia in attacco. Difensivamente non è Dunston.
Bryant Dunston 7: è difensivamente uno spettacolo. Finché gli regge il fiato è un totem ed è impressionante come si faccia trovare sempre al posto giusto.
Awudu Abass 5,5: inizia bene con una bomba dall’angolo, poi anche lui si perde ballando tra i due ruoli.
Isaia Cordinier 5: nel primo tempo mostra lampi dei suoi, ma nella ripresa, con la squadra in difficoltà, prova l’hero ball con risultati sconfortanti come le 4 palle perse dimostrano.