di Michele Longo e Sergio Bertazzi (Vox&One podcast)
Brindisi, 7 gennaio 2024 – La Happy Casa Brindisi vince per 88-79 una partita importantissima per tenere ancora accesa la flebile fiamma della salvezza e lo fa battendo nuovamente una grande.
Dopo la Virtus Bologna, anche Brescia cade infatti al Pala Pentassuglia, complice forse un approccio non proprio da manuale. Partita subito forte e trovatasi immediatamente sul +9, forse Brescia ha pensato che la partita fosse già in discesa. Errore madornale e, quando si esce con la testa dalla partita, poi è difficile rientrarci. Sconfitta comunque abbastanza indolore in tema Final8, poiché la contemporanea sconfitta della Virtus Bologna conferma il secondo posto in griglia.
D’altro canto il PalaPentassuglia sta tornando quel fortino di una volta e, se non fosse stato per il suicidio contro Scafati, si parlerebbe di quattro vittorie nelle ultime quattro casalinghe.
La partita di oggi ha però dimostrato quanto sia importante avere in squadra un giocatore con leadership, perché se da una parte Xavier Sneed è stato il grande trascinatore, il neo arrivato Frank Bartley ha gestito alla grande i possessi decisivi, rallentando il ritmo quando andava fatto, prendendo falli per punti facili in lunetta e poi con la tripla del campione che segna l’allungo decisivo.
LA CRONACA – Partita che inizia subito mini break di Brescia che vola sul +9 (6-15) grazie a un Bilan extra lusso e alcune scelte non proprio scientifiche da parte di Morris. Un timeout di Sakota frena momentaneamente l’emorragia anche grazie a Sneed che, servito come dovrebbe, riesce a far valere le sue doti da 3&D con due triple e un canestro in penetrazione che portano il match in parità (17-17). Un fallo ingenuo di Johnson regala 3 tiri liberi a Della Valle che sigillano il punteggio sul 19-21 per chiudere il primo quarto.
Nel secondo quarto esordisce Frank Bartley, il nuovo acquisto a cui Brindisi ha affidato le residue speranze di salvezza, che però inizia non benissimo con un 1/4 dalla lunetta (24-21). Bilan e Christon giganteggiano, ma concretizzano poco rispetto alla mole di gioco creata. La tripla di Morris regala il vantaggio a Brindisi in chiusura di tempo (41-40). Primo tempo molto gradevole, Brindisi gioca da squadra vera, lottando su ogni pallone ad eccezione di Johnson. Brescia invece si affida al talento, ma dà l’impressone di aver forse sottovalutato un po’ l’impegno.
Terzo quarto che si apre con una tripla di Della Valle e Magro che ordina subito una zona press per mettere in difficoltà i portatori di palla brindisini. Brescia capisce che le sue fortune in attacco passano principalmente da Bilan e inizia a cavalcarlo come probabilmente avrebbe dovuto fare sin dall’inizio, ma Sneed è una furia e tiene Brindisi a +3 (52-49).
In finale di quarto si sveglia Johnson con 5 punti in fila, Bilan risponde da campione, mentre Bartley trova una tripla impossibile sulla sirena e fissa il punteggio sul 67-63
Una fiammata di Brindisi con Bartley sugli scudi apre l’ultimo quarto (+9), Christon la spegne con una tripla da campione, poi ci pensa Riismaa a regalare tre liberi a Gabriel con un’ingenuità da rookie, anche se il fallo (netto) non sembrava essere sull’azione di tiro. Il gioco a due tra Bilan e Della Valle è un enigma insoluto e Brescia ricuce fino al -5 (75-70). Sneed riporta Brindisi a +8, ma Senglin e Morris spiegano perché Sakota ha voluto un altro esterno, perdendo due palloni sanguinosi sulla pressione bresciana.
Un’infrazione di passi di Sneed viene incomprensibilmente trasformata in una palla a due, Bilan commette il quinto fallo e Bartley dalla lunetta porta Brindisi a +5 (80-75) a 1:36 dalla fine.
Gli arbitri continuano a commettere errori regalando tre liberi a Gabriel (2/3 dalla lunetta), ma Bartley ci tiene a dimostrare perché la società ha deciso di puntare su di lui portando a casa tripla più fallo (84-77). È lo strappo decisivo che consegna a Brindisi la terza vittoria stagionale, la seconda contro una “grande”.
QUI BRINDISI – Da inizio anno era evidente che alla squadra mancasse leadership, quella che Senglin e Morris non erano in grado da dare. Per questo il focus della società è sempre stato su un certo tipo di giocatore, in grado di segnare, ma anche di gestire i possessi importanti.
Frank Bartley oggi ha dichiarato che quel giocatore è lui, vuol essere lui e sarà lui da qui fino alla fine della stagione. Arrivato da appena due giorni, dopo aver iniziato malino al tiro, si è preso la squadra sulle spalle proprio nel momento di massima difficoltà, ha gestito gli ultimi possessi con saggezza e ha regalato la terza vittoria in campionato.
Proprio quando sembrava che la partita stesse prendendo gli stessi binari di quelle viste contro Sassari e Scafati, coach Sakota ha finalmente avuto la possibilità di togliere Senglin che non riusciva a gestire un pallone, isolare Morris che stava facendo lo stesso e consegnare le chiavi della squadra a Bartley. Il risultato? 8-2 di parziale nell’ultimo minuto e mezzo e vittoria.
Ridurre tutto però alla sola presenza del nuovo acquisto sarebbe ingeneroso per il resto della squadra, che ha giocato una gran partita fatta di grinta e voglia di non arrendersi. Se Sneed è stato il mattatore della gara, Laszewski è tornato agli standard di qualche partita fa. Poi la grande applicazione difensiva di Lombardi che ha avuto il suo picco nella stoppata a Bilan, i diligenti minuti di Laquintana e Bayehe e un attacco che finalmente ha prodotto 88 punti contro una delle migliori difese di Serie A.
QUI BRESCIA – Il passo falso è rumoroso e abbastanza grave: ci può sicuramente stare lasciare 2 punti per strada contro una squadra sulla carta inferiore (di fatto, non era mai successo finora alla Germani) e questa sconfitta non abbassa la caratura di un ottimo girone di andata da 11 vittorie e 4 sconfitte. Però giocare con questo tipo di intensità una trasferta che definisce la griglia delle final eight, con la squadra al completo e con 8 giorni di riposo non può che lasciare l’amaro in bocca per i tifosi bresciani. L’importante sarà ripartire subito con Treviso e proseguire l’ottimo cammino fatto finora, con la consapevolezza che la prestazione di Brescia di oggi sicuramente non è stata sufficiente.
A scendere in campo è stata una Germani poco concentrata, che dopo il 6-15 iniziale concede 82 punti in 34 minuti al peggior attacco del campionato e, quando perde l’inerzia nel secondo tempo, non riesce a rimettere la testa avanti.
Risaltano soprattutto gli errori commessi in difesa, anche dal secondo quintetto che solitamente è impeccabile e fondamentale nel chiudere la strada del canestro agli avversari. A completare l’opera ci pensa il 21% da 3 punti nell’altra metà campo, oltre all’esorbitante numero di palle perse (14) rapportate ai 15 assist: si tratta solitamente di una delle statistiche in cui Brescia eccelle in LBA e il fatto che oggi la somma sia quasi negativa evidenzia la mancanza di ritmo e di buone esecuzioni in attacco.
Gli ospiti sono colpevoli anche nell’avere cavalcato pochino un buonissimo Miro Bilan, che nonostante i 18 punti poteva essere sfruttato di più considerando che Brindisi non aveva corpi adeguati da opporgli. Le serate con poca ispirazione di Della Valle e Petrucelli, infine, non hanno certo aiutato la Germani a prendere ritmo in entrambe le metà campo: in questo modo è arrivata una sconfitta che lascia l’amaro in bocca ma può essere una lezione importante per la seconda parte di stagione.
Happy Casa Brindisi – Germani Brescia 88-79
I PARZIALI: 19-21, 22-19, 26-23, 21-16
LE PAGELLE
Happy Casa Brindisi
Jamel Morris 6: primo tempo ottimo al netto di un paio di errori di lettura. Nell’ultimo quarto prova a prendere l’iniziativa, ma non ha più la brillantezza necessaria e, dopo una pietra lanciata alla Fred Flinstones e un paio di perse, decide che è meglio lasciare ad altri l’iniziativa. Saggia scelta
Tommaso Laquintana 6,5: 10 minuti di grande applicazione difensiva, lasciando ad altri le iniziative in attacco. Bravo Tommy, piano piano la condizione migliorerà e il tiro verrà di conseguenza
Xavier Sneed 9: un’ira di Dio. 28 punti con 9/14 al tiro, 6 rimbalzi, 7 falli subiti e un’energia che potrebbe sostituire la centrale Enel di Cerano e dare luce alla città. Se solo avesse questa costanza anche in trasferta sarebbe un potenziale candidato a MVP
Nate Laszewski 7: fa tante piccole cose che non vanno nelle statistiche e gioca una signora partita, nonostante Gabriel lo limiti non poco. Certo in difesa è sempre un disastro, ma piano piano sta imparando a usare il suo imponente fisico
Joonas Riismaa 6: la tripla con cui consolida il miniparziale di Brindisi nell’ultimo quarto fa saltare in aria il palazzetto, lo stupido fallo con cui regala tre liberi a Gabriel anche, ma in altro modo.
Eric Lombardi 7: dopo quel no look contro Scafati che dà ancora gli incubi a mezza città di Brindisi, tira fuori gli attributi e gioca una partita di grande cuore e grande difesa. La stoppata su Bilan se la ricerderà a lungo
Frank Bartley 8: arrivato da due giorni segna 17 punti, buona parte nei momenti decisivi, si prende la palla quando scotta e la fa diventare più fredda di un igloo. Provvidenziale
JaJuan Johnson 6,5: entra con la stessa voglia di un qualsiasi persona che domani mattina si sveglierà alle 6 per rientrare al lavoro dopo due settimane di ferie. Poi, proprio mentre Nando Marino è intento a cercare lo scontrino per un improbabile reso, ecco che rientra con tanta grinta e contribuisce alla vittoria. Perché non prima JaJuan?
Jordan Bayehe 6,5: Sakota lo centellina, soprattutto negli ultimi periodi, ma quando entra fa la differenza. Fatica molto contro Bilan (e che gli si può dire?), ma nel finale è decisivo con paio di ottime chiusure difensive.
Jeremy Senglin 5: due punti con tre tiri in 27 minuti. Palla saponata nelle mani non appena la pressione di Brescia comincia a farsi alta, la mossa decisiva è di Sakota che lo fa accomodare in panchina negli ultimi 4 minuti. Ora Jeremy, guarda cosa fa Bartley e prova a imitarlo; sempre che tu voglia essere un leader per questa squadra.
Germani Brescia
Semaj Christon 6,5: in una partita in cui l’attacco non gira e Brescia non trova ritmo, avere Christon sicuramente torna utile. L’ex play di Tortona commette qualche sbavatura ma crea una ventina abbondanti di punti praticamente da solo, da isolamento o pick and roll: 16 punti con 7/9 al tiro e 4 assist.
Kenny Gabriel 5: va in crescendo e arriva quasi alla sufficienza solo per i liberi segnati nei momenti di difficoltà (7/8). Però per buona parte dell’incontro è inesistente e il suo 1/9 al tiro non è accettabile.
Jason Burnell 5: ha un buon impatto a livello difensivo nel secondo quarto, quando segna pure 5 punti in fila dall’altra parte. Ma non ci aggiunge altro e allora è troppo poco: succede un po’ troppo spesso che Brescia ottenga pochino dai suoi “4”…
C.J. Massinburg 6: se vogliamo assegnare una terza sufficienza dopo Christon e Bilan, ci sta darla all’ex Limoges. Per una volta non fa pentole e coperchi, ma comunque non commette gravi errori, neanche in difesa: 10 punti in 20 minuti per lui, peccato per l’1/4 da 3. Poteva stare in campo un po’ di più
Amedeo Della Valle 5,5: il bottino teoricamente non sarebbe neanche male, con 11 punti, 4 rimbalzi e 5 assist. Ma la partita, in realtà, non ci parla di una buona prestazione del marchesino: non riesce a mettersi in ritmo, patisce la fisicità degli avversari e, con questi presupposti, gli errori in difesa non sono accettabili. Brescia subisce veramente troppi punti quando lui è coinvolto: il saldo non è positivo.
Miro Bilan 7: il croato non ha nessun tipo di colpa sulla partita. Gli unici errori risalgono forse ad un paio di sottomani sbagliati nel quarto quarto, ma è davvero poca roba. Per lui 18 punti, 8/11 al tiro e 7 rimbalzi. I problemi sono stati due: i falli accumulati che lo fanno uscire anzitempo dalla gara e gli spezzoni di partita in cui non è stato servito adeguatamente nonostante avesse dei mismatch da affrontare.
John Petrucelli 5: il fatto che per la Germani non sia giornata lo capisci anche dalle sue sbavature in difesa e dal fatto che passi solo 15 minuti in campo. Buono il suo inizio di partita, ma poi commette degli errori, regala qualche libero di troppo e chiude con 5 punti e 2 di valutazione in un quarto d’ora di gioco.
Mike Cobbins 4,5: per una volta non riesce a dare una svolta difensiva alla partita della Germani. E se anche il centro di Amarillo non riesce ad essere connesso nella propria metà campo… allora perdere è destino, per certi versi. Commette errori non da lui, salta fuori tempo, è fuori posizione e concede almeno 2-3 giochi da 3 punti.
David Cournooh 5,5: per lui ci sono 7 minuti in campo con 2 punti. Non lascia il segno e marcato da Laquintana è normale che non riesca a combinare molto in attacco.
Nicola Akele 4,5: qui ritorno al discorso fatto sulle prove insufficienti da parte dei “4” di Brescia. L’ex Treviso offensivamente fa sempre fatica a lasciare il segno, però di solito si compensa con il buon lavoro in difesa: ma anche oggi segue la tendenza della squadra e non è positivo. Gli zero nel boxscore si sprecano, per un -1 totale di valutazione.